Figlio La Russa accusato di violenza sessuale, le reazioni politiche dal Pd ai Verdi

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Il caso riguardante il terzogenito del presidente del Senato fa discutere il mondo politico: “È disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che minano la credibilità delle donne”, ha dichiarato la segretaria Pd Elly Schlein. “Questa non è la Repubblica dei Fratelli d'Italia, che decidono sostituendosi alle leggi dello Stato e alla Magistratura”, ha rimarcato in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde

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Fa discutere il caso di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. Il ragazzo è accusato di violenza sessuale ai danni di una ventiduenne. “Ho interrogato a lungo mio figlio, non ha commesso nulla di penalmente rilevante. Ci sono dei dubbi su una denuncia presentata dopo 40 giorni e da una persona che ha assunto cocaina prima di incontrare mio figlio”, ha dichiarato il presidente del Senato. Un’affermazione che ha subito suscitato polemiche da parte dell’opposizione.

La reazione di Schlein e del Pd  

Durissima la reazione del Partito democratico, affidata ad una nota ufficiale della segretaria Elly Schlein. “Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull'eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso. Il Presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano per paura di non essere credute. Inaccettabile da chi ha incarichi istituzionali la legittimazione del pregiudizio sessista”, ha dichiarato Schlein. Sulla stessa onda anche il commento del deputato Alessandro Zan. “La Russa è sconcertante: la seconda carica dello Stato libera il figlio da ogni responsabilità, indagato in una vicenda delicata, di fatto pressando forze dell'ordine e magistratura e alimenta la narrazione tossica e perversa di colpevolezza delle vittime di violenza sessuale”, ha sottolineato Zan.

Un frame tratto dal canale YouTube di Larus, nome d'arte di Leonardo La Russa. +++ YOUTUBE/LARUS +++ ATTENZIONE L'IMMAGINE NON PUO' ESSERE RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE CUI SI RINVIA +++ NPK +++

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Il commento di Verdi e + Europa

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi: “Ognuno è innocente fino al terzo grado di giudizio e capisco anche il dolore di un padre nel leggere certe accuse. Ma Ignazio La Russa non è solo un padre, è anche il presidente del Senato. Soprattutto non è un magistrato, né un organo inquirente. Per questo nella nota che ha diffuso è alquanto preoccupante che abbia già chiuso il caso: ha interrogato il figlio, ne ha decretato l'innocenza, mentre la testimonianza della ragazza non è attendibile perché 'drogata'. Per il ruolo che svolge, sarebbe stato meglio un dignitoso silenzio. Questa è invece un'ingerenza intollerabile da parte della seconda carica dello Stato verso chi sta svolgendo le indagini”, ha dichiarato il leader di +Europa. Anche Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, non ha apprezzato le parole della seconda carica dello Stato. “Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, interroga il proprio figlio, accusato di violenza sessuale, e lo scagiona: nulla di penalmente rilevante. Il fatto che la seconda carica dello Stato si renda responsabile di queste inaccettabili dichiarazioni, che attaccano la vittima e scagionano il figlio, evidenzia che le nostre istituzioni sono entrate in una fase di profonda delegittimazione a causa di comportamenti profondamente dequalificanti. È assolutamente inaccettabile la deriva che questo Paese sta prendendo con le cariche istituzionali e di governo: questa non è la Repubblica dei Fratelli d'Italia, che decidono sostituendosi alle leggi dello Stato e alla Magistratura. L'azione del Presidente del Senato è inaccettabile e irriguardoso nei confronti di una ragazza che ha denunciato una violenza sessuale. Purtroppo, ci troviamo di fronte alla solita storia: la vittima finisce per diventare l'accusata”, ha dichiarato in una nota.

La Russa: "Io frainteso, non accuso la ragazza, da padre credo a mio figlio"

Ignazio La Russa, in merito a quanto dichiarato in precedenza sulla denuncia a carico di suo figlio, ha spiegato: "Mi dispiace essere frainteso. Lo dico sinceramente. Io non accuso nessuno e men che meno la ragazza. Semplicemente, da padre, dopo averlo a lungo sentito, credo a mio figlio. Per il resto, sottolineo il mio rispetto per gli inquirenti e il desiderio che facciano chiarezza il più celermente possibile. Leonardo ha nominato un suo difensore e da ora toccherà a quest'ultimo decidere se e quando intervenire". 

Ignazio La Russa con il figlio Leonardo in una foto tratta dal profilo facebook del presidente del Senato. +++ FACEBOOK/IGNAZIO LA RUSSA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE CUI SI RINVIA +++ NPK +++

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