
Sindaci e governatori più amati d'Italia, Bonaccini e Sala in testa. La classifica
Secondo il sondaggio Governance Poll 2023 commissionato da “Il Sole 24 Ore”, il primo cittadino di Milano e il presidente dell'Emilia Romagna sono i politici locali più apprezzati, seguiti da Marco Fioravanti e Antonio Decaro, sindaci di Ascoli e Bari, e da Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, governatori di Veneto e Friuli-Venezia Giulia. "Chi governa è valutato più per l'attività amministrativa che per il partito di appartenenza", ha detto Antonio Noto, direttore di Noto sondaggi che ha effettuato la ricerca

Sono Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e Beppe Sala, sindaco di Milano, i "vincitori" dell’edizione 2023 del Governance Poll, la tradizionale rilevazione del consenso degli amministratori locali, curata per il quotidiano Il Sole 24 Ore da Noto Sondaggi
La classifica del Governance Poll per "Il Sole 24 Ore"
IL CONSENSO TRA I GOVERNATORI – Come mostra il sondaggio, il 69% degli emiliano-romagnoli, se si votasse oggi, esprimerebbe nuovamente la propria preferenza per il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Staccato di pochissimo il governatore veneto Luca Zaia, che è stato in testa a questa classifica nel 2022 e ottiene comunque il 68,5 per cento. Al terzo posto Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia) con il 64 per cento. In coda ci sono invece Christian Solinas (Sardegna) con il 35% e Michele Emiliano (Puglia) con il 43%
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TRA CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA – Il dato politico che ne emerge è certamente interessante da considerare: tra i quattro governatori di centrosinistra, Bonaccini è l'unico che migliora la propria percentuale rispetto al 2022. Discorso diverso per i 13 governatori di centro-destra che, invece, si dividono tra chi guadagna terreno e chi lo perde
Da Fedriga a Bonaccini, tutti i governatori delle Regioni. FOTO
VINCENZO DE LUCA – Unico governatore di centrosinistra insieme a Bonaccini nei migliori dieci, il campano Vincenzo De Luca è nono con il 54,5% dei consensi, un risultato peggiore di 15 punti rispetto alla percentuale ottenuta nelle urne ma che, comunque, resta consistente
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I GOVERNATORI SCUOLA FI – Molto buono il risultato ottenuto dai governatori provenienti da Forza Italia o comunque dall’area vicina a quella dei forzisti: al quarto posto si piazzano ex-aequo Roberto Occhiuto (Calabria) e Giovanni Toti (Liguria), che ottengono il 59% dei consensi, staccando di poco un altro forzista, Alberto Cirio (Piemonte) con il 56,5%. Tra i governatori eletti di recente, ragguardevole l’incremento ottenuto da Renato Schifani (Sicilia), che si piazza all’undicesimo posto dopo essere cresciuto di quasi il 9% rispetto al giorno delle elezioni
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IL CONSENSO TRA I SINDACI - Tra i sindaci, dopo Sala (65%), al secondo posto si conferma Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, centro-destra, 64,5%), seguito da Antonio Decaro (Bari, centro-sinistra, 64%). Scende dal primo al quarto posto Luigi Brugnaro (Venezia, centro-destra, 63%), ex aequo con Michele Guerra (Parma, centro-sinistra 63%). In coda alla graduatoria il sindaco di Potenza Marco Guarente (42% dei consensi)

NELLE CITTÀ PIÙ GRANDI – Tra i risultati da segnalare, c’è anche la percentuale ottenuta dal primo cittadino di Firenze Dario Nardella, forte del 61% di gradimento. A Napoli e Genova, Gaetano Manfredi e Marco Bucci (56.5%) sono in sedicesima posizione, Stefano Lo Russo (53,5%) di Torino in quarantasettesima. Mentre è sessantasettesimo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il cui apprezzamento scende di 10,2 punti rispetto al giorno delle elezioni e arriva al 50%

CENTROSINISTRA PIÙ FORTE MA IN CALO - Da sottolineare, anche in questo caso, il dato politico. Nella top ten dei sindaci, il centrosinistra, storicamente più forte nelle grandi città, batte il centrodestra 7 a 2, con il decimo posto occupato dal centro di Clemente Mastella (Benevento, 59%). Tuttavia, tra i sindaci di centro-sinistra, tre su quattro vedono un peggioramento rispetto alla posizione del 2022, ad eccezione di Sala, che migliora il suo dato di 7,3 punti rispetto al risultato ottenuto nelle urne. Discorso più equilibrato per il centrodestra

VALUTATI COME AMMINISTRATORI - "Si può affermare che nel giudizio della comunità cala il 'pregiudizio' della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l'attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell'amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione", dice Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi

METODOLOGIA - Il Governance Poll 2023 ha preso in considerazione 87 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell'elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno. I comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vicesindaco
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