Elezioni comunali a Vicenza 2023: chi sono i candidati sindaco e come si vota

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Domenica 14 e lunedì 15 maggio la città chiamata al voto per scegliere il nuovo primo cittadino e rinnovare il Consiglio comunale. Si vota domenica dalle 7 alle 23, mentre lunedì dalle 7 alle 15. Nel caso in cui nessuno dei candidati riuscisse a ottenere la maggioranza dei voti al primo turno, si terrà il ballottaggio domenica 28 e lunedì 29 maggio. Sette i nomi in corsa

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Domenica 14 e lunedì 15 maggio 2023, Vicenza è chiamata al voto per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. Si vota domenica dalle 7 alle 23, mentre lunedì dalle 7 alle 15. Nel caso in cui nessuno dei candidati riuscisse a ottenere la maggioranza dei voti al primo turno, si terrà il ballottaggio tra i due che hanno avuto più preferenze. Il ballottaggio si svolgerà domenica 28 e lunedì 29 maggio, due settimane dopo la prima votazione (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SULLE ELEZIONI).

Chi sono i 7 candidati a Vicenza

I candidati per questa tornata elettorale a Vicenza sono 7. Tra di loro c'è anche il sindaco uscente Francesco Rucco, sostenuto dal centrodestra. Nel 2018 vinse al primo turno superando il 50% per poche centinaia di voti. C’è poi Giacomo Possamai, capogruppo Dem in Regione, sostenuto dal Pd, a da 4 civiche. Inoltre corrono due ex assessori dell’area di centrodestra, Claudio Cicero (lista civica "Impegno a 360°") e Lucio Zoppello (lista civica "Rigeneriamo Vicenza Insieme”). C’è poi  Edoardo Bortolotto, per il M5S. Unica donna in lizza Annarita Simone, con la civica "La Comune", che raccoglie le sigle di Unione Popolare, Pci e Partito del Sud.  Il settimo candidato, con la civica "Contiamoci!", è un medico, Stefano Crescioli, senza precedenti in politica.

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Come si vota a Vicenza

Essendo Vicenza un Comune con più di 15mila abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Un elettore, sempre nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, può decidere di votare un candidato sindaco e insieme una lista a cui non è collegato: significa che è concesso il voto disgiunto. Il Consiglio comunale viene rinnovato in occasione dell’elezione del nuovo sindaco. Il sistema elettorale con cui vengono ripartiti i seggi è proporzionale. Funziona così: il 60% dei posti disponibili vanno automaticamente alle liste che appoggiano il sindaco che risulta eletto. Il rimanente 40% viene spartito, tra le altre liste, in maniera proporzionale al numero di voti ricevuti da ciascuna.

Un momento delle votazioni per le elezioni comunali a Roma nel seggio di Piazza del Collegio Romano, 05 giugno 2016. ANSA/ANGELO CARCONI

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