"Per Draghi la politica estera del nuovo governo non cambierà? Voi sapete che la posizione di Fdi è stata estremamente chiara dall'opposizione dell'attuale governo. Quella è la posizione nostra e non c'è ragione che cambi". Lo dice la leader di FdI. Nota del Carroccio che puntualizza la piena legittimità di Salvini-ministro. Prossima settimana vertice centrodestra per ministri
Lombardia, Giorgetti a militanti: ora stop 'tenzone' su Fontana
Dobbiamo farci "rispettare" dagli alleati "soprattutto a casa nostra". Così il vice segretario leghista Giancarlo Giorgetti rivolgendosi ai militanti, durante la riunione di ieri sera a Saronno. "Questa 'singolar tenzone' che ruota attorno ad Attilio Fontana deve terminare, soprattutto deve terminare contestualmente alla formazione del governo perché a tutto c'è un limite", ha proseguito il ministro. Moratti: Fontana mi promise passaggio testimone. La replica: è falso
Governo, Bombardieri (Uil): prima richiesta sarà lavoro
"Il lavoro, l'emergenza lavoro". Ha risposto così il segretario generale nazionale UIL Pier Paolo Bombardieri, a margine del congresso nazionale UILTEC al Teatroteam di Bari, alla domanda su quali saranno le prime richieste da fare al nuovo governo. "Questo Paese ha bisogno di lavoro stabile, sicuro, ben pagato e soprattutto chi è rimasto indietro ha bisogno di avere risposte sulle buste paga, rispetto alla perdita di potere d'acquisto e al costo dell'energia", ha detto. Questa è la stessa "richiesta che abbiamo fatto al precedente governo non abbiamo cambiato idea, non abbiamo cambiato posizione - ha ricordato Bombardieri -, per noi l'emergenza di questo Paese riguarda innanzitutto chi è rimasto indietro e chi e' in grande difficoltà". E ha concluso: "Sento molto parlare di aiuti alle aziende, giusto, sacrosanto: vorrei che qualcuno si ponesse il problema di come diamo risposta ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani che non riescono a trovare lavoro. E' un'emergenza anche per loro e ne sento parlare troppo poco". Toto-ministri, chi vorresti nel nuovo governo? Dì la tua
Pd, Mannheimer: 'Identikit segretario? Donna, giovane, con forte leadership e una linea'
"Giovane, possibilmente donna, con forte leadership e che scelga una linea". Questo l'identikit all'Adnkronos del prossimo leader del Pd nell'opinione di Renato Mannheimer, sondaggista, che senza sconti rilancia: "Per la verità più che l'identikit del segretario si dovrebbe tracciare quello del partito. Il Pd è un insieme confuso di diverse linee politiche e capi corrente che spesso pensano al loro potere personale. Deve scegliere una linea che non può essere contemporaneamente quella di guardare verso sinistra e il centro liberale".
"Questa confusione - prosegue - crea insoddisfazione in tutti gli elettori, che infatti si allontanano. Una quota, come abbiamo visto, è già andata a Calenda ed un'altra ai 5s. Se il Partito democratico non chiarisce bene il suo programma sociale - conclude Mannheimer - rischia di finire come il partito socialista francese, quindi di diventare irrilevante". Direzione Pd, Letta: "Il simbolo del partito rimanga così com'è"
"Questa confusione - prosegue - crea insoddisfazione in tutti gli elettori, che infatti si allontanano. Una quota, come abbiamo visto, è già andata a Calenda ed un'altra ai 5s. Se il Partito democratico non chiarisce bene il suo programma sociale - conclude Mannheimer - rischia di finire come il partito socialista francese, quindi di diventare irrilevante". Direzione Pd, Letta: "Il simbolo del partito rimanga così com'è"
Francia, le frasi del governo Borne che hanno innervosito Meloni
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha risposto su Facebook al governo francese per le parole pronunciate dopo i risultati delle elezioni italiane dalla Prima ministra, Elisabeth Borne, e ripetute oggi dalla ministra delegata agli Affari esteri, Laurence Boone. "Non commento la scelta democratica del popolo italiano, ma in Europa la Francia sarà vigile sul rispetto di certi valori, come i diritti umani e in particolare il diritto all'aborto", aveva dichiarato in particolare Borne ai media locali. In un'intervista a Repubblica le ha fatto eco la ministra degli Affari europei, Laurence Boone, affermando che "Parigi sarà attenta al rispetto dei valori e delle regole di uno Stato di diritto", le quali "si applicano a tutti i 27 membri dell'Unione europea", e che "l'Ue ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l'Ungheria e la Polonia". In riferimento alla volontà della Francia di inserire il diritto all'aborto nella Carta dei diritti umani dell'Ue e all'ipotesi di ottenere il sostegno dell'Italia in questa iniziativa, Boone ha sottolineato che "c'è bisogno di unanimità. [...] Quando vediamo quello che è successo negli Usa, capiamo che dobbiamo rimanere estremamente vigili".
