Femminicidi in Italia, Nordio: "Indietro su prevenzione, dobbiamo fare di più"

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Il ministro della Giustizia in audizione davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio: serve "una risposta collettiva"

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"I femminicidi sono una sconfitta dello Stato, una sconfitta collettiva che richiede una risposta collettiva. Siamo ancora molto indietro nello scopo di evitare questi delitti". A dirlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso della sua audizione davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio. Nordio ha poi ammesso la sua "emozione", riferendo della sua partecipazione - ieri  - ai funerali di Giulia Cecchettin (TUTTI I NUMERI SULLA VIOLENZA DI GENERE). "Ero a ad un metro dalla bara, ho portato le condoglianze e abbracciato i familiari della ragazza. L'emozione è stata doppia, quella è la mia terra, sono trevigiano", ha spiegato. Il funerale di Giulia è stato "straziante", ma è tale anche la situazione dei genitori di

Filippo nei cui panni "dobbiamo metterci dal punto di vista etico". 

"Educazione a rispetto donne comincia in famiglia"

Il ministro, nell'audizione, ha colto anche l'occasione per sottolineare che "l'educazione al rispetto per prevenire queste forme di aggressione verso le donne e i soggetti deboli va iniziata nel momento familiare". I delitti di violenza domestica sono

"difficili da accertare, è  difficile ricostruire comportamenti che avvengono nell'ombra, in momenti e luoghi isolati, spesso senza lasciare traccia", ha poi evidenziato.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in occasione dell’ottocentesimo anno dalla fondazione
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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