Elezioni, Meloni: "Al Pd non resta che parlare di noi"

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La leader di Fratelli d'Italia è stata in videocollegamento per l'iniziativa "Faccia a faccia" organizzata dalla Cna. Poi, alle 19, è arrivata nel capoluogo piemontese per un comizio in piazza Piazza Carlo Alberto, dove ha detto che la sinistra "in dieci anni non ha saputo fare niente". Sul Pnrr: "Occorre rivederlo, è stato pensato prima della guerra in Ucraina"

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Prosegue la campagna elettorale di Giorgia Meloni, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Oggi la leader di Fratelli d'Italia è stata in videocollegamento per l'iniziativa "Faccia a faccia" organizzata dalla Cna. Poi è arrivata a Torino per un comizio in piazza Piazza Carlo Alberto (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTI I VIDEO - CASA ITALIA: LE INTERVISTE AI LEADER POLITICI - NUMERI-LA SFIDA AL VOTO - TROVA IL TUO PARTITO: IL QUIZ DI SKY TG24 - TROVA IL TUO COLLEGIO - LE NEWS LIVE).

"Al Pd non resta che parlare di noi"

A Torino, Meloni ha parlato dei suoi principali avversari alle elezioni. “Non gli resta che parlare di noi, non possono dire come risolleveranno l'Italia dopo dieci anni in cui non hanno saputo fare niente. Nel programma del Pd c'è scritto Giorgia Meloni. Una cosa che mi fa davvero arrabbiare è che dicano che noi siamo mostri, che con noi arrivano gli sfracelli”, ha detto. Commentando le interviste che Enrico Letta e Luigi Di Maio hanno rilasciato a testate estere, criticando le sue posizioni, Meloni ha voluto sottolineare come non sia sua abitudine parlare “male dell’Italia fuori dai confini dell’Italia. È la differenza tra chi fa politica con amore e chi con odio”. E ha aggiunto: “lo fanno perché perdono, loro hanno un'egemonia di potere. Se perdono, perdono anche la possibilità di piazzare gli amici degli amici, non hanno più un programma politico. In questi anni molta gente è arrivata dove è arrivata perché è di sinistra. Di quello hanno paura, si alzano al mattino per criticare Giorgia Meloni, perché sanno che loro sono dove sono non per capacità o per merito". 

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"Non condividiamo tutto il decreto Aiuti bis, ma ci sono misure importanti"

Il Senato oggi ha dato il via libera al decreto Aiuti bis, approvato lo scorso agosto dal governo. Meloni ha detto che il suo partito “ha garantito” la presenza in Aula, pur essendo all’opposizione, perché “contiene alcune misure che sono in questa fase importanti per cercare di calmierare le bollette. E abbiamo anche ritirato una parte dei nostri emendamenti, ma alcuni sono rimasti su questioni secondo me di particolare rilievo. Però abbiamo garantito che il provvedimento potesse correre spedito: non lo condividiamo tutto ma ci sono delle misure importanti".

"Pnrr è stato pensato prima della guerra, occorre verificare impianto"

Sul Pnrr, Meloni ha voluto sottolineare come abbia "tentato di spiegare che non è una questione ideologica: il Pnrr è stato pensato prima del conflitto in Ucraina, quindi io credo che occorra un tagliando per verificare se ci siano priorità da rivedere o un aggiornamento dei bandi ai costi delle materie prime da fare. Si tratta semplicemente di sedersi con la Commissione e valutare insieme se l'attuale impostazione sia il modo più efficace di usare queste risorse".

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"Pacchia? Nulla di strano, è il Pd muto sulla Germania"

 "Quando parlavo della pacchia non dicevo nulla di strano: solo il fatto che sull'energia il Pd è stato e rimane zitto nei confronti della Germania e della sua condotta sull'energia", ha affermato Meloni arrivando all'iniziativa organizzata dalla Cna. Sul Superbonus ha detto: "Dovremmo rivederlo, non deve superare l'80% e privilegiare le prime case. Poi serve tutelare gli esodati del superbonus, ad ogni modo accompagneremo la norma sino alla sua scadenza". Meloni ha parlato del Pnrr: "È stato scritto prima della guerra: immagino che serva un aggiornamento penso sul piano energetico”. Sul reddito di cittadinanza ha detto che “dà un messaggio culturalmente devastante: se non trovi un lavoro alla tua altezza allora è meglio che stai a casa. Anche io ho fatto la cameriera e mi ha insegnato a volte più quel lavoro che stare qualche giorno in Parlamento”. Sulla flat tax invece ha detto che "altri alleati pensano a una flat tax più rilevante, noi siamo d'accordo ma credo che bisogna fare attenzione alle casse dello Stato che non si trovano in un momento buono".

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Gas, Meloni: su price cap sinistra ha occhio strabico

Per la leader di Fratelli d'Italia, sul tetto al prezzo del gas "la sinistra ha l'occhio strabico e non fa gli interessi dell'Italia", mentre "andrebbe posto il tema della Germania, che paga il gas un terzo di quanto lo paghiamo noi. Il silenzio che vedo da parte della sinistra sull'atteggiamento di alcune Nazioni rispetto al price cap è un atteggiamento che fa vedere come alcune Nazioni difendono i loro interessi nazionali mentre l'Italia non lo fa. La sinistra sta sempre lì con l'occhio strabico: con qualcuno ha sempre qualcosa da ridire e con altri mai nulla". "Credo sia sotto gli occhi di tutti - ha aggiunto Meloni, al margine del comizio in piazza a Torino - come oggi il comportamento della Germania sul tema del price cap, considerato che loro pagano con Gazprom il gas un terzo di quello che lo paghiamo noi, può produrre una distorsione sul piano commerciale. Penso sia un tema che andrebbe posto, perché se il mercato è unico il gas si paga allo stesso prezzo. Altrimenti c'è un problema di non competitività per le nostre aziende indotto da questo scenario. Ho chiesto al Pd di dire qualcosa - ha sottolineato - ma non l'hanno detto perché c'è chi è abituato a usare due pesi e due misure".

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