
Manovra, vertice maggioranza. Da bonus ad assegno unico: le novità sul tavolo del governo
Il premier Giorgia Meloni ha incontrato esponenti dell’esecutivo e capigruppo a Palazzo Chigi per affrontare tempistiche e contenuti della legge di bilancio. Si lavora a misure su stop scudo capitali (che però dovrebbe slittare), tregua fiscale e taglio del cuneo. Ci sarà anche un pacchetto famiglia con l’ipotesi di 100 euro in più per gemelli e nuclei numerosi nell’assegno unico. E tra le ipotesi spunta il taglio dell'Iva su prodotti come pane e latte

A Palazzo Chigi si è svolto un vertice di governo a cui hanno partecipato il premier Giorgia Meloni con esponenti del governo e i capigruppo di maggioranza. Al centro dell’incontro la manovra. Come anticipato da Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l'attuazione del programma, si è affrontato “il tema della tempistica e dei contenuti: le cifre sono quelle già previste dalla Nadef, ora bisogna andare avanti”
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Per la manovra il governo potrebbe mettere sul piatto circa 30-32 miliardi. Previsto un nocciolo duro di misure destinate a tutelare famiglie e imprese dal caro-energia, che potrebbero assorbire fino a 21 miliardi. E poi un corollario fatto di interventi di diversa natura. Si va dalle pensioni, con la necessità di superare la legge Fornero; al fisco, con la flat tax in una doppia versione ma solo per gli autonomi; fino ai sostegni alla natalità
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CAPITALI DALL’ESTERO E TETTO AL CONTANTE - Nel confronto all'interno della maggioranza emerge che si andrà verso lo stop allo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero. Ma, secondo quanto si apprende, la misura non dovrebbe essere inserita nella manovra. L'intenzione sarebbe quella di avviare successivamente una riflessione sugli strumenti per far emergere i capitali non dichiarati. Il tetto al contante dal primo gennaio sale da 2mila a 5mila euro. Tra le ipotesi c'è anche la cedolare secca per gli affitti dei locali commerciali
Manovra da oltre 30 miliardi, ipotesi scudo fiscale
AIUTI CONTRO IL CARO-BOLLETTE - Alla voce energia saranno destinati i due terzi delle risorse, partendo dalla base dei 21 miliardi in deficit. Allo studio c'è un "mix di aiuti", spiega il sottosegretario all'economia Federico Freni, per coprire i primi tre mesi del 2023: in parte confermando lo sconto benzina, il bonus sociale ed i crediti di imposta, in parte pensando a ristori specifici per alcuni settori. Allo studio anche un fondo unico di supporto al fabbisogno energetico, da gestire con aiuti selettivi
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PENSIONI, TREGUA FISCALE, CUNEO - Nel provvedimento ci sarà invece il pacchetto relativo alla cosiddetta tregua fiscale. Sulle pensioni, per evitare il ritorno della legge Fornero, la soluzione ponte per il 2023 dovrebbe essere una combinazione fra 41 anni di contributi e 61 o 62 di età. Le risorse arrivano dalla stretta sul Reddito di cittadinanza (l'ipotesi, tre anni in tutto, con l'assegno intero assicurato solo per 18 mesi). Sul cuneo la manovra dovrebbe limitarsi a replicare il taglio di 2 punti introdotto dal governo Draghi, per un costo di 3,5 miliardi
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FLAT TAX - Sulla 'tassa piatta' è previsto l'innalzamento della soglia attuale per gli autonomi (da 65mila a 85mila euro), mentre si valuta l'introduzione della flat tax incrementale ma solo per gli autonomi. Per i dipendenti invece si studia la riduzione della tassazione sui premi di produttività

ASSEGNO UNICO - Il governo inoltre starebbe lavorando ad una serie di misure in favore della famiglia, in particolare della natalità. Si pensa a un raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria dell'assegno unico universale per i nuclei familiari con quattro o più figli e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli, fino al compimento del terzo anno di età. Sono alcune delle proposte che del Ministero della Famiglia, guidato da Eugenia Roccella. La maggiorazione avverrebbe a decorrere dal 2023

VIA IVA SU PANE E LATTE - Tra le misure di cui si sta discutendo c’è anche l’ipotesi di togliere l'Iva su alcuni prodotti alimentari essenziali come il pane e latte. La misura, secondo alcune fonti, potrebbe costare intorno al mezzo miliardo di euro

