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Più “decoro” e “dignità” per l’abbigliamento alla Camera: la nuova proposta sul dress code

Politica
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 È quello che chiede Fratelli d’Italia, con un odg allegato al bilancio interno della Camera dei Deputati che sarà votato il prossimo 2 agosto. Primo firmatario della proposta è Salvatore Caiata. Una prima versione del testo chiedeva di valutare la messa al bando delle scarpe da ginnastica per chiunque debba passare per le stanze della Camera e di prevedere l’obbligo di "indossare sempre la cravatta per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile". Ma il provvedimento è poi stato ammorbidito

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Più “decoro” e “dignità” nell’abbigliamento di chi deve entrare a Montecitorio, in segno di rispetto per quello che rappresentano le istituzioni. È quello che chiede Fratelli d’Italia, con un ordine del giorno allegato al bilancio interno della Camera dei Deputati che sarà votato il prossimo 2 agosto. Primo firmatario della proposta è Salvatore Caiata, presidente della delegazione InCe (Iniziativa centro europea), ex grillino ed ex presidente del Potenza calcio, dal 2019 passato al partito della premier Giorgia Meloni. In realtà, l’odg è già stato riformulato. In una prima versione si sbilanciava di più, chiedendo all’Ufficio di Presidenza e al Collegio dei questori di valutare la messa al bando delle scarpe da ginnastica per chiunque debba passare per le stanze della Camera e di prevedere l’obbligo di "indossare sempre la cravatta per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile". Il testo finale che verrà esaminato contiene invece soltanto l'invito a "valutare l'opportunità" di introdurre regole per un abbigliamento "consono alle esigenze di rispetto della dignità e del decoro dell'istituzione”. Resta da vedere, se passasse la seconda e più vaga formulazione del testo, come si riuscirà ad attuare la proposta di Caiata. Il Collegio dei questori ha già dato il suo ok all'odg. Adesso si attende il voto.

Spogliatoi per chi arriva in bici alla Camera

Un altro odg che sarà votato sempre il 2 agosto avanza poi la proposta di allestire spogliatoi per chi arriva a Montecitorio in bici, così da poter lasciare gli abiti più informali fuori dall’Aula. Il pacchetto per il dress code della Camera parte dal presupposto che un'istituzione parlamentare – e la sua "sacralità" sancita prima nello Statuto albertino e poi nella Costituzione – impone un decoro e una forma che non possono prescindere dalla sostanza.

Le regole in vigore e le precedenti polemiche

Al momento, la cravatta per gli uomini è richiesta solamente a Palazzo Madama. A Montecitorio basta invece una giacca. Per tutti quelli che siedono nelle tribune delle Camere sono poi vietati i copricapi. Non sono previste invece regole specifiche per l'abbigliamento femminile, su cui però si è già discusso più volte. Per fare un esempio: l'anno scorso, una giornalista di Domani che si trovava in tribuna alla Camera era stata invitata a coprirsi perché indossava un vestito senza maniche. Nell'estate del 2019, ricorda Il Sole 24 Ore, Federico Mollicone di Fratelli d'Italia aveva pubblicato su Facebook un post titolato "Benvenuti a Montecitorio Beach", criticando le scelte di stile di diverse colleghe, a suo dire vestite troppo poco decorosamente per il Parlamento.

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