Legge Bilancio 2023, dalla flat tax alle pensioni: le prime anticipazioni
Sarà una Manovra che porterà "i primi segni di cambiamento", dice il vicepremier Matteo Salvini elencando anche qualche punto fermo del testo che potrebbe arrivare in Cdm lunedì prossimo: lo stop alla legge Fornero con Quota 41, una nuova tregua fiscale e una modifica al reddito di cittadinanza
Potrebbe arrivare lunedì in Cdm la Legge di Bilancio 2023, dal valore di 30-32 miliardi di euro. Lo fa sapere il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, secondo cui “ci saranno i primi punti fermi": innalzamento della soglia per la flat tax, stop alla legge Fornero, una nuova pace fiscale, la revisione del reddito di cittadinanza. Il leader della Lega parla di un provvedimento con "i primi segnali" di un percorso da portare avanti nel segno del “cambiamento”. In programma per oggi un incontro tra il premier Meloni e i capogruppo di maggioranza
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TETTO AL CONTANTE – Nel testo sarà inserito il nuovo tetto al contante che da mille sale a 5mila euro, scomparso invece dall’ultima versione del Decreto Aiuti Quater per mancanza dei requisiti d’urgenza richiesti per l’approvazione di un decreto-legge. “Nessun problema: dal 1°gennaio 2023 il tetto per l'uso del contante salirà a 5mila euro. La norma sarà inserita nella Legge di Bilancio", fanno sapere fonti della Lega
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REDDITO DI CITTADINANZA – Sicuramente in Manovra si toccherà il reddito di cittadinanza, fa sapere il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (in foto). Non tutto è però ben delineato. “Siamo ancora nella fase di studio. Abbiamo proposto di non estenderlo più a vita ma con una tempistica precisa per chi è abile al lavoro: 18 mesi di reddito con sei mesi di stop con formazione e inserimento nel mondo del lavoro, poi un décalage di 12 mesi. Arriviamo a un percorso di 36 mesi di reddito e poi si esce", ha detto Durigon
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FLAT TAX – Comparirà nel testo anche la flat tax, cavallo di battaglia del centrodestra. È ancora una volta Salvini a far sapere che si andrà ad aumentare la soglia di reddito da 65mila a 85mila euro delle partite Iva per beneficiare dell’aliquota fiscale al 15%. L’intenzione di introdurre anche la flat tax incrementale per i dipendenti potrebbe saltare. “I numeri sono robusti” ed è “complesso farlo”, spiega il viceministro all’Economia Maurizio Leo (in foto), intervistato a Quarta Repubblica
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FRINGE BENEFIT E PREMI DI PRODUTTIVITÀ – Sul fronte del lavoro dipendente si pensa comunque di fissare a 3mila euro il tetto ai fringe benefit. Un altro obiettivo è quello di detassare “il premio di produttività, sul quali sul quale si applica un 10% fino a 3mila euro. Possiamo lasciare il 10% fino a 3mila euro e poi sulla parte che supera i 3mila possiamo applicare il 15%, oppure possiamo applicare il 5% sui 3mila euro", ipotizza sempre Maurizio Leo
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PENSIONI – Tema caldo è ancora una volta quello delle pensioni. Il limite temporale per approvare la Legge di Bilancio in Parlamento, il 31 dicembre, è anche quello oltre cui, senza nuove leggi, tornerà in vigore la legge Fornero. Continua a parlarsi dell’introduzione di Quota 41, che permetterebbe di uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età. Le risorse necessarie, che potrebbero essere stanziate nella manovra, dovrebbero essere intorno ai 700 milioni di euro, per una platea totale di 45-50mila persone
Ma è anche possibile che, nei fatti, le uscite reali si fermino alla metà della platea - meno di 25mila persone quindi - soprattutto se si deciderà per il divieto di cumulo con il lavoro come è stato previsto per Quota 100. La cifra da spendere per la nuova misura raddoppierebbe nel 2024 fino a 1,4 miliardi, sempre se si considera il totale della platea. Oltre a introdurre Quota 41, il governo dovrebbe muoversi verso il rinnovo di strumenti ormai collaudati, come Opzione donna e Ape social
PACE FISCALE - Le cartelle fino a mille euro potranno essere "cestinate", mentre per quelle tra i mille e i 3mila euro "l'imposta evasa può essere ridotta dal 50%", ha anticipato il viceministro Leo. Con una precisazione: sul 50% "si stanno ancora facendo i conti, ma anche la sanzione potrebbe essere ridotta", probabilmente al 5%, mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati. L'operazione varrebbe sulle cartelle fino al 2015
Escluso invece un condono di carattere penale. A farlo sapere è il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che in una nota risponde alle varie indiscrezioni pubblicate sull'entità economica e sulle misure della manovra che il governo si appresta a varare.
RIENTRO DEI CAPITALI ALL’ESTERO – L'esecutivo sta anche ragionando sulla possibilità di una sanatoria per il rientro dei capitali all'estero, che potrebbe portare nelle casse dello Stato dai tre ai cinque miliardi di euro, secondo le prime ipotesi di stima
PONTE DI MESSINA – Salvini annuncia poi che in Legge di Bilancio il governo porterà il Ponte sullo Stretto di Messina. “Sarà un esempio del genio italiano perché, se sarà come sarà, sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. L'Italia tornerà un punto di attrazione", ha detto il ministro delle Infrastrutture
Costruirlo "tecnicamente non sarà semplice, va aggiornato il progetto”, ma nella legge di Bilancio potrebbe intanto esserci “il primo atto formale e concreto che riapre la via” ai lavori: il reinsediamento della società Stretto di Messina Spa, “che è liquidazione da nove anni e dovrà tornare a svolgere le proprie funzioni", ha aggiunto Salvini
EXTRAPROFITTI - Si parla poi di alzare la tassa tassa sugli extraprofitti. Seguendo le norme Ue, saranno tassati gli utili delle società energetiche e non più il fatturato Iva e l'aliquota potrebbe salire dal 25% al 33%
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