REDDITO DI CITTADINANZA - La premier Giorgia Meloni, secondo quanto riporta l’Ansa, avrebbe messo l'accento nel corso del vertice di governo sulla manovra sull'attenzione che il governo avrà nei confronti delle categorie più deboli, più fragili, dai giovani agli anziani. Avrebbe poi ribadito di voler intervenire sul reddito di cittadinanza, partendo da una verifica a tappeto sul fatto che i percettori siano realmente residenti in Italia

CENTRI ESTIVI - Dall'istituzione di un Fondo da 68 milioni dedicato, a decorrere dall'anno 2023, ai centri estivi a favore dei ragazzi, in modo che il sostegno delle opportunità socio-educative a favore dei minori diventi strutturale, all'incremento della dotazione del Fondo per le misure anti-tratta (2 milioni in più per il 2023 e 7 milioni in più per il 2024). Sono alcune delle proposte che il ministero della Famiglia ha avanzato in vista della definizione della legge di bilancio

CENTRI ANTI VIOLENZA - Tra le norme papabili di entrare nell'articolato anche la riassegnazione di risorse non spese per la certificazione del parità di genere e il rifinanziamento di Centri anti-violenza e case rifugio con 10 milioni in più dal 2023. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy chiede anche tre milioni di euro nel triennio 2023-2025 per un fondo per l'alfabetizzazione mediatica e digitale e tutela dei minori nell'ambito dei media digitali

DAGLI EXTRAPROFITTI AL SUPERBONUS - Sugli extraprofitti, la revisione allo studio prende come riferimento il regolamento Ue, misurando gli extraprofitti sugli utili e alzando l'aliquota dal 25% almeno al 33%. Poi c'è lo sblocco della cessione dei crediti del superbonus, un nodo aperto e non si esclude che venga risolto nella legge di bilancio, anziché nel dl aiuti quater, di cui ancora si attende la pubblicazione in Gazzetta. Per il Ponte sullo Stretto, per far ripartire l'iter, viene riattivata la società Stretto di Messina, in liquidazione da 9 anni

BONUS TV E DECODER - Rifinanziare per un altro anno il bonus tv e decoder. È la proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prevede uno stanziamento di 100 milioni per il 2023

Il rifinanziamento è per due contributi già esistenti: per l'acquisto di tv, previa rottamazione di un apparecchio non conforme, con l'erogazione di un solo contributo per nucleo familiare, pari al 20% della spesa nel limite di 100 euro; per l'acquisto di apparecchi televisivi senza rottamazione o di decoder, con un contributo per i nuclei familiari con Isee fino a 20mila euro, 30 euro o il prezzo di vendita se inferiore

NUOVA SABATINI - Si propone anche di stanziare oltre mezzo miliardo in due anni per rifinanziare la 'Nuova Sabatini', diventata uno strumento strutturale di sostegno al sistema delle Pmi per l'acquisto o acquisizione in leasing di beni strumentali. Il Ministero delle Imprese e del made in Italy stima uno stanziamento aggiuntivo di 255 milioni per il 2023 e 250 per il 2024. La misura mira anche ad accelerare i pagamenti in favore delle Pmi per venire incontro alle esigenze di liquidità per la crisi energetica in corso

MADE IN ITALY - Una proposta prevede la creazione di un fondo ad hoc, con una dotazione di 100 milioni per il 2023, per promuovere e sostenere misure per la valorizzazione e la tutela del made in Italy. I settori ammissibili al finanziamento e il riparto delle risorse sono demandati ad uno o più decreti del ministero, di concerto con il Tesoro. Spunta anche la richiesta di nuovi fondi per rafforzare gli aiuti ai piccoli birrifici che producono birra artigianale: un milione di euro è la richiesta per il 2023
Manovra, rebus risorse. Rinviato rialzo tetto al contante
"È stato un incontro interlocutorio, ho rappresentato un quadro di prudenza e confido nel fatto che le forze politiche con responsabilità sosterranno questo approccio”, ha commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla manovra. Il ministro ha assicurato di "essere determinatissimo a tenere la barra dritta" con alcune priorità: "Sostenere in questa fase le fasce più deboli e le imprese che devono fare i conti con la crisi energetica"

"Portare il cuneo fiscale al 3%". È una delle priorità indicate al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla manovra dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Altre priorità "sostenere maggiormente famiglia e natalità, aumentare le soglie attuali del credito d'imposta dal 30 al 35 per cento”. Le misure per la famiglia, secondo indiscrezioni, potrebbero valere fino a 1 miliardo di euro
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