
Decreto Lavoro, Meloni vede i sindacati: "Cdm l'1 maggio non è una mancanza di rispetto"
Nella bozza più risorse per il taglio del cuneo fiscale e al nuovo assegno di inclusione. Faccia a faccia tra la premier e Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Landini: "C'è una novità nella direzione che chiedevamo ma non è strutturale. Rimangono tutte in campo le ragioni che ci hanno portato a indire giornate di mobilitazione". Parla di "provocazione" la segretaria del Pd, Elly Schlein, riferendosi alla scelta dell'esecutivo di varare il provvedimento nel giorno della festa dei lavoratori

Sindacati e opposizione contro il Decreto lavoro, atteso in un Cdm che è stato preceduto dall'incontro della premier Giorgia Meloni con Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Landini definisce "una follia" tagliare il Reddito di cittadinanza. Parla invece di "provocazione" la segretaria del Pd, Elly Schlein, riferendosi alla scelta del governo di varare il provvedimento proprio il giorno della festa dei lavoratori: un decreto "spot", secondo i dem, che spinge il lavoro precario e non combatte il lavoro povero
Decreto lavoro, da Assegno inclusione a incentivi per assunzioni neet. Le misure attese
Sul banco degli imputati ci sono il merito e il metodo, hanno detto i sindacati alla vigilia dell'incontro, che ha visto accanto alla premier, fra gli altri, il ministro dell'Economia Giorgetti, la titolare del Lavoro Calderone. "Un confronto non può avvenire la domenica sera e la sera prima che il Cdm decida - ha detto Landini dopo il faccia a faccia - E non abbiamo visto alcun testo, questo non è un metodo per noi accettabile. Vuol dire non riconoscere ai sindacati il ruolo che possono svolgere"
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"Il Cdm prenderà provvedimenti utili per il mondo del lavoro, che variamo in un giorno simbolico e sui quali riteniamo utile un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali. Non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un 'bravi'. Era un modo per dire 'ci siamo e ci siamo tutti', una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme", ha detto Meloni nel corso dell'incontro con i sindacati
Lavoro, attesa per incontro governo-sindacati. VIDEO
Al tavolo il leader della Uil, Bombardieri, ha ceduto la parola a una giovane precaria. "Sono molto spaventata perchè non ho certezze. È umiliante sapere che non ho nulla", ha detto alla premier e ai ministri. "Sono 4 mesi che con voi non si parla di lavoro - ha aggiunto il segretario Uil - Sulla piattaforma unitaria sulla sicurezza non abbiamo avuto nessuna risposta. Anche su Opzione donna non ci sono risposte. Il problema salariale si affronta anche rinnovando i contratti e si poteva pensare a una detassazione degli aumenti contrattuali. Ma nulla è stato fatto"

"Non è una bocciatura netta, intanto ci sono risorse sul taglio del cuneo fiscale ma siamo preoccupati perché è fino a dicembre - ha detto poi Bombardieri - Non abbiamo avuto risposte sugli aumenti contrattuali e su una serie di temi. Non c'è risposta sulla sicurezza e sul reddito, diciamo che abbiamo capito male ma aspettiamo di capire bene. Non c'è nulla sul tema delle pensione e su Opzione donna. Abbiamo bisogno di un testo scritto, la premier dice che tiene al confronto ma verificheremo. Sul resto, restano le distanze e secondo noi aumenta la precarietà"

Da parte del governo "c'è attenzione ai temi del lavoro. Il decreto sarà approvato il primo maggio, una cosa significativa, a qualcuno questo non è piaciuto c'è stata una polemica aspra. Io credo però che sia stato importante audire le organizzazioni sindacali. Sui dettagli aspettiamo l'approvazione del provvedimento", ha detto Paolo Capone, leader Ugl, al termine dell'incontro con il governo

Il taglio del cuneo contributivo "va nella direzione delle richieste che abbiamo sempre avanzato ma è temporanea, dura qualche mese. Non c'è la restituzione del fiscal drag e manca un intervento di tassazione sugli extraprofitti", ha dichiarato il leader della Cgil, Maurizio Landini, lasciando Palazzo Chigi: "C'è una novità nella direzione che chiedevamo ma non è quello che chiedevamo perchè non è strutturale e perchè non ci sono misure su fiscal drag e extraprofitti". Mentre contratti a termine e reddito restano "punti dolenti su cui abbiamo marcato differenze"

