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Figli di due papà gay, Beppe Sala: "Milano riprende trascrizione degli atti di nascita"

Politica
©Ansa

Lo ha annunciato il sindaco della città, specificando che ci sarà però "la sola indicazione del genitore biologico". In un video sul suo profilo Facebook, il primo cittadino ha spiegato che il "passo avanti" arriva in seguito “al quesito da noi posto al Ministero dell'Interno a seguito dello stop di inizio anno ai riconoscimenti e alle trascrizioni degli atti di nascita dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali"

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C’è una "novità importante" a Milano: il Comune riprenderà "finalmente" la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all’estero con due papà. Lo ha annunciato il sindaco della città Giuseppe Sala, specificando che ci sarà però "la sola indicazione del genitore biologico". In un video sul suo profilo Facebook, il primo cittadino del capoluogo lombardo ha parlato di un "passo avanti rispetto al quadro degli scorsi mesi", arrivato in seguito "al quesito da noi posto al Ministero dell'Interno a seguito dello stop di inizio anno ai riconoscimenti e alle trascrizioni degli atti di nascita dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali". La risposta del Ministero, ha aggiunto Sala, "è stata favorevole". Il sindaco - ricoscendo che "stiamo annunciando solo una piccola semplificazione" - ha voluto "rinnovare la nostra vicinanza e quella della città tutta" alla comunità Lgbtqia+: "Siamo con voi e continueremo a lottare al vostro fianco, sempre".

 

I prossimi passi a Milano

Nello specifico, il quesito posto dal Comune di Milano al Viminale chiedeva di “poter trascrivere in anagrafe gli atti di nascita dei bambini con due papà con riferimento quantomeno al genitore biologico per evitare che il minore si trovasse in Italia nella nostra città senza alcun atto che certificasse il legame con la sua famiglia e questo con le innumerevoli difficoltà connesse”. Nel video, insieme a Sala, anche l’assessora ai Servizi civici e generali Gaia Romani, che ha ricordato come i Comuni italiani abbiano in passato denunciato più volte “difficoltà estremamente concrete, dall'impossibilità di ottenere la residenza e la carta d'identità agli ostacoli nell'accesso alle graduatorie per gli asili nido”, parlando di “un evidente e insostenibile discriminazione in primis alle bambine e ai bambini". Adesso, ha aggiunto, Palazzo Marino ricontatterà “quelle famiglie che, rientrate a Milano verso febbraio-marzo, non si erano potute vedere riconosciute neanche questo piccolo passo e che da allora sono nel limbo tra mille difficoltà e preoccupazioni". 

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