Migranti, ripresi sbarchi. Valerio Valenti nominato commissario allo stato di emergenza
CronacaIl capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione gestirà la prima e seconda accoglienza nelle Province autonome di Trento e Bolzano e in 14 Regioni: tutte tranne quattro, guidate dal Pd, che non hanno firmato l'intesa. Tensioni riguardo alla stretta del governo: in settimana il decreto migranti sarà alla prova del Senato. Intanto, sono ripresi gli arrivi di persone dalle coste africane, quasi mille in un solo giorno, e i salvataggi vicino alle coste italiane
Mentre sono ripresi gli arrivi di persone dalle coste africane, quasi mille in un solo giorno, è stato nominato il commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti: è Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione. Quattro Regioni, guidate dal centrosinistra, non hanno firmato l'intesa sulla sua nomina. In settimana, intanto, il decreto migranti sarà alla prova dell'Aula del Senato: la maggioranza si è compattata intorno alla linea dura e il provvedimento contiene le mosse per archiviare la protezione speciale, restringere il più possibile i permessi di soggiorno per calamità e per cure mediche, rendere più facile usare lo strumento delle espulsioni. Nel frattempo, continuano i salvataggi intorno alle coste italiane (LO SPECIALE MIGRANTI).
Il nuovo commissario Valenti Valenti
Il nuovo commissario Valerio Valenti gestirà la prima e seconda accoglienza in 14 Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano: tutte le Regioni tranne quattro, del Pd, che non hanno firmato l'intesa. Sono Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia, che non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del governo. Il nuovo commissario si avvarrà di una struttura di supporto, composta da un massimo di 15 persone già in servizio presso il ministero dell'Interno. Dovrà coordinare le attività volte all'ampliamento della capacità del sistema di accoglienza coinvolgendo i territori interessati, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, e coordinare l'attività per l'accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l'alloggio, il vestiario, l'assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale. Ma Valenti è anche chiamato a individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e le strutture di accoglienza.
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I salvataggi delle ultime ore
Passando ai salvataggi, nel pomeriggio è iniziato quello da parte della Guardia Costiera di un peschereccio in difficoltà a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sud orientale, in acque Sar italiane. A bordo circa 600 migranti, di cui 111 sono poi sbarcati a Catania. Altri 200 li raggiungeranno domani, mentre i restanti 300 sono attesi ad Augusta. Le operazioni di salvataggio sono state rese difficoltose dalle cattive condizioni meteo. Poche ore prima, su segnalazione dell'organizzazione senza scopo di lucro Sea Watch, una imbarcazione con 221 persone a bordo era stata soccorsa sempre dalla Guardia costiera italiana al largo di Lampedusa. Sempre nel pomeriggio, Alarm Phone ha ricevuto la segnalazione di una barca di legno in pericolo: a bordo ci sarebbero 30 persone. Nel pomeriggio di ieri, invece, la nave Life Support di Emergency ha concluso il soccorso di un'imbarcazione di una decina di metri su cui navigavano 55 persone: era in acque internazionali, completamente alla deriva. Le persone salvate provengono da Paesi segnati da gravi emergenze umanitarie tra cui Costa d'Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan, Somalia. Alla Life Support è stato assegnato il porto di Marina di Carrara, che dista circa tre giorni di navigazione dal luogo in cui è avvenuto il salvataggio. "Il porto assegnato è a circa 50 ore in più rispetto a un porto siciliano. A bordo ci sono persone che hanno subito sofferenze inaudite, violenze, torture, estorsioni. Tenerle altre ore in mare è veramente una cattiveria ingiustificata", ha detto il capomissione Emanuele Nannini.
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Il decreto migranti al Senato
Intanto, sul tema migranti le opposizioni sono pronte a dare battaglia in commissione e in Aula. C'è tensione, infatti, attorno all’annunciata ulteriore stretta sulla protezione speciale che sarà da domani alla prova del voto dopo il serrato confronto per trovare un’intesa nella maggioranza. Le votazioni in commissione Affari costituzionali sono in calendario da lunedì a mezzogiorno, ma il tempo stringe perché il cosiddetto decreto Cutro, il provvedimento sui flussi e la gestione dei migranti varato nella cittadina calabrese all'indomani del naufragio costato la vita a oltre 90 migranti, è atteso in Aula al Senato tra martedì e mercoledì. Ci sono quasi 350 proposte di modifica delle opposizioni sulla carta da votare, oltre al sub-emendamento della maggioranza che restringe ulteriormente le maglie alla protezione speciale. E i famosi 21 emendamenti che la Lega tiene ancora sul tavolo aspettando di vedere come si evolvono i lavori della commissione. Praticamente impossibile, secondo i pronostici dei partiti, completare l'esame in commissione. La parola, se non si riuscirà a dare il mandato al relatore, passerebbe così all'Aula dove dovrebbe essere ripresentato da parte della maggioranza il solo emendamento frutto dell'accordo.