Pd, Bonaccini eletto presidente. Schlein: "Stop liti interne. Dialoghiamo con opposizioni"
PoliticaBig e delegati al centro congressi la Nuvola di Roma dove è avvenuta la proclamazione ufficiale della segretaria eletta nelle primarie del 26 febbraio. "Da domani torniamo a lavorare per vincere insieme le elezioni - ha detto Schlein - Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne che ci sottraggono energie preziose, per costruire invece un'alternativa alle destre che governano questo Paese". Il presidente dell'Emilia Romagna eletto presidente: "Questo è il tempo di unire"
L'assemblea del Pd, riunita al centro Congressi "La Nuvola" di Roma, ha proclamato ufficialmente Elly Schlein nuova segretaria del Pd. Visibilmente emozionata, Schlein ha abbracciato subito Stefano Bonaccini, con cui si è contesa il ruolo alle primarie, e poi il suo predecessore Enrico Letta. Chi aveva scommesso sulla fine del Pd, ha detto Schlein, "ha perso la scommessa a scommettere contro il Pd, siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera". Poi ha aggiunto: "Dobbiamo cercare di dialogare con le altre forze di opposizione, ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme, dobbiamo partire da qui". Poi lungo applauso e standing ovation per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quando Schlein ha ricordato il suo viaggio a Cutro: "Al governo - ha poi aggiunto - chiediamo di chiarire e fare luce sulla dinamica di quei fatti". L'assemblea ha poi eletto Stefano Bonaccini presidente del partito, con un voto contrario e due astenuti, e la deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone nuove vicepresidenti. Il senatore Michele Fina è stato invece eletto tesoriere. L'assemblea si è aperta con l'inno nazionale, poi un minuto di silenzio in ricordo del senatore Bruno Astorre, di Daniele Lucera, lo scrutatore che si è spento durante le operazioni di scrutinio ai seggi, e di Enrico Gandolfi, consigliere del XIII municipio.
Schlein: "Grazie a chi ha reso possibile questo esercizio di democrazia"
"Care tutte e cari tutti, grazie. Il primo ringraziamento va a chi si è impegnato per farci solere questo straordinario esercizio di democrazia, che unico partito in Italia svolgiamo, il congresso, le primarie", ha detto Elly Schlein all'assemblea del Pd. "Un ringraziamento a tutti coloro che sono andati a votare, più di un milione. Ce l'abbiamo fatta". Poi un "ringraziamento speciale va a Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, perché questa cosa l'abbiamo fatta insieme. Voglio ringraziare in modo sentito e caloroso Enrico Letta, grazie a cui il Pd ha avviato un percorso di apertura che rilanceremo. E prima di lui Nicola Zingaretti".
Schlein: "10mila nuove tessere, risvegliamo la speranza"
"Dopo le primarie è cambiato il clima, il respiro, i colori, l'interesse, l'ho visto nella bellissima piazza di Firenze. Al popolo delle primarie dico venite a far parte della nostra comunità, abbiamo bisogno della vostra passione e del vostro impegno", ha detto ancora Schlein. "Dobbiamo vestire questo nuovo Pd di slancio e curiosità. Il primo incontro l'ho fatto con i segretari regionali e dei territori, perché c'era il segnale che ci fossero persone che si volevano iscrivere. Abbiamo riaperto le iscrizioni, sono più di 10mila in una settimana, è un segnale di vitalità importate, continuiamo così. Stiamo risvegliando una speranza, non dobbiamo deludere l'aspettativa di questa straordinaria partecipazione". "Bisogna tenere insieme coerenza con unità, salvaguardare il pluralismo ma senza rinunciare a una linea chiara, comprensibile - ha aggiunto - Non serve una resa dei conti identitaria, ma mettere a valore le nostre differenze, senza farci silenziare da esse, o farci rincorrere con compromessi al ribasso".
Schlein: "Basta irregolarità sui tesseramenti"
"Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari - ha detto Schlein - Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui non sono disposta a cedere di un millimetro".
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Schlein: "Governo Meloni dà risposte sbagliate, noi siamo altro"
"La nostra risposta è chiara, vogliamo assere al fianco dell'Italia che fa più fatica. Affinché possano rialzare la testa, darsi strumenti di emancipazione e di riscatto - ha detto ancora Schlein - Molti si auguravano un nostro fallimento, ma siamo più determinati di prima, per essere un partito umile nell'ascolto delle comunità e utile. Soprattutto davanti alle risposte sbagliate del governo di Giorgia Meloni, il governo più a destra della storia repubblicana. Noi siamo altro". Il Pd, ha aggiunto - è "un partito che cambia per contribuire a cambiare questo Paese, saldamente ancorato alla propria storia e ai nostri valori, alla nostra costituzione che è antifascista". "Bisogna avere cura della relazione umana ancor prima di quella politica - ha proseguito la segretaria dem - Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne che ci sottraggono energie preziose, per costruire invece un'alternativa alle destre che governano questo Paese".
