Pnrr, Draghi invia relazione alle Camere: “Risultati significativi”

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Il documento destinato al Parlamento illustra l’attività e lo sforzo supplementare per la fine anticipata della legislatura. Nella relazione del governo si ricorda che entro dicembre vanno raggiunti 55 risultati, di cui 16 obiettivi, in aumento dai semestri scorsi. L’esecutivo spiega che è possibile rivedere investimenti, non riforme. Fonti Ue: piano italiano procede secondo quanto previsto. Fitch ammonisce: Pnrr serve a crescere, poco spazio per cambiare

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha inviato al Parlamento la relazione sul Pnrr che "illustra l'intensa attività svolta dall'inizio dell'anno e i risultati raggiunti. I risultati conseguiti - sottolinea il premier uscente - sono significativi" con il conseguimento di tutti gli obiettivi del primo semestre e l'Italia "presto potrà ricevere altri 21 miliardi di euro". Ora l'attuazione "procede più velocemente dei crono-programmi originari. La fine della legislatura ha richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che, dopo le elezioni, si potesse ripartire da una posizione il più avanzata possibile”, si legge.

Pnrr: entro dicembre 55 risultati, di cui 16 obiettivi

Secondo quanto scrive il governo nella relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr, "entro il secondo semestre 2022 dovranno essere realizzati 55 risultati (39 traguardi e 16 obiettivi), ai quali è collegata una rata di 21,8 miliardi di euro", di cui una parte è stata già data come prefinanziamento. La relazione sottolinea come "rispetto ai due semestri già conclusi, nel secondo semestre del 2022 si registra un sensibile aumento degli obiettivi (target) da raggiungere, che passano dai tre dei primi due semestri a 16, a testimonianza del progressivo avanzamento del Piano". A partire dal prossimo anno, "in particolare dal secondo semestre del 2023, infatti, gli obiettivi saranno prevalenti rispetto ai traguardi (milestone) e il loro peso nell'ambito dei risultati da realizzare crescerà progressivamente".

Ucraina tra cause oggettive revisione piani

Gli "aumenti dei prezzi per gli investimenti" rientrano tra le "circostanze oggettive che possono essere addotte per una revisione degli investimenti" del Pnrr, ricorda la relazione nel capitolo dedicato ai possibili "aggiustamenti" dei Piani nazionali, che non compariva nella prima relazione. Nella sua comunicazione la Commissione infatti, "riconosce che l'invasione russa dell'Ucraina ha portato a un aumento non prevedibile dei prezzi per l'energia e dei materiali da costruzione, che quindi va considerato una "circostanza oggettiva" che giustifica una richiesta di modifica" come previsto dall'articolo 21 del Piano.

Un momento della cabina di regia sul Pnrr, presieduta dal Premier, Mario Draghi, a Palazzo Chigi, Roma, 05 ottobre 2022. Sul tavolo la relazione sullo stato di attuazione del Piano, che sarà successivamente trasmessa al Parlamento.   NPK    ANSA / Filippo Attili - Ufficio stampa Palazzo Chigi   +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

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Pnrr: possibile rivedere investimenti, non riforme

Dall'inizio del prossimo anno, una volta approvato il regolamento, "gli Stati membri potranno presentare formalmente il nuovo capitolo" del Pnrr "dedicato alle nuove azioni volte a conseguire gli obiettivi del Piano REPowerEU”, ricorda la relazione al Parlamento in un capitolo dedicato a "REPowerEU e aggiornamento del Pnrr". Oltre al nuovo addendum la Commissione, ricorda ancora il documento, indica altri "tre casi" di aggiornamento dei Piani nazionali (compresa la non realizzabilità per circostanze oggettive) che, si precisa, potranno subire "una revisione degli investimenti previsti dal Piano - ma non delle riforme".

Fonti Ue: “Pnrr italiano procede secondo quanto previsto”

Secondo fonti della Commissione Ue, in merito alle tempistiche di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, "le cose stanno procedendo secondo quanto previsto”. Le stesse fonti ricordano, a conferma di ciò, come a fine settembre Bruxelles abbia dato luce verde alla seconda tranche di finanziamenti del Netx Generation Ue. 

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Fitch: Pnrr serve a crescere, poco spazio per cambiare

In giornata l'agenzia di rating Fitch ha detto che il nuovo governo italiano "erediterà" dall'esecutivo Draghi "un punto di partenza fiscale più forte di quanto atteso ma spingere la crescita, anche attraverso un efficace dispiegamento dei fondi Next Generation Eu resta centrale per una duratura riduzione del debito". Secondo Fitch, lo spazio per cambiare il Pnrr è "limitato" e dunque "l'approccio del prossimo governo a qualsiasi potenziale rinegoziazione sarà importante sia per la crescita che per il sentiment del mercato". 

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