"Intanto aspettiamo di conoscere i testi ufficiali perché su materie delicate anche una virgola rischia di cambiare una misura. Sospendiamo il giudizio nell'attesa del testo", ha affermato il leader della Cisl Luigi Sbarra al termine dell'incontro con il governo. "Il premier Meloni ha rassicurato che intende avviare un nuovo cammino di confronto sui grandi dossier che abbiamo aperti nel nostro Paese". E sulle polemiche sul cdm convocato il Primo Maggio al tavolo ha sottolineato: "Se fate cose buone per le persone convocateci a Natale, a Pasqua e a Ferragosto"

Intanto è già in campo la mobilitazione unitaria che vedrà Cgil, Cisl e Uil in piazza per tre volte di fila, di sabato e fino a fine maggio (a Bologna il 6, a Milano il 13 e a Napoli il 20), proprio per chiedere di cambiare le politiche economiche e sociali. "Rimangono tutte in campo le ragioni che ci hanno portato a indire giornate di mobilitazione: c'è bisogno di un cambiamento vero in questo Governo", ha detto Landini, spiegando di aver chiesto di aprire "una trattativa" anche sulla riforma fiscale

L'attenzione è sulle misure che saranno approvate: con l'addio al Reddito di cittadinanza, dal primo gennaio 2024 arriverà l'Assegno di inclusione, come misura di contrasto alla povertà, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60 e che potrà arrivare a 500 euro al mese, cui aggiungere 280 euro se il nucleo vive in affitto. Verrà erogato per 18 mesi e potrà essere rinnovato, per altri 12 con lo stop di 30 giorni. Per questa misura il governo stanzierà oltre 5,4 miliardi di euro nel 2024 e più di 5,6 miliardi nel 2025 e 2026

Stretta del beneficio invece sugli occupabili: per loro farà il suo esordio lo Strumento di attivazione al lavoro dal primo settembre 2023, in cui la formazione con la partecipazione ai corsi diventa vincolante. Sarà di 350 euro e al massimo per 12 mesi, non rinnovabili. Per questa misura il governo prevede di spendere 276 milioni nel 2023 e 2,1 miliardi nel 2024, spesa che poi scende negli anni successivi

"Procediamo alla riforma del Reddito di cittadinanza, per distinguere chi è in grado di lavorare da chi non lo è", ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, incontrando i sindacati

In arrivo anche un intervento sui contratti a termine, con meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l'anno (fino a 12 mesi non sono richieste): secondo l'ultima bozza, le causali sono affidate ai contratti collettivi o, in assenza della previsione contrattuale, individuate dalle parti per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva

"Gli incentivi non sono genericamente all'assunzione, ma all'assunzione a tempo indeterminato", ha detto, si apprende, Meloni rispondendo a Landini che osservava che le imprese che devono assumere lo fanno anche senza incentivi. "C'è una situazione di grande vulnerabilità delle imprese, ma in alcuni ambiti c'è ancora una visione che divide il mondo tra privilegiati e sfruttati e non considera che anche le imprese possono trovarsi in balìa degli eventi. Quello che possiamo fare per rispondere a questo è dare incentivi per assumere a tempo indeterminato"

Previsto anche un taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi, con conseguente salita di quattro punti: all'articolo 34 viene stabilito che per i periodi di paga dal 1°luglio 2023 al 30 novembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima, la misura dell'esonero è elevata da due a sei punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e a sette punti per i redditi fino a 25mila euro

"Nei provvedimenti di domani ci sono anche norme significative in tema di sicurezza sul lavoro, anche questo è un bel modo di celebrare il primo maggio. Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35.000 euro e al 7% sotto i 25.000 euro, fino alla fine dell'anno", ha confermato Meloni, a quanto si apprende, nel corso dell'incontro con i sindacati a Palazzo Chigi

Presente anche un aumento del tetto dei fringe benefit detassati per i lavoratori dipendenti con figli a carico, che sale a 3mila euro. "Limitatamente al periodo d'imposta 2023 non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000", si legge nella bozza del decreto

"La nostra è una Repubblica fondata sul lavoro e sul lavoro dignitoso. Chiedo al governo di cambiare rotta", afferma Elly Schlein. Ed è proprio al primo articolo della Costituzione che si richiama anche la manifestazione del Primo maggio a Potenza di Cgil, Cisl e Uil. Il pacchetto lavoro "rischia di precarizzare ancor più il lavoro, di rendere i lavoratori più fragili", sostiene il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. Anche il M5s parla di "decreto precariato"

Risponde il deputato di Fratelli d'Italia, Riccardo Zucconi: "Il governo Meloni si sta battendo contro il lavoro povero diminuendo il cuneo fiscale sulle buste paga". Mentre da Forza Italia, il senatore Maurizio Gasparri rimarca che il primo maggio il governo si riunirà "per provvedimenti concreti" e invece ci sarà "chi si diverte" al concertone
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