Il Presidente del Consiglio e il ministro della Giustizia a Palazzo Chigi hanno discusso i prossimi provvedimenti sul tema. "Manterremo l'impegno preso con gli italiani", ha garantito Meloni. Calenda si schiera con il ministro: "Nordio equilibrato, è ora di fare riforma"
"Dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce è una priorità assoluta di questo Governo e un impegno che abbiamo preso con gli italiani". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che questo pomeriggio a Palazzo Chigi ha incontrato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per discutere dei prossimi provvedimenti in tema di giustizia. "Siamo determinati", ha dichiarato Meloni, a mantenere questo impegno "nel più breve tempo possibile". Separazione delle carriere, stop all'uso distorto delle intercettazioni, un piano carcerario che garantisca la certezza della pena, un cambio di passo per fronteggiare la criminalità diffusa. Questi alcuni dei pilastri definiti oggi nell'atteso incontro. Presenti anche il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano e quello alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.
Temi sul tavolo
Primo step, la separazione delle carriere, "che siamo determinati a portare avanti", assicurano fonti di governo. Meloni, nel colloquio col Guardasigilli, ha rimarcato anche la necessità di varare un piano carcerario legato con la certezza della pena, così come un cambio di passo nel fronteggiare la criminalità diffusa "che flagella la vita quotidiana dei cittadini, dunque è una priorità", avrebbe rimarcato il presidente del Consiglio. Sul tavolo anche l'utilizzo delle intercettazioni: non è in discussione lo strumento ma il rischio di un suo uso distorto. Nordio ha poi sollevato la questione della cosiddetta paura della firma, rimarcando la necessità di una revisione dei reati contro la Pubblica amministrazione, che consenta agli amministratori di operare sapendo se gli atti firmati costituiscono o meno un illecito. Questo per garantire anche velocità amministrativa, una necessità imposta a maggior ragione dalla sfida che attende l'Italia sul Pnrr: dunque certezza del diritto, stop norme evanescenti che costringono l'amministratore pubblico a lavorare nell'incertezza. Stabilite le priorità nella riunione di oggi, a breve verrà stilato un cronoprogramma: dunque ci sarà presto un nuovo appuntamento, riferiscono le stesse fonti.
Calenda: "Nordio equilibrato, è ora di fare riforma"
Carlo Calenda si schiera con il Guardasigilli Carlo Nordio, intervenuto a margine della presentazione del programma del Terzo Polo in Lombardia. "Quello che propone Nordio a noi pare molto equilibrato: che le intercettazioni rimangano per i reati gravi ma che si impedisca la pubblicazione per distruggere la vita della gente che ci finisce in mezzo, senza c'entrare nulla. Facciamola questa volta" la riforma. "La riforma della giustizia è chiesta più o meno da tutti i partiti, negli ultimi venti anni credo. E' ora di farla" sottolinea il leader di Azione. "Noi appoggiamo la riforma della giustizia: questo è un Paese pieno di norme penali e di gente che sta in galera due minuti. E' pieno di persone che finiscono dentro le intercettazioni senza avere fatto nulla - continua Calenda - . Il ministro allo Sviluppo economico prima di me è finito in una intercettazione senza nessuna rilevanza penale e si è dovuto dimettere, una cosa ignominiosa, che va cambiata, non è da Paese civile".