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Eleonora Evi lascia la guida dei Verdi: “Partito personale e patriarcale”

Politica
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"Non sarò la marionetta del pinkwashing". Comincia così il lungo post su Facebook attraverso il quale la deputata di Avs ha annunciato le dimissioni da co-portavoce di Europa Verde, per un ruolo, "ridotto a mera carica di facciata". L'altro co-portavoce è Angelo Bonelli

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"Mi dimetto. Non sarò la marionetta del pinkwashing". Comincia così il lungo post su Facebook attraverso il quale la deputata di Avs, Eleonora Evi, ha annunciato le sue dimissioni da co-portavoce di Europa Verde, per un ruolo, ha spiegato, "ridotto a mera carica di facciata". L'altro co-portavoce è Angelo Bonelli, deputato di Avs. "Rassegno le mie dimissioni pur restando fermamente convinta della necessità di un progetto ecologista italiano coraggioso e contemporaneo, e non l'ennesimo partito personale e patriarcale", ha specificato Evi.

Evi: “Annullato il ruolo di co-portavoce femminile”

Poi ancora. "Dopo le politiche 2022 qualcosa ha scatenato un corto circuito quasi indecifrabile. Improvvisamente i vecchi dirigenti hanno iniziato a fare muro contro di me, e questo perché avevo idee diverse e pretendevo, da co-portavoce nazionale, di essere a conoscenza, ad esempio, delle decisioni politiche sulle liste, sulle alleanze e sulle strategie della campagna elettorale”, ha scritto ancora Evi. “I Verdi dopo una lunga assenza, tornano in Parlamento con una senatrice e sei tra deputate e deputati. Tra questi ultimi anche la sottoscritta. Da questo momento, quando ho espresso posizioni o visioni non allineate a quelle della dirigenza durante le riunioni della Direzione Nazionale e pubblicamente, sono stata accusata di ingratitudine nei confronti della famiglia verde che mi aveva accolta e offerto uno scranno in Parlamento", ha riferito ancora nel suo lungo post. "Dunque, nel corso di questo ultimo anno, la mia figura è stata sempre più oscurata e così, di fatto, è stato annullato il ruolo della co-portavoce femminile del partito, sul piano politico e comunicativo", ha sottolineato.

Bonelli a Evi: “Nel partito si discute ma nessuna discriminazione”

Pronta, è arrivata la risposta di Bonelli. "Avere divergenze politiche ci sta, è pacifico, avviene in tutti i partiti. Per esempio, noi abbiamo votato per l'alleanza europea che riconferma Avs, lei no, ma questo è un partito con parità di genere e che ha al suo interno delle donne eccezionali, come Luana Zanella, solo per citarne una", ha riferito all'AdnKronos. “Io patriarcale? Chi mi conosce sa che è falso”, ha continuato Bonelli risponde così alle accuse di paternalismo e atteggiamento patriarcale mosse proprio da Eleonora Evi. "Chiedetelo a chi mi conosce, alle donne nei Verdi, alla Zanella...", ha ribadito. E circa l’accusa di indifferenza e condiscendenza di fronte a opinioni diverse, Bonelli replica. "Le opinioni diverse sono quelle sulla lista unitaria con Sinistra Italiana alle europee. Lei non è stata d'accordo con la decisione che abbiamo preso. E ci siamo confrontati su questo. Sono uno che ascolta e si confronta. Storicamente".

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