Assemblea Pd, Letta: “Primarie il 19 febbraio”. Bonaccini verso candidatura a segreteria

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Il segretario Dem ha proposto le date che porteranno all’elezione del suo successore, e poi ha attaccato il governo Meloni: la “prima legge di bilancio" della maggioranza "dà l'idea dell'improvvisazione”. Il governatore dell'Emilia Romagna intanto valuta tempi e modi per la propria corsa alla guida del partito

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“Oggi dobbiamo rendere possibile da statuto il processo costituente" già deciso "politicamente", un processo "che consentirà un allargamento, con delle regole più semplici e con tempi certi”: a dirlo è il segretario uscente del Partito Democratico Enrico Letta, intervenendo all’assemblea dei Dem. L’ex premier ha anche annunciato la proposta della data delle primarie per eleggere il suo successore: il 19 febbraio. Letta ha poi attaccato il governo Meloni, parlando di una legge di Bilancio che "dà l'idea dell'improvvisazione” (GOVERNO MELONI: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). Intanto il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, secondo quanto riporta Ansa, sta valutando tempi e modi per lanciare la propria candidatura alla guida del partito.

Letta: “Oggi giorno orgoglio, serve responsabilità”

"Io vorrei che oggi fosse il giorno dell'orgoglio del nostro Pd, veniamo da settimane complicate, so quanto lo siano sui territori”, ha aperto il suo discorso Enrico Letta. C’è "l'obbligo" di votare una "norma statutaria che necessita della maggioranza assoluta dei componenti di questa assemblea. Questo è un adempimento necessario" a fare "il congresso costituente". Noi "siamo un partito che decide collettivamente, non personale", ma proprio per questo serve "grande responsabilità".

Letta: “Manovra è improvvisazione, il 3/12 controproposta Pd”

Per il segretario Dem “la prima iniziativa" della fase costituente del Pd è "sabato 3 dicembre: iniziative su tutti i territori sulla nostra controproposta di legge di bilancio" che riguarda "salari, caro vita, inflazione, salario minimo…”. Secondo Letta, infatti, la “prima legge di bilancio" della maggioranza  "dà l'idea dell'improvvisazione”. L’ex premier ha anche aggiunto: “C’è una grande difficoltà nel governo e grandi spazi per noi. Il nostro periodo di congresso costituente deve incrociare il lavoro di opposizione. Il congresso costituente deve riuscire a fare in modo che l'agenda dell'opposizione sia il cuore del nostro lavoro".

Letta: “Su autonomie Pd non consentirà pasticcio”

Letta ha attaccato ancora le prime misure del governo Meloni: “Il lavoro importante che abbiamo fatto in Parlamento sulla norma degli assembramenti con più di 50 persone: una norma già defunta grazie alla nostra opposizione, forte ed efficace”, ha rivendicato il segretario Dem. E poi ha aggiunto: “Sono passate poche settimane e già emerge un pasticcio istituzionale con la somma di autonomia differenziata e presidenzialismo, presentata come bandiera identitaria. Non consentiremo questo pasticcio che stravolgerebbe la Costituzione".

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Letta: “Pezzi di opposizione contro noi e non contro destra”

Il segretario Dem ha poi attaccato anche le altre opposizioni: "Anche le scelte fatte per le regionali hanno confermato che l'alternativa alla destra la facciamo noi, altri che son all'opposizione sembrano interessati a fare l'alternativa a noi, più che alla destra. Per me orgoglio Pd significa respingere questa offensiva continua nei nostri confronti, pur stando all'opposizione con noi".

Letta lancia "piazza del nuovo Pd", in campo il 17/12

Durante l’assemblea Enrico Letta ha lanciato l'iniziativa della "piazza del nuovo Pd" per "aprire" il partito, una serie di appuntamenti tra cui il "17 dicembre una iniziativa pubblica di presenza in piazza con noi e tutti coloro che vogliono partecipare per mettere in campo le nostre idee".

