Donnexstrada, cosa vuol dire per le donne non sentirsi sicure

Cronaca

Roberta Giuili

Un'associazione che vuole combattere la violenza di genere partendo dal far sentire le ragazze libere di girare da sole senza avere paura

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Dovrebbe essere la normalità poter passeggiare da sole, anche di notte e anche se si è donne. Eppure non è così. E spesso stare in giro senza nessuno può diventare una situazione di pericolo e può anche trasformarsi in tragedia.

 

Il caso di Sarah Everard

L'idea di Donnexstrada è nata proprio dopo l'omicidio di Sarah Everard, la 33enne londinese rapita e uccisa nel 2021 mentre tornava a casa attraversando un parco nella periferia sud di Londra. "Il nostro motto è non voglio essere coraggiosa ma voglio essere libera", spiega la presidente Ilaria Saliva: è importante rivendicare il diritto inalienabile e fondamentale di poter tornare a casa da sole senza mettere a rischio la propria sicurezza. 

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I punti viola

L'associazione cerca di offrire strumenti di supporto a tutte le ragazze e donne: che vanno dall'aiuto psicologico a quello legale e ginecologico. Un obiettivo che si è allargato con il progetto dei Punti viola, cioè dei luoghi sicuri per le donne: esercizi commerciali, soprattutto farmacie e bar, che diventino dei punti di riferimento per chi ha paura, per chi è vittima di violenza di genere, per chi vuole chiedere aiuto.

La stazione Centrale di Milano vista dal settimo piano dell'Excelsior Hotel Gallia, in piazza Duca d'Aosta a Milano, il cui intervento di restauro è stato ultimato e presentato oggi alla stampa, 12 maggio 2015. ANSA /  MATTEO BAZZI

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