Pd, Bonaccini: in direzione troppa autoanalisi ma inevitabile
"Un Pd che ha fatto un po' troppa autoanalisi, di autocoscienza, d'altronde era inevitabile". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini risponde ai cronisti che gli domandano quale partito abbia trovato ieri alla Direzione del partito. "Ho apprezzato che Letta e altri interventi abbiano sottolineato che non dobbiamo partire dalla coda, ossia da quali alleanze faremo, quelle verranno di conseguenza nel momento in cui avremo precisato meglio quella che ci è mancata a mio parere in questi ultimi anni: una precisa identità del Partito Democratico". Parole di condivisione della strada tracciata ieri da Letta: Direzione Pd, Letta: "Il simbolo del partito rimanga così com'è"
Il piano di Giorgia Meloni per il governo: criticità, scadenze e scelta dei ministri
La leader di FdI prova a definire la squadra di governo e avverte: nessun diktat. Tanto che sarebbe pronta anche ad andare con la sua lista dal capo dello Stato e poi presentarsi in Parlamento. Chi non condividerà le sue scelte potrà poi decidere come comportarsi. IL FOCUS
Nobel pace, Letta: potentissimo messaggio speranza e unità
"Il Nobel lancia un potentissimo messaggio di speranza e di unità. Bielorussia, Russia e Ucraina insieme per la pace". Lo scrive il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, su Twitter.
Pd, Bonaccini: scioglimento sarebbe stato regalo alla destra
"È stata esclusa l'idea rispettabile, a mio parere bizzarra e profondamente sbagliata, di uno scioglimento, come qualcuno chiedeva, del Partito Democratico, perché vorrebbe dire concedere il più grande regalo a chi ha vinto le elezioni, alla destra". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, a margine di una conferenza stampa a Bologna. "Questo rimane con tutti i suoi limiti e difetti un partito che ha raccolto circa il 20% dei voti e quindi la seconda forza politica nel Paese. Per quanto non sia stato un risultato positivo, la sconfitta è stata netta, ma è anche il primo partito delle opposizioni e se dovessimo sciogliere noi il Pd mi chiederei cosa dovrebbe fare il Movimento 5 stelle, che comunque ha perso più della metà dei voti, o il Terzo Polo, che ha preso circa un terzo dei voti del Pd e giustamente loro non parlano di scioglimento, ma anzi provano a lavorare per consolidarsi e aumentare i consensi". Direzione Pd, Letta: "Il simbolo del partito rimanga così com'è"
Toto ministri governo Meloni: tutte le ipotesi da Piantedosi a Salvini
La leader di FdI è impegnata nella costruzione della sua squadra. Ecco chi potrebbe affiancarla nell’esecutivo. Ancora molto aperte alcune partite, come quelle del Mef e del Viminale
Meloni: finita era governi Pd che chiedono tutela all'estero
"L'era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all'estero è finita, credo sia chiaro a tutti, in Italia e in Europa". Lo scrive la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni su Facebook, commentando le dichiarazioni della ministra francese per gli Affari Europei, Laurence Boone, riportate da La Repubblica.
Calenda: Meloni ha ragione arrabbiarsi su parole Boone
Giorgia Meloni "ha ragione ad arrabbiarsi. Devono farsi i fatti loro, mi sarei espresso come si è espressa lei". Così Carlo Calenda commentando le parole della ministra francese Boone sul governo italiano. "Siamo un Paese dell'Unione europea, se c'è una questione attinente allo stato di diritto se ne occupa l'Ue, quindi è del tutto inopportuno", ha aggiunto Calenda.
Salvini: "Letta stai sereno, guideremo il Paese 5 anni"
"Enrico stai sereno, gli Italiani hanno scelto e per cinque anni il centrodestra guiderà questo splendido Paese. Si chiama Democrazia". Lo scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini, replicando alle considerazioni sulla "debolezza" del nuovo esecutivo del segretario del Pd, Enrico Letta, durante la direzione dem.
Fedriga: "Serve forte semplificazione normativa"
"A livello nazionale ci sono ancora, soprattutto sulla parte ambientale, distorsioni normative che non tutelano l'ambiente. Una norma chiara fa fare procedimenti utili e trasparenti, una norma confusa rischia di burocratizzare senza dare risposte", ha spiegato Fedriga. "Mi auguro che anche il prossimo governo possa fare interventi importanti e almeno avere il coraggio di dare una normativa chiara e si capisce quale strada sia necessario intraprendere. Siamo un Paese un po' strano", ha aggiunto. E specificatamente, "sulla parte ambientale tante volte" il problema non è "fare una cosa complicata ma capire cosa si può fare. Non è possibile perché questo vuol dire essere meno attrattivi per gli investimenti", ha concluso Fedriga.
