Manovra governo Meloni, news di oggi. Giovedì voto in Senato. Governo pone fiducia

Per giovedì 29 dicembre attesa la votazione. Si partirà alle 9 con le dichiarazioni di voto. Si riapre la partita dei balneari: Forza Italia torna a chiedere all'esecutivo la proroga delle concessioni. E intanto la Camera ha confermato la fiducia all'esecutivo sul decreto legge rave con 206 voti a favore, 145 contrari e tre astenuti

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Fratoianni: "In migliaia alle mense per i poveri, Meloni vada a vedere"

"A Milano, in 48 ore oltre 10mila persone a Natale hanno bussato alle porte della Onlus 'Pane Quotidiano' per chiedere un pasto caldo. Tra loro sempre più famiglie in difficoltà, tra affitti, bollette e libri di scuola dei figli. E sempre più spesso si tratta di persone che hanno persino un lavoro. Sono tutti quelli cui il governo della destra ha sbattuto porte in faccia con la Manovra". Lo ha detto il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Questa maggioranza contemporaneamente in Parlamento - prosegue il leader di SI - ha respinto tutti i nostri emendamenti proposti per il contributo affitti, per la gratuità dei libri di testo, per eliminare il caro bollette e tante altre proposte per contrastare la povertà. Non c'è stato nulla da fare". "A questo punto invito la presidente del Consiglio Meloni a fare un giro con me, a Milano, o dove ritiene. Venga a contare - conclude Fratoianni - il numero degli 'occupabili che vivono di assistenzialismo'. Venga a guardare negli occhi le migliaia di persone cui stanno togliendo, oltre che il reddito di cittadinanza e le misure di sostegno, anche la dignità".
- di Daniele Troilo

Cottarelli: "Questa Manovra finirà nei manuali su come non fare una legge di bilancio"

Cottarelli in Senato, durante la discussione sulla Manovra, ha citato la pace fiscale, evidenziando che con gli attuali dati di inflazione "la dilazione dei pagamenti è un vero regalo a chi non ha pagato le tasse: vale il 35-40% in meno". "Il governo dice che sono soldi che non sarebbero stati pagati - ha attaccato - ma la Ragioneria ha bollinato che questa operazione costi il prossimo anno un miliardo: erano soldi che potevano andare nella sanità che è stata tagliata". "C'è una detassazione molto forte - ha aggiunto - per i guadagni in conto capitale: invece del 26% diventa il 14% o anche molto meno, non lo trovo giusto, si danno un po' più di soldi nel 2023 ma così si sta anche ipotecando il futuro delle tasse italiane". "Questa manovra - ha concluso - finirà nei manuali su come non fare una legge di bilancio. Ora, il governo intende mettere mano a una riforma del fisco, l'Italia ne ha bisogno, la guarderemo molto da vicino ma non la guarderemo con interesse solo noi ma anche i tanti lavoratori che stanno pagando anche per gli altri: dipendenti, pensionati, spero non deluderete quei milioni di italiani come avete fatto con questa legge di bilancio".
- di Daniele Troilo

Manovra, Cottarelli: "Aiuta chi le tasse non le paga"

"Questa legge di bilancio ha tanti problemi" a partire dal nodo dell'evasione fiscale. Lo ha detto il senatore del Pd Carlo Cottarelli durante la discussione generale in Aula al Senato. Cottarelli ha citato "il rapporto inviato dal presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti al Parlamento sull'evasione fiscale che ci dice che, nonostante il miglioramento negli ultimi anni, l'evasione rimane ancora molto alta" e "ci dice anche che l'evasione fiscale per i lavoratori dipendenti è il 3% mentre per gli autonomi e i redditi d'impresa è del 65%: una differenza abissale". Ora, ha detto Cottarelli, "mi sarei aspettato che il ministro dell'Economia convocasse i migliori esperti per avere in legge di bilancio delle soluzioni sulla lotta all'evasione fiscale, come si era fatto in passato", ma questo non è stato fatto. "Noi - ha scandito Cottarelli - non pensiamo che la pressione fiscale vada aumentata ma va distribuita più equamente. E in questa legge di bilancio non ho trovato niente su questo, anzi, c'è una parte molto corposa su come dare vantaggi a chi le tasse non le paga".
- di Daniele Troilo