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Letta: “Mio ruolo fino in fondo, tutti protagonisti”

"Io ho voluto interpretare il mio ruolo come avevo detto: qualcuno che si assume le responsabilità, le critiche e anche i fischi”, ha rivendicato Letta. "Questo ruolo serve a fare le scelte giuste" e "lo voglio interpretare fino in fondo”.Il segretario Dem ha fatto quindi un appello: "Mai dare credito a quelle voci che dicono 'se vince tizio o caio quello non è più il mio partito'. Noi dobbiamo essere tutti fortemente impegnati a dire 'questo è il nostro partito'. L'impegno è per un congresso che consenta a tutti di essere protagonisti e soprattutto di allargare".

Letta: “Pace in Ucraina sta diventando un po' più concreta”

Spazio poi anche alla guerra in Ucraina: “In questi giorni la parola pace ha cominciato a diventare qualcosa di più di una semplice aspirazione, qualcosa di un po' concreto”, ha detto Letta facendo riferimento tra le altre cose al G20. "Far cessare quella guerra, far cessare l'invasione russa in Ucraina dall'inizio per noi è stato sempre il punto essenziale", ha aggiunto.

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Bonaccini verso candidatura a segretario

Intanto il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, secondo quanto riporta Ansa, sta valutando tempi e modi per lanciare la propria candidatura alla guida del partito. Un'occasione potrebbe essere domani. Alle 11,30 Bonaccini parteciperà a una iniziativa del suo Circolo,  in Piazza Castello a Campogalliano (Modena).

Nardella: Bonaccini candidato? Prima le idee, poi nomi

Nel corso dell’assemblea sono intervenuti anche altri esponenti di spicco del Pd, tra cui anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Vediamo come finisce l'assemblea del partito e dopo faremo le opportune valutazioni. Ribadisco l'importanza di mettere al centro le idee, poi ci saranno anche i nomi”, ha risposto a chi gli chiedeva dell'eventuale candidatura di Stefano Bonaccini a segretario del Pd. "Domenica 27 novembre a Roma riuniremo un po' di forze sociali perché il Pd si deve aprire alle forze sociali, civili, ai giovani, all'economia, al lavoro altrimenti rischiavo di fare un congresso tutto dentro il nostro perimetro e autoreferenziale invece dobbiamo coinvolgere le migliori forze del Paese”, ha aggiunto Nardella.

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La posizione di Elly Schlein

Per quanto riguarda invece un altro nome da tempo sotto i riflettori, Elly Schlein ha assistito da remoto ai lavori dell'assemblea, invitata in quanto deputata eletta nelle liste del Pd sebbene non iscritta al partito. Nei giorni scorsi ha annunciato la ferma intenzione di prendere parte alla fase costituente, presentando anche una serie di proposte - dal lavoro all'emergenza climatica - che ricordano molto da vicino il contenuto di una mozione congressuale. In attesa dell'ufficializzazione della sua discesa in campo, sarebbero molti i big del partito a guardare a Schlein. Lo stesso Dario Franceschini, riferiscono fonti parlamentari dem, starebbe valutando di sostenerne la corsa. "Sono soprattutto i giovani a sostenere Schlein", è il ragionamento di un dirigente dem. "Rappresenterà un cambio generazionale. Da Benifei a Furfaro, i parlamentari più giovani sono tutti con lei, senza contare la componente di genere”.

Zingaretti: “Non c'è motivo di rompere alleanza con M5S”

Sul tema delle alleanze con le altre forze d’opposizione è intervenuto l’ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “Da parte dei Cinquestelle c'è stata una ingerenza di motivi nazionali sulla testa dei cittadini del Lazio e ovviamente io spero che questo venga capito, perché qui non si tratta di costruire una alleanza, ma di avere almeno un motivo per romperla e questo motivo non c'è, perché anche il piano rifiuti regionale l'abbiamo scritto insieme. Io rinnovo l'appello, abbiamo vissuto male l'elezione di La Russa, di Fontana, della Meloni e adesso bisogna evitare di essere i protagonisti dell'elezione della quarta figura monocratica della destra. Errare è umano ma perseverare è diabolico".

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