Schlein: "Vorrei che Meloni lottasse per cambiare il regolamento di Dublino"
A destra "sono deboli con i forti e forti con i deboli, non hanno il coraggio di dire ai loro alleati in Europa, come Orban, che non si può volere i benefici dell'Ue se non se ne condividono le responsabilità - ha detto Schlein - Vorrei sentirlo dire a Giorgia Meloni. Vorrei che facesse una battaglia per cambiare il regolamento di Dublino e che interrompesse la battaglia folle contro le Ong. Serve una mare nostrum europea".
Schlein: "Sarò la segretaria di tutti"
"Da oggi per me chi ha votato chi non conta niente. Lo dico seriamente - ha continuato Schlein - Sarò la segretaria di tutti e di tutte. Questo è l'impegno che mi prendo. Anche di chi non mi ha sostenuta. Vorrei costruire una leadership che non abbia paura di circondarsi delle persone più competenti, non quelle più fedeli". Poi ha sottolineato: "Non dobbiamo sprecare l'occasione per questo congresso costituente, che deve proseguire, creando occasioni di confronto sui temi fondamentali sul futuro del paese, insieme ai mondi esterni, lavoro, accoglienza, scuole, associazioni. Bisogna proseguire l'impegno di portare avanti questo percorso". "Bisogna rinnovare il gruppo dirigente - ha ribadito Schlein - ma stiamo già cambiando, ci sono tante giovani donne e uomi che sono entrati in questa assemblea. Facciamolo, avendo però l'ambizione non di un vuoto nuovismo, ma quella di creare nuovi ponti intergenerazionali. Non basta una nuova segretaria, dobbiamo farlo insieme, non ho mai creduto nell'uomo o nella donna sola al comando, ora poi che ce n'è una a palazzo Chigi...".
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Schlein: "Saremo presidio contro infiltrazioni mafia"
Il Pd, ha detto ancora Schlein, "è un presidio permanente e di contrasto ad ogni infiltrazione della mafia nell'economia, nella società e nella politica, c'è ancora una grande questione morale da affrontare nel nostro Paese. Servono strumenti di trasparenza e contrasto, per avere regole ferree" anche in Ue, "basta con le porte scorrevoli".
Schlein: "Serve sinistra femminista e di governo"
"Costruiremo un'opposizione dura e rigorosa ma accanto a ogni critica feroce ci sarà una proposta alternativa. Noi siamo così, dobbiamo fare la sinistra che non può che essere ecologista, femminista, inclusiva e di governo, nella sua cultura fondamentale", ha detto Schlein. "Questo Paese ha bisogno di essere ricucito. E di fronte a questa destra sarebbe irresponsabile se non trovassimo terreno di battaglie comune con le altre opposizioni. Penso alla difesa della nostra costituzione, penso a Firenze dove ci siamo ritrovati in molti per dire no alla violenza politica, a un'aggressione squadrista che non può essere mai tollerata - ha aggiunto la segretari dem - Sulla battaglia sul salario minimo vi chiedo la massima determinazione e ho sentito aperture importanti da Terzo polo e Cinque stelle, portiamolo avanti insieme. E poi una grande battaglia a difesa della sanità pubblica ed universalistica".
Schlein: "Leggi per nuovi italiani e diritti Lgbtq+"
"Siamo al fianco degli italiani di nuova generazione, per una legge che dica che se sei nato e cresciuto qui sei italiano. Nessuno può toglierti il diritto di sentirti a casa tua, perché è già casa tua", ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Per la comunità Lgbtq+, bisogna continuare a insistere per una legge contro odio e discriminazione, è il minimo sindacale in Europa, ed è sorprendente che dobbiamo stare ancora a lottare e a discuterne I diritti civili e sociali stanno insieme perché le persone che vengono discriminate per quello che sono, sono anche persone che lavorano, pagano le tasse, fanno impresa, e fanno molta più fatica ad accedere ai servizi e al lavoro. Sono storie quotidiane di discriminazione davanti a cui non dobbiamo dormire la notte. Dobbiamo assicurare i diritti e il pieno riconoscimento ai figli delle famiglie omogenitoriali, anziché prendersela con Peppa Pig. La società più sicura è quella che non discrimina, non marginalizza, non lascia indietro nessuno".
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Schlein: "Inumane le scelte del governo sui migranti"
Schlein ha poi parlato del tema dei migranti: "Abbiamo toccato con mano l'inumanità delle scelte di chi oggi governa il Paese. Noi siamo stati i primi a chiedere al ministro Piantedosi cosa fosse accaduto a Cutro. Eppure né Piantedosi, né Salvini, né Giorgetti, né Meloni hanno risposto". "Insieme possiamo fare tante cose, se avremo coraggio, abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo proporre un'altra politica migratoria - ha aggiunto - non rifinanzieremo mai più la guardia costiera libica, perché viola i diritti fondamentali. Dobbiamo abolire e riscrivere a quella pessima legge che porta il nome di Bossi e di Fini, prevedendo vie legali sicure per l'accesso".