Gelmini: "Senato ridotto a passacarte"

"Come era prevedibile, la Legge di bilancio arriva nell'aula del Senato senza che sia stato conferito il mandato al relatore. E questo per i tempi troppo stretti con cui la Commissione Bilancio - che solo nel pomeriggio di ieri ha ricevuto la relazione tecnica - ha dovuto affrontare l'esame della Manovra. Il Senato è stato ridotto a mero passacarte: si va verso una fiducia blindatissima, con buona pace del rispetto del Parlamento. Dal bicameralismo perfetto siamo passati al monocameralismo imperfetto, visto che neppure la Camera dei Deputati ha avuto il tempo di esaminare decorosamente la legge più importante dell'anno", attacca in una nota Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
- di Daniele Troilo

Manovra, Monti annuncia voto di astensione 

L'ex premier Mario Monti ha annunciato in Aula al Senato il proprio voto di astensione sulla Legge di bilancio. Monti ha parlato di una Manovra con aspetti "in chiaroscuro". "Molto chiaro e nitido - ha evidenziato - è l'intendimento, sorprendente fino a un paio di mesi fa a chi cercasse di prevedere l'atteggiamento di questo governo, verso la prudenza finanziaria e molto scuro è un altro aspetto, quello che attiene all'aspetto di distribuzione, fiscalità e futuro dell'economia". "Considero - ha evidenziato - un segno di maturità da parte di questo governo la non sofferta conformità con gli indirizzi europei", un atteggiamento che potrà aiutare, ha evidenziato il senatore a vita, anche nelle trattative in Ue. "Presentarsi con le carte abbastanza in regola - ha evidenziato - dovrebbe aiutare" ma, ha esortato Monti: "non lasciate il Parlamento nell'incertezza fino all'ultimo momento su quale sarà la postura italiana in questo negoziato in maniera che il Parlamento possa nutrire il governo con posizioni che possano rafforzare la sua posizione".
- di Daniele Troilo

Manovra, il relatore: "In futuro esame effettivo nelle due Camere"

"In commissione erano stati proposti 808 emendamenti e oltre 100 ordini del giorno, si è cercato di assicurare comunque un dibattito ampio in un quadro in cui è comunque prioritaria l'approvazione evitando l'esercizio provvisorio. C'è l'impegno, a partire dai prossimi provvedimenti di superare questa prassi e rendere possibile ad entrambi i rami del Parlamento l'esame effettivo". A dirlo è il relatore della Legge di bilancio, Nicola Calandrini (FdI), in Aula al Senato.
- di Daniele Troilo

Manovra, in Aula al Senato senza il mandato al relatore

La Manovra arriva in Aula al Senato senza il voto sul mandato al relatore. La commissione Bilancio non è riuscita a concludere l'esame nei tempi previsti. "Avevamo dato la disponibilità - spiega il capogruppo di Fdi Lucio Malan - a proseguire fino alle 12 in commissione a patto di una riduzione del numero degli emendamenti ma serviva un accordo che non c'è stato". "I tempi d'esame - evidenzia la capogruppo del Pd Simona Malpezzi - erano non congrui e avevamo chiesto un impegno sugli ordini del giorno ma non c'è stata apertura da parte del governo". Invariati, comunque i tempi di approvazione finale previsti per domani entro le 12.
- di Daniele Troilo

Manovra, al via l'esame in Aula al Senato 

Al via in Aula al Senato l'esame sulla Legge di bilancio. Al termine della discussione generale, nel tardo pomeriggio, il governo porrà la questione di fiducia sul provvedimento. Il voto finale è previsto per la mattinata di domani.
- di Daniele Troilo

