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Mattarella a Ordine Giornalisti: "Stampa non può essere soggetta a censura"

Politica

Messaggio del capo dello Stato in occasione de 60esimo anniversario: "L'informazione è un veicolo di libertà e per questo gode di esplicita tutela costituzionale"

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"Il bene dell'informazione gode di esplicita tutela costituzionale". Lo ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dei 60 anni dell'Ordine dei Giornalisti. "L'articolo 21 della Carta - ricorda Mattarella - nell'affermare che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione - questo riguarda ogni cittadino - sottolinea il valore della stampa come mezzo, indicando che non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". 

"L'informazione è un veicolo di libertà"

"L'informazione - prosegue il presidente Mattarella nel messaggio - è un veicolo di libertà e non è un caso che la stessa Assemblea costituente volle approvare una legge in materia di disposizioni sulla stampa, che tracciava, dopo 20 anni di bavaglio, un percorso di ritorno all'indipendenza per i media. Il ruolo svolto dal lavoro giornalistico nel vivificare le norme costituzionali trovava poi tutela, con l'implicita definizione di professione intellettuale e il riconoscimento della funzione essenziale svolta dal giornalismo indipendente nel rendere effettivo l'esercizio delle regole della democrazia, nella legge Gonella, che regolamentava nel 1963 l'ordinamento della professione".

"I giornalisti hanno una responsabilità enorme"

I giornalisti hanno una "responsabilità enorme", ha concluso il capo dello Stato. "Una responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica anzitutto viene affidato il ruolo di espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti, in questo contesto, è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti". 

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