
I 100 giorni del governo Meloni, dalla Manovra al viaggio in Libia. FOTO
L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia ha giurato al Quirinale lo scorso 22 ottobre. In poco più di 3 mesi il presidente del Consiglio ha partecipato a diversi vertici internazionali, fra cui il G20 di Bali, e ha affrontato la corsa contro il tempo per approvare la Legge di Bilancio entro la fine dell’anno. Non sono mancate le crisi, da quella con la Francia sul tema migranti fino allo scontro con i benzinai

Cento giorni fa, il 22 ottobre 2022, il governo Meloni giurava al Quirinale. Una formazione lampo quella dell’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, avvenuta in un meno di un mese dalle elezioni del 25 settembre, anche in ragione della prima prova che si sarebbe poi trovato ad affrontare in tempi molto stretti: l’approvazione della Manovra
Governo Meloni, il giuramento al Quirinale. FOTO
Ma il primo provvedimento del governo Meloni è un decreto, cosiddetto anti-rave, che nella sua prima versione prevede fra l’altro la reclusione da 3 a 6 anni e multe fino a 10mila euro. Una misura, molto criticata dalle opposizioni, che poi viene rivista in Parlamento e va anche a consentire il reintegro degli operatori sanitari che non si sono sottoposti a vaccini anti Covid-19, oltre a modificare alcune disposizioni sull’ergastolo ostativo
L'approvazione del decreto rave alla Camera
Il 3 novembre 2022 Giorgia Meloni vola a Bruxelles per il primo viaggio all’estero da presidente del Consiglio. Lì incontra la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel
Il viaggio di Giorgia Meloni a Bruxelles. FOTO
La prima polemica internazionale arriva pochi giorni dopo e riguarda il ricollocamento dei migranti che si trovano a bordo della nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee. Dopo il rifiuto di un porto sicuro da parte di Roma, la Francia decide di accogliere l’imbarcazione a seguito di un colloquio tra Emmanuel Macron e Meloni a Sharm el-Sheikh a margine della Cop27. Ma il presidente francese attacca e dice che la questione andava gestita diversamente e senza rivendicazioni politiche considerate inadeguate
Migranti, scontro Francia-Italia sulla Ocean Viking
Meloni non lascia correre e in conferenza stampa risponde a Macron: “Quando si parla di ritorsioni in una dinamica Ue qualcosa non funziona. Sono rimasta molto colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, incomprensibile e ingiustificabile”. Tanto che interviene il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La risposta alla sfida migratoria avrà successo soltanto se sorretta dai criteri di solidarietà all'interno dell'Unione e di coesione nella risposta esterna e da una politica lungimirante nei confronti della Regione africana”
Migranti, cos'ha detto Meloni in conferenza stampa
A metà novembre Meloni vola a Bali per il G20, unica donna a capo di un governo presente al vertice. Qui ha alcuni bilaterali con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente cinese Xi Jinping e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan
Tutti i look di Giorgia Meloni al G20 di Bali. FOTO
Tornata a Roma Meloni affronta il voto sul decreto per l’invio di armi a Kiev e la corsa contro il tempo per approvare la Manovra entro fine anno. La Legge di Bilancio ricalca l’impostazione lasciata da Mario Draghi e incassa il giudizio positivo di Bruxelles, che frena però su alcune misure come lo stop alle multe per gli esercenti che rifiutano pagamenti elettronici sotto i 60 euro, la proroga di Quota 103, la flat tax e il tetto al contante a 5mila euro. Sul pos, che rientra nella trattativa con l'Europa sul Pnrr, il governo è costretto a un passo indietro
GUARDA IL VIDEO: Governo, 100 giorni da premier per Giorgia Meloni
L’approvazione definitiva della Manovra arriva il 29 dicembre: la Legge di Bilancio contiene misure contro il caro energia e riguardanti il fisco, il cuneo fiscale, giustizia e autonomia, tregua fiscale. Ma anche fondi per lo sport e una stretta sul Reddito di cittadinanza

L’inizio del 2023 si apre con il caos benzina. L’1 gennaio tornano a salire i prezzi dei carburanti per effetto della fine del taglio delle accise deciso prima dal governo Draghi e poi confermato, in parte, anche da quello Meloni, ma solo fino al 31 dicembre 2022

Il governo mette a punto un decreto trasparenza che suscita però le ire dei benzinai. Fra le misure contestate dal settore l'obbligo per i gestori di esporre nei distributori cartelloni con il prezzo medio regionale dei carburanti, con relative sanzioni fino a 6.000 euro per chi sarà inadempiente. Così le associazioni di categoria proclamano uno sciopero di 48 ore il 25 e 26 gennaio

Pochi giorni prima dello sciopero, Meloni - in visita ad Algeri - ribadisce che il provvedimento sui carburanti “è giusto” e aggiunge: “Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai. Pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro. Nessuno vuole colpire la categoria ma è necessario fare ordine”

Il giorno dell’inizio dello sciopero le sigle hanno un nuovo confronto con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: una delle sigle, Faib, decide di ridurre lo sciopero a 24 ore, scelta che il giorno dopo faranno anche le altre associazioni, Fegica e di Figisc-Anisa

A gennaio si apre anche la polemica sul ministro della Giustizia Carlo Nordio, che in audizione al Senato parla di una “profonda revisione” della disciplina delle intercettazioni che sono diventate "strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica". Meloni blinda il Guardasigilli e lo difende, ma cerca di abbassare i toni confermando la stretta ma solo sulle "distorsioni" di un sistema a cui "occorre mettere mano"

Negli stessi giorni, il 23 gennaio, Meloni è in Algeria dove ribadisce che il Paese “è per l’Italia un partner fondamentale e di assoluto rilievo strategico per quello che abbiamo definito un Piano Mattei per l'Africa”. Vengono firmati 5 accordi di cooperazione, fra cui un memorandum d'intesa tra l'Agenzia spaziale italiana e quella algerina

Ultima tappa prima del traguardo dei 100 giorni è la Libia, dove arriva la firma di un nuovo accordo tra l'Eni e la libica Noc per un potenziale investimento da 8 miliardi di dollari in due giacimenti di gas naturale. Un passo in più nella strategia di diversificazioni delle fonti di energia, con l'obiettivo dell'indipendenza dalla Russia

Fra le prossime tappe del presidente del Consiglio potrebbe esserci un viaggio a Kiev per incontrate il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sicuramente Meloni la settimana prossima sarà a Stoccolma e Berlino, in vista di un Consiglio europeo decisivo per il dossier migranti
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