Detenute madri, scontro tra Lega e Pd sulle modifiche alla legge

Politica
Ansa/Ipa

I Dem hanno ritirato le firme sulla proposta di legge per modificare l’articolo 146 del codice penale, che prevede il differimento della pena per le donne incinta e per le madri con un figlio inferiore a un anno di età. Salvini: “Il Pd libera le borseggiatrici rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere”. Serracchiani: “A questo punto l'accanimento della maggioranza contro i bambini è una certezza”

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Si infiamma la polemica politica intorno alla proposta di legge sulle detenute madri: il capogruppo della Lega in Commissione Giustizia della Camera, Jacopo Morrone, ha fatto sapere che la proposta la “ripresentiamo noi visto che il Pd, ritirando le firme dal provvedimento, l'ha fatta decadere. E noi ripresenteremo un testo che contiene le proposte di modifica che erano state approvate e che prevedono che non ci siano più scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere”. La nuova proposta di legge depositata a Montecitorio prevede che non ci sia nessun differimento della pena automatico per le donne incinte.
La prima proposta di legge per modificare l’articolo 146 del codice penale era stata presentata anche dai Dem in quota opposizione e con il ritiro delle firme questa decade.

Pd: “Destra mostra la sua totale insensibilità”

"Questo era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento nella precedente legislatura”, ha spiegato il deputato del Pd Alessandro Zan. “Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme”. I componenti Dem della Commissione Giustizia della Camera hanno aggiunto: “Eravamo a un passo dall'introdurre nel nostro sistema una legge di civiltà per fare in modo di non vedere mai più bambine e bambini dietro le sbarre. Con la forzatura della destra di oggi il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l'obiettivo della nostra proposta è stato cancellato. Se vogliono norme per più bambine e bambini in carcere si facciano da soli la legge. La destra ancora una volta mostra la sua totale insensibilità, una vergogna”. La capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani, in una conferenza stampa tenuta assieme a Chiara Gribaudo, Federico Gianassi e Alessandro Zan, ha aggiunto che “a questo punto l'accanimento della maggioranza contro i bambini è una certezza”.

Fabio Rampelli, Vice President of the Chamber of Deputies in Italy. During the party for the 10th anniversary of Fratelli d'Italia in Rome on 17 December 2022.  (Photo by Riccardo Fabi/NurPhoto via Getty Images)

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M5s: “FdI mina rapporto maggioranza e opposizione”

Sul tema è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle, con Valentina D'Orso: "Sulla proposta di legge per la tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori FdI, partito di maggioranza relativa, e tutto il centrodestra al governo dimostrano di non essere in grado di gestire il doveroso confronto parlamentare. Nella scorsa legislatura era stato raggiunto un faticoso e delicato equilibrio per un testo condiviso, ieri il governo Meloni con un autentico blitz in commissione Giustizia ha presentato articolate riformulazioni di emendamenti, assegnando pochi minuti per esaminarne l'impatto e costringendo, di fatto, oggi i presentatori della proposta di legge a disconoscere la paternità di un testo che risulta snaturato rispetto alla sua finalità. Sono intervenuta in Ufficio di Presidenza per stigmatizzare il metodo di una maggioranza e di un governo che approfittano di una proposta di legge in quota opposizione per stravolgerne la finalità e farne l'ennesima bandierina di pura propaganda. Un pericoloso precedente che mina il rapporto di lealtà tra maggioranza ed opposizione che non possiamo accettare".

Leader of Five-Star Movement, Giuseppe Conte, addresses the media at the end of a meeting with Italian President, Sergio Mattarella, for the first round of formal political consultations for new Government, at the Quirinal Palace, in Rome, Italy, 20 October 2022.   ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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Salvini: “Pd si vergogni, libera borseggiatrici rom”

Duro, dopo il ritiro delle firme dei Dem, è stato l’intervento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Il Pd libera le borseggiatrici rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi. La Lega aveva fatto passare la norma in commissione Giustizia e ripresenterà subito il testo: è una questione di salute, giustizia e buonsenso”, ha scritto su Twitter il leader del Carroccio.

Le modifiche all’articolo 146 del codice penale

In mattinata sul tema era intervenuto anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari: “In Commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riforma dell'articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte. Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso". Inoltre, aveva aggiunto Ostellari prima del ritiro delle firme da parte del Pd, “per il bene del Paese attendiamo che il testo venga portato in aula come previsto. Così le borseggiatrici in stato di gravidanza non resteranno impunite e, secondo la valutazione del magistrato, sconteranno la pena presso una casa famiglia o in un apposito carcere per detenute madri". L'articolo 146 del codice penale prevede il differimento della pena per le donne incinta, per le madri con un figlio inferiore a un anno di età, per chi è affetto da Aids o da altra malattia grave.

Il segretario della Lega Matteo Salvini commenta l esito del voto con la stampa nella sede del partito in via Bellerio a Milano, 13 Febbraio 2023.
ANSA / MATTEO BAZZI

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