Dall'alluvione al Giubileo 2025, chi sono e cosa fanno i commissari straordinari in Italia
Il Consiglio dei ministri ha scelto il generale Francesco Paolo Figliuolo per il ruolo di commissario per la ricostruzione dopo l'alluvione che a maggio 2023 ha colpito l'Emilia Romagna e parte di Marche e Toscana. Nel Paese ce ne sono già molti di commissari secondo quanto risulta dal sito ufficiale del governo: ecco chi sono e di cosa occupano
L’11 aprile il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell'eccezionale incremento dei flussi di migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. Con la dichiarazione dello stato d’emergenza può essere nominato anche un commissario. Il nome è atteso a breve. Ma quanti sono i commissari straordinari in Italia? E di cosa si occupano?
Francesco Paolo Figliuolo, chi è il commissario per la ricostruzione post alluvione
Sul sito del Governo italiano compare un elenco di oltre 40 commissari straordinari, divisi tra quelli nominati “ai sensi dell'art. 11 della Legge 23 agosto 1998, n. 400” e quelli nominati “ai sensi di specifiche norme di settore”. Ecco alcuni dei loro nomi, con le relative funzioni. (In foto: la premier Giorgia Meloni)
La lista dei Commissari sul sito del Governo
Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, un ente della Regione Veneto, e già coordinatore di tutti i progetti commissionati in Veneto contro la siccità, è il commissario straordinario nominato dal governo Meloni per costruire più velocemente opere contro la siccità
Chi è Nicola dell'Acqua, il commissario straordinario contro la siccità
Nell'aprile 2023 il governo Meloni ha nominato il commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti: è Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione
Migranti, Valerio Valenti nominato commissario allo stato di emergenza
Tra i nomi che compaiono nell’elenco del Governo per i commissari straordinari ai sensi dell'art. 11 della Legge 23 agosto 1998, n. 400, c’è Ricardo Franco Levi: è il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell'Italia, quale paese d'onore, alla Fiera del libro di Francoforte
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C’è poi il Commissario straordinario del Governo con il compito di presiedere il comitato di indirizzo della Zes nella Regione Abruzzo: è Mauro Miccio
Il Commissario straordinario di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura è invece il prefetto Maria Grazia Nicolò, nominata nel 2022
Sul sito del governo compare anche la carica di Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse (a cui risponde il nome del prefetto Antonio Bella, da decreto in carica fino al febbraio 2023)
Sempre nell’elenco figura il Commissario Straordinario del Governo per gli interventi di restauro e valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'isola di Santo Stefano a Ventotene (in foto). A Silvia Costa nel 2023 è subentrato Giovanni Maria Macioce
Mentre il Commissario Straordinario del Governo con compito di presiedere il comitato di indirizzo della Zona Economica Speciale (ZES) Ionica interregionale nelle regioni Puglia e Basilicata è Floriana Gallucci
Fra quelli nominati “ai sensi di specifiche norme di settore”, c’è il Commissario straordinario per assicurare gli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo della chiesa cattolica per il 2025 nell'ambito del territorio di Roma Capitale: è Roberto Gualtieri, che è anche sindaco della Capitale
Sempre fra i - tantissimi - commissari per specifiche norme di settori, si ricordano, tra le altre cariche, quella a Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e quella per l’attuazione dell’Agenda digitale. (In foto: Palazzo Chigi)
Sul tema dei compensi, durante il governo Draghi era intervenuta una riforma sulle regole per i commissari straordinari e giudiziali. L’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce ha stabilito che le retribuzioni prevedano una percentuale legata ai risultati e all'occupazione ed acconti solo dopo due anni e mezzo di incarico. L’obiettivo era quello di "ridurre i costi dei compensi corrisposti ai commissari e ai membri dei comitati di sorveglianza, prevedendo uno stringente legame con una serie di risultati"
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