
Sondaggio, 2 italiani su 3 non si sentono al sicuro. Il 59% vorrebbe più forze dell’ordine
Per il 66% dei cittadini la propria sicurezza è un problema, dato che sale al 75% se si chiede di pensare alla situazione generale del nostro Paese. Nove italiani su 10 considerano grave il problema della criminalità organizzata, con percentuali più alte fra gli over 55 che ricordano gli anni delle stragi di Capaci e Via d’Amelio. È quanto emerge dall’ultima rilevazione di Quorum/YouTrend per Sky TG24. Nel sondaggio anche la politica: Fratelli d’Italia rimane il primo partito, crescono M5S, Pd e Forza Italia

Due italiani su tre non si sentono al sicuro nella vita di tutti i giorni, e il 59% ritiene urgente garantire nelle città una maggiore presenza di forze dell’ordine. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 sul tema sicurezza
Il sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24 della scorsa settimana
Solo il 31% degli intervistati ha detto di sentirsi molto o abbastanza al sicuro nella vita di tutti i giorni, contro il 66% che si sente poco o per nulla al sicuro
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Una percezione personale che si aggrava quando si chiede di pensare alla situazione italiana in generale: i giudizi negativi salgono a 3 su 4, il 75%
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Il 68% degli intervistati pensa che sia più sicuro vivere nei Comuni lontani dalle grandi città. La percentuale per i Comuni vicini ai grandi centri scende al 12%, e quella per le grandi città al 5%
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I residenti nelle grandi città, luoghi quindi percepiti come più pericolosi, hanno comunque una percezione della sicurezza migliore rispetto a quella del resto d’Italia. Nei Comuni oltre i 500mila abitanti c’è la percentuale più alta di chi ritiene che gli italiani siano molto o abbastanza al sicuro e quella più bassa di chi pensa che invece lo siano poco o per nulla
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Il senso di insicurezza prevale tra gli elettori delle forze di Governo (82% Fratelli d’Italia e 83% altri elettori del centrodestra) e del Movimento 5 Stelle (l’86% si sente poco o per nulla al sicuro)
Sondaggio, 2 italiani su 3 non si sentono al sicuro. VIDEO
Gli elettori delle forze di Governo sono però anche quelli che più apprezzano gli effetti della presenza dell’esecutivo Meloni sul tema sicurezza. Invece secondo il 38% degli elettori del M5S la situazione è peggiorata dall’insediamento del Governo, percentuale che sale al 42% fra chi vota il Pd. La maggior parte, comunque, ritiene che sostanzialmente poco o nulla sia cambiato

Dal sondaggio emerge che gli italiani secondo cui la situazione è peggiorata dall’insediamento del Governo Meloni sono quasi il triplo (27% vs 10%) rispetto a coloro che sostengono sia migliorata

La percezione della sicurezza si riflette almeno parzialmente anche nelle esperienze avute con le forze dell’ordine in caso di necessità: il 24% ritiene di aver avuto una risposta molto o abbastanza adeguata, mentre il 36% sostiene il contrario e a un altro 36% non è mai capitato di rivolgersi alle forze dell’ordine

Secondo il 59%, la misura più urgente da prendere per rende le città più sicure è garantire una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Percentuali simili si rilevano fra chi ritiene che si dovrebbe promuovere nelle scuole l’educazione alla legalità (48%) e chi vorrebbe più telecamere di sorveglianza (47%), mentre il 31% guarda a un miglioramento dei servizi sociali

Sempre in tema di misure, il 27% ritiene sarebbe utile un aumento dei controlli sui permessi di soggiorno e il 25% vorrebbe più illuminazione pubblica. Il 13% guarda a una riduzione del traffico delle auto, mentre il 10% ritiene utili gruppi di cittadini che possano sorvegliare il territorio

Nove italiani su 10 considerano grave il problema della criminalità organizzata in Italia: il 49% lo ritiene molto grave e il 41% abbastanza grave

Quasi uno su due, il 48%, ritiene che il problema della criminalità organizzata sia in ulteriore peggioramento. Percentuale che scende al 28% fra chi pensa che invece nulla sia cambiato

La percezione varia anche a seconda delle fasce d’età. Prendendo come riferimento il decennio dallo scoppio della seconda guerra di mafia e la costituzione del pool antimafia che arriva fino alle stragi di Capaci e Via d’Amelio, si può notare come gli over 55, ovvero chi ha vissuto e ha memoria “adulta” di entrambe le esperienze, sia la maggioranza di chi ritiene il problema della criminalità organizzata molto grave. Al contrario fra gli under 35 c’è la percentuale maggiore di chi pensa che sia un problema poco grave

Gli over 55 sono anche quelli che in maggioranza (57%) ritengono che il problema della criminalità organizzata sia peggiorato. La percentuale più alta di chi ritiene invece che non sia cambiato è quella delle persone fra i 35 e i 54 anni, mentre per il 28% degli under 35 è un problema diventato meno grave

Il 67% degli italiani ritiene che il problema della criminalità organizzata sia diffuso in tutta Italia, mentre il 23% pensa che coinvolga in particolare il Sud

Per quanto riguarda la parte politica del sondaggio, gli italiani continuano a riporre il livello più alto di fiducia nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella (63%), seguito dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni (39%). In generale i leader rimangono stabili o calano rispetto al mese di aprile, tranne Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte (entrambi +1%). Il divorzio nel Terzo Polo danneggia i due leader, in particolare Calenda, che scende ai livelli di popolarità di Renzi pur partendo da una base più alta

Pur rimanendo il Governo apprezzato dal 40% degli Italiani, i giudizi segnano un’ulteriore flessione che certifica la conclusione della cosiddetta “luna di miele”: rispetto ad aprile calano sia i giudizi positivi che quelli negativi in favore degli indecisi (+3%)

Guardando alle intenzioni di voto rispetto al mese di aprile, la crescita più pronunciata è quella del M5S (+0,5%). Fratelli d’Italia rimane il primo partito con il 28,6% (-0,2%), seguito dal Pd al 20,8% (+0,2%). Cala la Lega (-0,6%), sale Forza Italia (+0,2%)

Dopo il divorzio del Terzo Polo, Azione e Italia Viva sommate perdono lo 0,6% rispetto al dato unitario di un mese fa

NOTA METODOLOGICA - Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 03 e il 04 Maggio 2023 su un campione di 805 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età incrociate stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 3,4% con un intervallo di confidenza del 95%
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