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Giorgia Meloni alla stampa estera: “Dovrei essere leggera, ma tra Sardegna e Quaresima…”

Politica
©Ansa

La premier scherza alla cena con i corrispondenti stranieri: "So che ci si aspetta un intervento leggero ma io non ero leggera neanche a 15 anni figuriamoci dopo 16 mesi di governo, poi mi invitate nel giorno in cui perdo la Sardegna e sto pure facendo la Quaresima e non posso nemmeno affogare i dispiaceri nell'alcol". E aggiunge: "Non è facile seguire la politica italiana"

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“Non è facile seguire la politica italiana”. Così la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla cena con la stampa estera. "So che ci si aspetta un intervento leggero ma io non ero leggera neanche a 15 anni, figuriamoci dopo 16 mesi di governo. Poi mi invitate nel giorno in cui perdo la Sardegna e sto pure facendo la Quaresima e non posso nemmeno affogare i dispiaceri nell'alcol...", ha detto in riferimento all’esito delle regionali in Sardegna: “Non è la giornata migliore per aspettarsi da me allegria”. In realtà il suo è stato un intervento piuttosto scherzoso, dove non ha comunque dimenticato diversi temi seri. A partire dal premierato: "Quello che vorrei fare io è che chi governa lo scelgano i cittadini e che, se va a casa, si torna a votare: è la democrazia".

"Sono una persona buona, ma mai sottovalutare un buono costretto a essere cattivo"

"Buonasera sono Giorgia, qualcuno direbbe sono una donna, sono una mamma, sono cristiana", ha detto la premier in apertura riprendendo un vecchio tormentone. Di sé ha detto di considerarsi “una persona perbene e buona”, consapevole che “non bisogna mai sottovalutare la potenziale cattiveria di un buono costretto a essere cattivo". Le cose che la fanno arrabbiare? "La slealtà, l'umiliazione e perdere a burraco, cosa che mi sta capitando spesso: diciamo che quest'anno non è partito benissimo".

"Ho quasi tutti i vizi capitali. Mi manca la vanità, il più devastante per i politici"

Ai reporter ha ricordato di essere anche lei giornalista, ma di aver speso "due terzi della propria esistenza nell'impegno politico", cosa che ancora oggi considera "la più straordinaria forma di impegno civile che esista". Poi ancora: "Non amo stare dove sono e, proprio per questa ragione, potrei rimanerci più degli altri". In questa "seduta psicanalitica" ha svelato di avere "molti dei sette vizi capitali, quasi tutti", eccetto "quello più devastante per i politici che è quello della vanità". Anzi, "a dispetto della mia faccia non sono sempre arrabbiata, una volta per dimostrarlo a Ignazio La Russa ho mostrato una foto di terza elementare dove avevo questa faccia. In realtà sono una persona che ama ridere, soprattutto di se stessa".

"Tra i miei sogni non c'era fare il presidente del Consiglio"

E ancora, Meloni ha detto alla stampa estera che nessuno dei suoi sogni nel cassetto si è realizzato: "Volevo fare la cantante ma sono stonata, giocare con la nazionale di pallavolo ma sono nana, conoscere Michael Jackson ma è morto troppo presto". Quello che non c'era tra i suoi sogni era "fare il presidente del Consiglio". Continuando con gli annedoti personali è poi tornata su Michael Jackson: "Mi ha insegnato l'inglese, perché volevo capire cosa dicevano le sue canzoni". E ha rivelato di non essere esattamente un'inguaribile ottimista. Anzi, uno dei suoi "collaboratori storici" ripete che suo motto è 'moriremo tutti'. Tutto vero, conferma Meloni: "Guardo sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma siccome so immaginare lo scenario peggiore possibile poi sono in grado di affrontare tutti gli altri".

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"Con premierato nessun rischio di autoritarismo"

Tra una battuta e l'altra spazio, come detto, ai temi seri. A partire dalla riforma del premierato. "Voglio dare stabilità e maggiore peso ai cittadini. Il tempo è quello che è mancato ai governi italiani: a questa nazione serve stabilità, per dare priorità agli investimenti, avere una strategia, governare i poteri economici. Sulla riforma costituzionale ci sono accuse, un famoso commentatore Usa citava Mussolini perchè dice che per pochi voti sarà possibile avere la maggioranza: accade in varie democrazia come la Francia", ha spiegato Meloni.

"IA rischia di cancellare la stampa"

Un passaggio sull'intelligenza artificiale nel suo rapporto con i media. "Si può parlare quanto si vuole di libertà di stampa ma il problema è che si rischia di cancellare la stampa", ha detto la premier. "L'intelligenza artificiale - ha aggiunto - è una grande opportunità se governata, altrimenti può essere un detonatore. Rischiamo un impatto sul mercato del lavoro che riguarda formazioni altamente qualificate, come il giornalismo, che può essere devastante".

"A Draghi avete portato sfiga"

In chiusura Meloni ha ringraziato per l'inviti a cena, scherzando ancora: "Dopo avermi invitato mi avete spiegato che due giorni dopo che era venuto Mario Draghi...gli avevate portato una sfiga senza precedenti...Farò del mio meglio per allontanarmi da questa sala il prima possibile e cercare di rimanere un pochino a governare questa nazione".

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