Le sanzioni per le Ong

Secondo Il Corriere della Sera, il provvedimento in tema di Ong prevederebbe delle sanzioni graduali, che vanno da una sospensione di 20 giorni alla confisca della nave, con multe fino a 50mila euro.
- di Daniele Troilo

Le regole per le Ong

L'ipotesi su cui lavora il Viminale è che le organizzazioni umanitarie possano compiere un unico salvataggio, informando immediatamente le autorità e chiedendo l'approdo in un porto sicuro. Per rendere effettiva questa disposizione sarebbero anche vietati i trasbordi tra un'imbarcazione e l'altra. Ai migranti a bordo dovrà poi essere chiesto se intendano presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsene carico. 
- di Daniele Troilo

Misiani: "Schlein è la vera innovazione"

 "Il grosso della sinistra, dentro e fuori il Pd, sosterrà Schlein. Dopodiché il congresso non è un derby tra la sinistra e la destra del partito. Deve avere una natura costituente dopo una sconfitta storica". A dirlo in un'intervista a Repubblica è il senatore Pd Antonio Misiani, che sarà coordinatore del programma di Schlein: "Pur avendo stima per tutti i nomi, ho condiviso la sua candidatura perché credo che al Pd serva una forte spinta innovativa. Elly è una 'nativa democratica', la sua storia interpreta meglio di altre la contemporaneità, i valori e le aspirazioni dei giovani, le battaglie della sinistra del XXI secolo per ridare dignità al lavoro, difendere ed estendere i diritti sociali e civili nella transizione ecologica e digitale, per la democrazia e la pace contro ogni autoritarismo".
- di Daniele Troilo

Oggi il Cdm su migranti e Ong

Dovrebbe essere convocato per le 18 di oggi i Consiglio dei ministri dedicato al pacchetto delle norme sull'immigrazione, con il nuovo codice per le Ong impegnate nella ricerca e nel soccorso dei migranti in mare. Slitterebbero invece alla prossima settimana, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i provvedimenti in tema di violenza di genere e contrasto alle baby gang . LEGGI LA NOTIZIA
- di Daniele Troilo

Il sottosegretario Freni: "Si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età"

"Quota 41 è un metodo, non uno spot. Solo ragioni di costo hanno richiesto l'inserimento di un coefficiente anagrafico a 62 anni, ma il futuro è verso l'azzeramento progressivo del limite di età. Quindi si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età". A dirlo è il sottosegretario all'Economia Federico Freni, in un'intervista a Il Messaggero. "Purtroppo Opzione donna - ha detto ancora - non era sostenibile economicamente. Ma si tratta di una misura che intercetta un bisogno di tutela cui non possiamo e non vogliamo negare risposte. Vedremo di trovare una quadra migliorativa".
- di Daniele Troilo

Crosetto: "Aiuteremo l'Ucraina a difendersi"

In riferimento alle difese aeree chieste dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'Italia, il ministro della Difesa Guido Crosetto - in un'intervista a Il Messaggero - spiega che "non abbiamo ancora cominciato la costruzione del sesto decreto. Se sarà possibile certamente li aiuteremo a difendersi": la fornitura dev'essere compatibile, spiega Crosetto, con la possibilità di avere queste armi e di darle a Kiev efficienti e funzionanti. E "se diamo sistemi di difesa aerea all'Ucraina, dobbiamo prenderli dalle nostre scorte e lo dobbiamo fare senza sguarnirci e con la certezza della qualità". Poi Crosetto spiega che l'obiettivo del 2% del Pil non riguarda solo "investimenti militari, ma spese che comprendono anche il personale, le infrastrutture, la manutenzione. Ci siamo resi conto che potremmo avere la necessità di difenderci veramente. È inutile comprare una nave in più se poi non hai i marinai da metterci sopra".
- di Daniele Troilo

Crosetto: "In Manovra non abbiamo sprecato un solo euro"

