Elezioni, quanto spendono i partiti per i social: la Lega in testa, seguono FdI e Pd
Il Corriere della Sera ha rielaborato i dati di Meta, società a capo delle piattaforme Facebook e Instagram, relativi al periodo 3 agosto - 1 settembre. Il partito di Matteo Salvini ha pagato 51mila euro. Seguono Fratelli d’Italia con 39mila euro e Pd a 35mila. Il Movimento 5 stelle, invece, per scelta, non compra spazi
A poche settimane dalle elezioni politiche del 25 settembre, i partiti sono immersi in una serrata campagna elettorale, tra comizi, apparizioni televisive e dichiarazioni sui programmi. Una parte importante della comunicazione passa inevitabilmente dai social network e negli anni questa componente ha assunto sempre più peso nelle strategie per arrivare agli elettori. Ma come sta andando in questa tornata l’utilizzo delle piattaforme social?
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Il Corriere della Sera ha analizzato i dati pubblicati da Meta, la società che controlla Facebook e Instagram. Rielaborando quanto emerge dalla “Libreria inserzioni”, considerando solo il periodo di tempo che va dal 3 agosto all’1 settembre, il partito che si avvale di più di questi due social è la Lega di Matteo Salvini. I post leghisti “sono costati complessivamente poco più di 51mila euro: 46 mila per la pagina ‘Matteo Salvini’ e 5mila per quella ‘Lega Salvini premier’”
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Al secondo posto c’è Fratelli d’Italia. Le sponsorizzazioni a favore di Giorgia Meloni sono costate quasi 39mila euro, di cui 30mila per “Fratelli d’Italia”, 4.700 per “Giorgia Meloni” e 3.500 per la pagina “FdI Camera”. Al terzo posto si piazza il Partito democratico, con un esborso di 35mila euro
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Molto staccati, seguono Silvio Berlusconi e Forza Italia (6mila euro spesi), Carlo Calenda e Azione (anche se il leader preferisce Twitter, ma per Meta ha speso 4.200 euro) e ancora Gianluigi Paragone e la sua ItalExit (3.920 euro di esborso) e Coraggio Italia, il partito del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (2.500 euro). Il M5S, invece, per scelta, non compra spazi
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Analizzando il dettaglio delle risorse, si nota che la Lega è il partito ha investito di più da aprile 2019, prima data da cui sono disponibili le cifre. Il Carroccio ha speso 567mila euro per le due piattaforme in questo arco di tempo. Salvini usa Facebook e Instagram assiduamente e nelle ultime settimane ha postato sui temi cari alla Lega: immigrazione, flat tax, misure contro il caro bollette e proposte per cancellare il reddito di cittadinanza. Il suo pubblico, secondo i risultati di Meta, è prevalentemente maschile, per metà composto da over 45
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Fratelli d’Italia invece ha speso poco meno di 200mila euro dal 2019 ad oggi. L’analisi dei post rivela che spicca la figura della leader Giorgia Meloni, di cui vengono diffusi video, dichiarazioni, annunci delle prossime tappe della campagna elettorale. Come per il collega di coalizione, il suo pubblico è nettamente maschile e oltre la mezza età
Il Partito democratico invece ha speso su Meta circa 250mila euro in questi tre anni e mezzo. L’utilizzo delle piattaforme è molto diverso dal centrodestra, con meno post incentrati sulla figura del leader o dell’esponente di turno. Piuttosto risultano più “istituzionali” con rimandi ai temi principali della campagna elettorale: dalla scuola al taglio delle bollette, fino al sostegno all’Ucraina per la guerra contro la Russia
Al contrario di Salvini e Meloni, il segretario dem Enrico Letta è presente nella comunicazione sui social ma in misura molto minore dei rivali. E accanto ai suoi, sono postati interventi o dichiarazioni di altri esponenti come Carlo Cottarelli, Graziano Delrio, Antonio Misiani e Anna Ascani, spiega il Corriere della Sera. Il pubblico del Partito democratico si distingue per un’età media inferiore, il 25% ha tra 18 e 24 anni, e una componente femminile più ampia