
Decreto migranti, fino a 30 anni di carcere a scafisti e nuove norme su accoglienza
Il Consiglio dei ministri si è riunito nella cittadina calabrese. Da una parte l’esecutivo punta sul pugno di ferro contro i trafficanti ed espulsioni più efficaci, dall’altra lavora alla semplificazione delle procedure per chi vuole entrare legalmente in Italia. Fra le misure: il decreto flussi che diventa triennale, il potenziamento dei Centri di permanenza per i rimpatri e una stretta sulla gestione dei centri di accoglienza

Da una parte pugno di ferro contro i trafficanti di uomini ed espulsioni più efficaci, dall’altra semplificazione delle procedure per chi vuole entrare legalmente in Italia ed estensione del decreto flussi. È un pacchetto "double face" quello che il Governo ha approvato nel Cdm a Cutro: rigore nel contrasto degli arrivi irregolari e accoglienza verso la migrazione attraverso canali legali, che saranno potenziati
GUARDA IL VIDEO: Migranti, Meloni: soddisfatta di risposta UeSul decreto c’è stato un confronto tra il leader leghista Matteo Salvini, assertore della linea dura, e la premier Giorgia Meloni, impegnata a trovare un punto di equilibrio che tenga compatta la sua maggioranza. Ecco le principali misure
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STRETTA SU SCAFISTI - Il decreto prevede carcere fino a 30 anni per i trafficanti se causano la morte di più di una persona. Chiunque "promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato" quando "il trasporto o l'ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone"
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STRETTA SU SCAFISTI/2 - Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni. Il reato verrà perseguito dall'Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali
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ESPULSIONI E RIMPATRI - Nella bozza anche il potenziamento dei Centri di permanenza per i rimpatri. La realizzazione di queste strutture "è effettuata, fino al 31 dicembre 2025, anche in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea"
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ESPULSIONI E RIMPATRI/2 - Ora, se uno straniero viene rintracciato in status di irregolarità, nella maggior parte dei casi gli si consegna un foglio di via con l'invito a lasciare l'Italia. Il Governo punta a rendere effettive le espulsioni, con l'ok dei Paesi di origine, fermo restando che questi ultimi devono essere "sicuri": chi viene rimpatriato non deve cioè finire in una zona di guerra o rischiare trattamenti disumani. Si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l'esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna
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PERMESSI DI SOGGIORNO - I rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni. Oggi arrivano a due anni

IMPULSO A FLUSSI REGOLARI - L'esecutivo intende intervenire con lo strumento del decreto flussi, che dovrebbe diventare triennale (2023-2025). Con l'ultimo sono stati già programmati circa 83mila ingressi regolari per motivi di lavoro. Ci saranno ora numeri più alti per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo. (In foto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi)

IMPULSO A FLUSSI REGOLARI/2 - Ci sono da 300 a 500mila posti disponibili, secondo il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida (in foto). Quote preferenziali assegnate ai lavoratori di Paesi che, "anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l'incolumità personale derivanti dall'inserimento in traffici migratori irregolari"

IMPULSO A FLUSSI REGOLARI/3 - Oltre alle quote del decreto flussi, è consentito "l'ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato allo straniero residente all'estero che completa un corso di formazione professionale e civico-linguistica, organizzato sulla base dei fabbisogni manifestati al ministero del Lavoro dalle associazioni di categoria del settore produttivo interessato". La domanda di visto di ingresso è presentata, pena la decadenza, entro 6 mesi dalla fine del corso insieme alla conferma della disponibilità ad assumere da parte del datore

IMPULSO A FLUSSI REGOLARI/4 - Il ministero del Lavoro può promuovere "la stipula di accordi di collaborazione e intese tecniche con soggetti pubblici e privati operanti nel campo della formazione e dei servizi per il lavoro nei Paesi terzi di interesse per la promozione di percorsi di qualificazione professionale e la selezione dei lavoratori direttamente nei Paesi di origine, che potranno fare ingresso in Italia"

INGRESSI PIÙ SEMPLICI - Ci sarà anche una semplificazione normativa e degli adempimenti burocratici necessari per chi chiede di entrare legalmente in Italia. Potrebbero essere mobilitati gli uffici diplomatici per l'esame del domande in loco, con la collaborazione dei Paesi, in particolare quelli del Nordafrica, con cui Roma ha già accordi

VERSO L'ABOLIZIONE DELLA PROTEZIONE SPECIALE - Meloni, in conferenza stampa, ha annunciato che verrà "ristretta la protezione speciale", una fattispecie "allargata a dismisura". Si intende "abolirla e sostituirla con una norma di buonsenso che corrisponda alla normativa europea di riferimento"

SALTA NORMA SU SORVEGLIANZA MARITTIMA - È saltata, secondo quanto si apprende da diverse fonti, la norma comparsa nelle prime bozze del decreto migranti che puntava a rafforzare la sorveglianza marittima, con un ruolo di primo piano della marina militare. La misura era stata proposta e discussa durante il preconsiglio ma, secondo quanto viene riferito, il Cdm ha deciso di cassare la norma. Esclusa anche la possibilità di utilizzare la Marina Militare per fronteggiare gli sbarchi dei migranti

CAPORALATO – Viene rafforzato il ruolo dell'ispettorato per la garanzia della qualità della repressione delle frodi e il contrasto alle agromafie. Il ministro Lollobrigida ha spiegato poi che "vengono aggravate le pene per il caporalato, con una riduzione molto elevata dei contributi agli imprenditori agricoli se violano una serie di norme tra cui l'utilizzo di forza lavoro irregolare"

CORRIDOI UMANITARI - Il Governo punta inoltre a dare un'accelerata ai corridoi umanitari. Dal suo insediamento, sono già 617 le persone arrivate in Italia attraverso questo canale, "un numero mai registrato in un così breve lasso di tempo", ha sottolineato Piantedosi (in foto). E nel primo semestre dell'anno c'è un impegno - in collaborazione con la Commissione europea - ad accogliere altre 1.481 persone. Disponibilità anche ad aderire alle evacuazioni umanitarie e ai programmi di reinsediamento

LA GESTIONE DEI CENTRI - Nel testo anche una stretta sulle inadempienze nella gestione dei centri per migranti: previste forme di commissariamento da parte dei prefetti contro i gestori che non rispettano le norme. Si considera il caso in cui il grave inadempimento degli obblighi previsti dallo schema di capitolato di gara per un centro e l'immediata cessazione dell'esecuzione del contratto possa compromettere la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali. (In foto: Palazzo Chigi)

LA GESTIONE DEI CENTRI/2 - In quel caso, si legge, "il prefetto, con proprio decreto, nomina uno o più commissari per la straordinaria e temporanea gestione dell'impresa, limitatamente all'esecuzione del contratto di appalto, scelti tra funzionari della prefettura o di altre amministrazioni pubbliche, in possesso di qualificate e comprovate professionalità". Contestualmente il prefetto "avvia le procedure per l'affidamento diretto di un nuovo appalto per la fornitura di beni e servizi"
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