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un'intervista a Il Messaggero, torna a parlare della Manovra: "A quelli che sostengono che abbiamo elargito mance, rispondo che non abbiamo sprecato un solo euro. Noi abbiamo lavorato per la crescita". Legge di Bilancio che ha avuto, oltre al problema dei tempi stretti, anche "quello di una classe dirigente nei ministeri e in ogni settore della macchina burocratica che va cambiata in profondità - spiega il ministro - Non si può pensare di fare politiche nuove e diverse, se nei posti chiave tieni funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l'alternativa. Il termine scade a fine gennaio. Di certo non è facile sostituire le burocrazie esistenti. Bisogna tagliare con il machete alcune catene che bloccano lo sviluppo dell'Italia: ora ci vogliono 17 anni per realizzare un'opera pubblica, dovranno diventare 4 o 5 al massimo". Secondo Crosetto, il machete va usato "contro chi si è contraddistinto per la capacità di dire no e di perdere tempo. Se non mandiamo via queste persone, facciamo un danno al Paese".
- di Daniele Troilo

Pd: Ricci, Bonaccini la guida più solida 

"Il congresso non è un talent show e siamo nella fase politica più complessa  e rischiosa dalla nascita del Pd. Dobbiamo rimettere in campo idee e personalità. Grande rispetto per tutti i candidati. Non c'è nulla da prendere, in questo congresso, c'è da ricostruire e va fatto con quella che io chiamo competizione cooperativa". Lo dice il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. E aggiunge: "Il Partito democratico, probabilmente, è l'organizzazione più difficile da governare in Italia, un conto è allargare nel coinvolgimento e un conto è la capacità di guidarlo. Per questo dico che Bonaccini è una guida più solida". 
- di Redazione Sky TG24

Crosetto, via i burocrati capaci solo di dire no

Per un'opera pubblica ora ci vogliono 17 anni, dovranno diventare quattro o cinque. E con coraggio si dovrà usare il machete con le catene che bloccano lo sviluppo dell'Italia. Intervistato dal Messaggero, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolinea la necessità di intervenire in profondità sulla burocrazia. E a chi critica la manovra risponde che non è stato sprecato un solo euro e che si è lavorato per la crescita. Sulla richiesta di Kiev di sistemi antiaerei, spiega che non è ancora cominciata la costruzione del sesto decreto Ucraina, ma 'se sarà possibile, certamente li aiuteremo a difendersi', aggiunge.
- di Redazione Sky TG24

Pd: Misiani, Schlein è la novità che ci serve

"Sono convinto che il grosso della sinistra, dentro e fuori il Pd, sosterrà Elly Schlein. Dopodiché il congresso non è un derby tra la sinistra e la destra del partito. Deve avere una natura costituente, discutere e ridefinire il nostro profilo politico e programmatico dopo una sconfitta storica". Lo dice il senatore Pd Antonio Misiani in un'intervista a 'Repubblica'. E aggiunge: "Pur avendo stima per tutti i nomi in campo, ho condiviso la candidatura di Schlein perché credo che al Pd serva una forte spinta innovativa. Elly è una 'nativa democratica', la sua storia interpreta meglio di altre la contemporaneità, i valori e le aspirazioni dei giovani, le battaglie della sinistra del XXI secolo per ridare dignità al lavoro, difendere ed estendere i diritti sociali e civili nella transizione ecologica e digitale, per la democrazia e la pace contro ogni autoritarismo". 
- di Redazione Sky TG24

Pensioni 2023, le vie d’uscita da gennaio: da Quota 103 a Opzione Donna

Per l’anno che sta per cominciare si prevedono 64mila persone che lasceranno il mondo del lavoro anticipatamente tramite le misure “ponte” previste dalla Manovra. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

Salvini: "Governiamo per 5 anni e cambiamo il Paese"

"Noi questo Paese lo cambiamo da così a così. Io ho intenzione di governare con Giorgia e Silvio per cinque anni e poi per i cinque a seguire": il segretario della Lega Matteo Salvini lo ha detto alla Bèrghem Frècc, la festa del partito ad Alzano Lombardo.
- di Redazione Sky TG24

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