Elezioni 8 e 9 giugno: Europee, Comunali e Regionali in Piemonte. La guida al voto

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Si avvicina il weekend elettorale in cui l'Italia sarà chiamata - come gli altri Paesi Ue - a indicare i suoi nuovi rappresentanti all'Europarlamento. In 3700 Comuni, tra cui 29 capoluoghi di Provincia (tra cui 6 anche di Regione), si dovrà scegliere anche il proprio nuovo sindaco. L'unica consultazione regionale in contemporanea sarà quella piemontese

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L’Italia si prepara a una grande tornata elettorale che comprende le elezioni Europee, le Regionali in Piemonte e le amministrative in 3700 Comuni: tutti gli appuntamenti si tengono sabato 8 e domenica 9 giugno. Le operazioni di voto prendono il via per la prima giornata dalle 14 alle 22 e per la seconda dalle 7 alle 23 (per le Regionali in Piemonte nella giornata di sabato è dalle 15 alle 23). Ogni cittadino deve presentarsi nel seggio elettorale di riferimento, come specificato sulla tessera elettorale, che sarà lo stesso per tutte e tre le consultazioni.

Le elezioni Europee: le circoscrizioni

L’Europarlamento si appresta a cambiare composizione: si vota, negli Stati membri, in un lasso di tempo che va dal 6 al 9 giugno. In tutto si eleggeranno 720 deputati, di cui 76 in rappresentanza per l’Italia. Le liste dei partiti e delle forze politiche che si presentano al voto sono suddivise per circoscrizioni elettorali. In totale sono 5: Italia Nord Occidentale (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia), Nord Orientale (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) e Isole (Sardegna e Sicilia). A ognuna di queste circoscrizioni viene assegnato un numero di seggi che dipende dalla popolazione residente: più gente ci vive, più seggi ottengono i vincitori (CHI SONO TUTTI I CANDIDATI ALLE EUROPEE).

Come funzionano le elezioni Europee

In tutti gli Stati Ue l’elezione deve seguire un metodo proporzionale, così da assicurare la rappresentanza il più ampia possibile di tutte le diverse liste. Nello specifico, il sistema proporzionale adottato è quello dei quozienti interi e dei maggiori resti. In Italia c’è il voto di preferenza, per cui ogni elettore può indicare fino a un massimo di tre preferenze nella stessa lista. Se decide di farlo, le persone prescelte dovranno essere di genere diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. La soglia di sbarramento è fissata al 4%.

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Le elezioni Comunali: le città al voto

Tra i 3700 Comuni che dovranno eleggere il proprio nuovo sindaco, e rinnovare di conseguenza il consiglio comunale, ci sono anche 29 capoluoghi di Provincia: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. Di questi, sei sono capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza. 

L’eventuale ballottaggio

Il sistema elettorale varia in base alla popolazione legale residente nel Comune. Dove ci sono più di 15mila abitanti sarà possibile il ballottaggio tra i due candidati che hanno preso più voti al primo turno, se nessuno ha preso il 50% più uno. L'eventuale seconda tornata si svolgerà il 23 e il 24 giugno 2024. Mentre nei Comuni con meno di 15mila abitanti, vincerà chi prende più voti al primo turno, a prescindere dalla percentuale. 

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Le elezioni Regionali in Piemonte

In Piemonte cerca un nuovo mandato il governatore uscente Alberto Cirio (vicesegretario di Forza Italia) che raccoglie l’appoggio di tutto il centrodestra. A sfidarlo ci sono Gianna Pentenero, assessora a Torino, sostenuta dal centrosinistra, la consigliera regionale pentastellata Sarah Disabato, il candidato civico Alberto Costanzo, di professione avvocato (lista Libertà) e la consigliera regionale ex M5S No Tav Francesca Frediani (lista Piemonte popolare). La nuova legge elettorale regionale prevede la vittoria del candidato che ottiene anche solo un voto più degli altri. Non è quindi previsto il ballottaggio.

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C'è il voto per i fuori sede, ma solo per le Europee

Da quest'anno - solo per le Europee e non anche per le altre consultazioni - è stata introdotta la possibilità per i fuori sede di votare dal luogo in cui si trovano, senza dover far rientro nel Comune di residenza. La domanda per farlo andava però presentata entro lo scorso 5 maggio.

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