Meloni: "No ad ingerenze dall'estero, Parigi smentisca Boone"
"Leggo su 'La Repubblica' che il ministro francese Laurence Boone avrebbe detto: 'Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà e 'saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto'. Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il Governo francese smentisca queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell'Ue. L'era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all'estero è finita". Così su Facebook Giorgia Meloni.
Salvini a militanti: "Autonomia subito e ministero Famiglia"
L'autonomia dobbiamo portarla a casa prima possibile. Poi penso a un ministero della Famiglia per la Lega. E' quanto ha detto il segretario leghista Matteo Salvini incontrando i militanti ieri sera a Saronno, secondo quanto si apprende da chi ha partecipato alla riunione, a porte chiuse. La riunione, prima tappa del tour di ascolto voluto dal capo della Lega dopo il risultato deludente delle politiche, si e' svolta in un clima di confronto molto partecipato. Alcuni militanti gli hanno chiesto di rivitalizzare la vita delle sezioni - viene riferito - e le istante 'nordiste'. Alcuni di loro si sono spinti a criticare l'eccessivo uso dei social e personalizzazione del partito, e a chiedere un ritorno al simbolo Lega. Salvini ha ascoltato tutti e si e' segnato il numero di telefono di coloro ai quali non e' riuscito a rispondere.
Salvini: "Facile lasciare dopo ko voto come fanno alcuni, io riporterò partito a 30%"
Resta sugli scudi il confronto tra Matteo Salvini e il territorio del nord, dopo i mal di pancia dei vecchi leghisti, a partire dalla mossa del 'Comitato Nord' messo in piedi da Umberto Bossi. Ieri sera il leader della Lega, ospite a Saronno, nel Varesotto, per una iniziativa del partito ha incontrato dirigenti, amministratori locali e militanti. Nessuno si nasconde - a quanto filtra dal confronto a porte chiuse - che il risultato elettorale della Lega è stato deludente, ma nessuno punta il dito contro il segretario. Anzi. Così, a quanto apprende AdnKronos, lo stesso Salvini ha buon gioco a rivendicare il lavoro fatto, chiarendo che non ci sono ipotesi di passi di lato nel partito: "Troppo comodo - avrebbe detto - fare come fanno altri, c'è chi lascia la segreteria dopo la sconfitta elettorale", è il ragionamento con implicito riferimento a Letta e al partito democratico. "Io - avverte - me ne andrò solamente quando riporterò la Lega al 30%". Ad ascoltarlo anche Attilio Fontana (cui Salvini ha confermato essere il candidato per la Regione) e Giancarlo Giorgetti. Con il ministro per lo sviluppo economico che avrebbe ripercorso le tappe dell'impegno leghista al governo, spiegando che in ogni caso è stato meglio starci al governo per fare le cose possibili.
Salvini a militanti: "Tutto quel che fa Bossi va bene"
"Tutto quello che fa Umberto Bossi va bene. Senza Bossi nessuno di noi sarebbe qua". E' quanto ha detto Matteo Salvini, ieri sera, incontrando i militanti leghisti della provincia di Varese, a Saronno. Secondo quanto apprende l'AGI, la risposta del segretario e' stata sollecitata da una domanda di Francesco Speroni, durante la riunione a porte chiuse. Ex ministro delle Riforme ed ex dirigente leghista, Speroni, da tempo molto vicino al senatur, ha chiesto a Salvini se ritiene che un militante possa iscriversi alla corrente fondata nei giorni scorsi da Bossi, il 'comitato del Nord'. E il capo di via Bellerio ha dato il suo lasciapassare: "Tutto quello che fa Bossi va bene".
Parlamento, preparativi per la prima seduta: le novità in Senato e alla Camera
Lunedì 10 ottobre prenderanno il via a Montecitorio e Palazzo Madama gli adempimenti per la registrazione dei parlamentari eletti nelle elezioni del 25 settembre. Le sedute inaugurali sono convocate giovedì 13 ottobre alle 10.30 in Senato alle 10 alla Camera.
Il piano di Giorgia Meloni per il governo: criticità, scadenze e scelta dei ministri
La leader di FdI prova a definire la squadra di governo e avverte: nessun diktat. Tanto che sarebbe pronta anche ad andare con la sua lista dal capo dello Stato e poi presentarsi in Parlamento. Chi non condividerà le sue scelte potrà poi decidere come comportarsi.
Direzione Pd, Letta: "Simbolo resti così. Solo con opposizione determinata abbiamo futuro"
Dai tempi del congresso, che va chiuso "entro marzo", all''analisi del voto, fino al mai più "governi di salvezza nazionale", il ruolo delle donne e la formazione di un nuovo gruppo dirigente fatto da una generazione più giovane. Questi in sintesi i temi della relazione presentata dal segretario dem.