Carlo Calenda a Sky TG24: "Con Schlein la distanza resta siderale nel merito"

Politica

La nuova Segretaria Pd "sta portando il suo partito in una posizione estrema a sinistra, non mi convince quello che intende fare", ha detto il leader di Azione, ospite a Start. Sul 25 aprile: "La Meloni è lì perché ci sono istituzioni democratiche nate dalla Liberazione". Sul divorzio del Terzo Polo: "Non penso che Renzi sia un mostro, penso però che siano stati 20 giorni di attacchi contnui a cui io non ho risposto se non su questioni politiche"

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"La distanza con Schlein è siderale nel merito". A dirlo è Carlo Calenda che, ospite a Start su Sky TG24, ha parlato anche di fascismo e Festa della Liberazione: "In Italia non c'è un pericolo di ritorno al fascismo. Spero che il governo si riconosca nel fatto che le istituzioni repubblicane nascono dalla Liberazione, la Meloni è lì perché ci sono istituzioni democratiche nate dalla Liberazione". Poi sul divorzio del Terzo Polo: "Non penso che Renzi sia un mostro, penso però che siano stati 20 giorni di attacchi contnui a cui io non ho risposto se non su questioni politiche".

"Schlein sta portando il Pd in una posizione estrema a sinistra"

"Sul salario minimo non ho ancora visto una proposta della Schlein - ha proseguito Calenda - Non mi convince quello che intende fare. Non possiamo restare altri cinquant'anni a fare le guerre su cosa era fascismo". Per il leader di Azione la nuova Segretaria Pd "sta portando il suo partito in una posizione estrema a sinistra, la Meloni resta in una situazione estrema a destra. C'è un centro di elettori a cui bisogna parlare".

La segretaria del Pd, Elly Schlein con il sindaco di Riano Luca Abbruzzetti durante una breve cerimonia in ricordo di Giacomo Matteotti, davanti alla stele che ricorda il luogo in cui venne trovato il corpo del parlamentare socialista ucciso dai fascisti  a Riano (Roma), 21 aprile 2023 .
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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"Il fascismo è un problema culturale"

“Spero che domani sia una festa di tutti gli italiani che sanno che hanno costruito la Repubblica perché insieme agli alleati siamo riusciti a cacciare i nazifascisti”, ha detto ancora Calenda. Poi spiega che in Italia “esiste il pericolo che il fascismo venga considerato culturalmente, ma per ignoranza, è un problema culturale che va combattuto a scuola, portando i ragazzi a capire cos’è stato. Il fascismo è stato complice del crimine più grande che l’umanità abbia mai visto”. Quanto al suo 25 aprile, Calenda annuncia: "Sarò alle 10 al Pantheon con le associazioni partigiane del mondo Azionista e +Europa per una iniziativa per la liberazione e di sostegno al popolo ucraino, e poi porto i miei figli per una visita privata alle Fosse Ardeatine".

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“Terzo Polo? Volevo solo che funzionasse”

“Il divorzio del Terzo Polo lo stiamo pagando nei sondaggi ma soprattutto personalmente, ho fatto questo notte e giorno da quando ci sono state le elezioni, ma non sono in grado di obbligare la controparte a fare qualcosa che non vuole”. Poi aggiunge: “Ci sta che uno a un certo punto cambi idea, ma qui sono iniziati una serie di attacchi che no hanno senso. Io non avevo altro interesse se non far funzionare questa cosa”.

"Per ora i gruppi parlamentari rimangono uniti"

"Per ora i gruppi parlamentari rimangono uniti perchè paradossalmente sul merito delle questioni si lavora bene e continuiamo a farlo. Poi vediamo cosa vuol fare Renzi nella vita. Io quello non lo so, ho rinunciato a capirlo - continua Calenda - Io ho interesse a che la cosa funzioni perchè ci ho messo la faccia ma nessuno è tenuto a fare cose impossibili. Io ho risposto una sola volta con un post sbagliato dai toni troppo forti. La mia linearità in politica mi ha portato a scelte molto faticose, è costosa. Volevo spiegarlo e non sono riuscito. È stato l'unico mio attacco personale a fronte del quale ne ho ricevuti valanghe".

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"Di Maio non lo avrei scelto ma non facciamo battaglie"

Parlando poi della nomina di Luigi Di Maio a inviato Ue nel Golfo Persico, Calenda dice: "Io non lo avrei scelto. Lo ha scelto Borrell. A Di Maio ho visto prendere ogni posizione politica in vista del proprio interesse personale, il che non penso che sia consono a quel tipo di ruolo". "Non lo avrei scelto ma non faremo una battaglia - aggiunge - Se va bene a Borrell... Non penso sia la personalità adatta per quel ruolo che a un certo punto venne rivestito da Tony Blair...".

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