Schlein: "Sostenere il diritto alla difesa di Kiev"
"Dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha diritto di difendersi - ha detto poi la segretaria dem - Dobbiamo continuare a sostenerlo, ma accanto a questo dobbiamo chiedere un protagonismo più forte all'ue per uno sforzo politico e diplomatico". Poi ha aggiunto: "Non siamo soli, e la dico come l'avrebbe detta il professor Prodi, per cui chiedo un applauso: la pace non è una parolaccia. Anzi per noi a sinistra deve essere un'aspirazione quotidiana, una mobilitazione costante. Ma deve essere una pace giusta. Non si può essere equidistanti da chi è stato aggredito e da chi ha aggredito".
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Bonaccini: "È il tempo di unire"
Dopo l'intervento di Schlein si è svolto il voto che ha eletto presidente Stefano Bonaccini. "Questo è il tempo di unire, non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd", ha detto il presidente dell'Emilia Romagna, che poi ha attaccato il governo Meloni: "Mandare a casa questa destra inadeguata, le cui misure le stanno pagando i più deboli. È una destra che mette la flat tax piuttosto che tagliare il costo del lavoro. La luna di miele del governo con gli italiani si concluderà prima del previsto. Non si vede ancora nei sondaggi, ma mai come in questi giorni i nostri avversari appaiono senza bussola e in balìa degli eventi. Il nostro compito è non fare sconti e incalzarli ma fare proposte". Poi, sul tema dei migranti, ha parlato di "un governo di cui colpiscono gli atti, le omissioni e i silenzio assordanti. A Meloni diciamo che saremo al suo fianco per chiedere all'Europa di fare di più, ma lo faremo nonostante voi, perché in questi anni avete seminato vento e ora raccogliete tempesta, non siete credibili per negoziare in Europa".
Bonaccini: "Opposizioni siano più forti, efficaci e unite"
Sulla scia di quanto detto da Elly Schlein, anche secondo Bonaccini "possiamo provare a rendere le opposizioni più forti, efficaci e unite. Svelando le contraddizioni di una maggioranza confusa e contradditoria. Lo dico agli amici del M5s e del Terzo polo, avete perso le elezioni, se cominciaste a fare più opposizione al governo che al Pd potremmo dare l'idea che può partire una alterativa. lo dico con tutta la volontà di costruire percorsi comuni, noi da soli non bastiamo ma senza il Pd non c'è l'alternativa di un centrosinistra che batta le destre".
Bonaccini: "Non sono minoranza, il partito è casa mia"
"Diamo tutti e tutte una mano al grande lavoro che ci aspetta, anche le vittorie arrivano se tanti lavorano per uno stesso obiettivo - ha detto ancora Bonaccini - Ho accettato il ruolo di presidente con questo spirito, non mi sento minoranza né opposizione, il Pd è casa mia. Il successo di questo partito ci riguarda tutti, possiamo avere opinioni diverse e alcune le abbiamo, ma le faremo vivere nel confronto leale. Da oggi ci mettiamo a disposizione per dare una mano, per unire con un confronto franco, leale e costruttivo".
Bonaccini: "Grazie Speranza per ciò che hai fatto"
Bonaccini poi, parlando della pandemia di Covid, ha detto: "Con Speranza ministro e con tutti gli latri ministri Pd del Conte 2 e del governo Draghi abbiamo messo in primo piano la difesa dei cittadini. Grazie Roberto per quello che hai fatto. Mentre un'opposizione irresponsabile cavalcava la protesta e inseguiva i no vax".
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Letta a Schlein: "Guidaci uniti senza negoziare con le correnti"
"Una delle cose che il nostro popolo ti ha chiesto è di guidarci, portarci avanti uniti. Soprattutto, la comunità dei democratici e delle democratiche ti ha chiesto di fare le scelte che devi fare, senza andare a negoziare e trattare con nessuna corrente, con chi ti dice cosa devi fare. La forza dell'investitura e della legittimazione che hai, usala fino in fondo", ha detto l'ex segretario del Pd Enrico Letta rivolgendosi a Elly Schlein durante il suo intervento all'assemblea nazionale del partito. "Sarebbe stato possibile fare in tanti modi per arrivare qui, penso che la strada che abbiamo scelto sia stata quella giusta. Non c'era bisogno di un nuvoo segretario o nuova segretaria, non sarebbe stata sufficiente, anche con una persona straordinaria come Schlein, ma serviva un nuovo Pd, e questo abbiamo fatto - ha aggiunto Letta - Servono le basi non per fare cento metri, ma la maratona, perché alle prossime politiche il Paese cambi profondamente".
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Il nodo segreteria
Restano però da riempire ancora alcune caselle. Nei prossimi giorni ci sarà da mettere insieme la segreteria e decidere chi sarà chiamato nei ruoli di capogruppo alla Camera e al Senato: l'ipotesi di una sostituzione di Simona Malpezzi a Palazzo Madama e di Debora Serracchiani a Montecitorio si rafforza ogni giorno di più.