Meeting Rimini, Di Maio e Letta: “Tetto a prezzo gas”. Meloni: "Si ma a livello europeo"

Politica

Il panel “Nella diversità, per il bene comune” ospita leader politici e esponenti di partiti: Luigi Di Maio, Enrico Letta, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Ettore Rosato, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Si parla dei temi come sussidiarietà, educazione e lavoro come fattori essenziali del bene comune. E si affronta la diversità delle posizioni come possibilità di un approfondimento e un arricchimento del dibattito democratico

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Sette leader ed esponenti politici si sono ritrovati insieme sul palco di un panel al Meeting di Rimini. È l’occasione per un dibattito sui temi al centro della campagna elettorale, quando manca poco più di un mese alle elezioni politiche del 25 settembre (LO SPECIALE - GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI). Il primo a prendere la parola è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico: “Dove fallisce la politica arrivano i cittadini. Dobbiamo vincere a livello europeo la battaglia per il tetto massimo del gas. I partiti che pensano che l’Italia possa fare a meno dell’Europa sono degli illusi”. Enrico Letta, segretario del Pd, ha detto sui rincari energetici: “Serve tetto bollette elettriche e prezzo gas amministrato. Dobbiamo intervenire perché ci siano prezzi amministrati dell'energia per 12 mesi per aiutare famiglie e imprese. Serve un intervento di legge. Nella prossima legislatura, se vinceremo, lavoreremo per rafforzare la centralità del Parlamento. Non prendiamo scorciatoie con il presidenzialismo”. Sulla scuola dice: "Gli stipendi degli insegnanti: devono essere pagati come i loro colleghi europei. In 5 anni è possibile farlo. Prendiamoci tutti queto impegno a favore di uno stipendio europeo. Poi rendere obbligatorio l'asilo e allungare l'obbligo sino a 18 anni".

Gli interventi di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si è soffermata sul ruolo della politica oggi: “Un partito senza sedi sul territorio non esiste. Noi unici a volere di nuovo scelta dei parlamentari alle elezioni. Sul presidenzialismo, bisogna rimettere il cittadino al centro delle scelte", qui "abbiamo avuto Parlamenti che hanno fatto il contrario. Serve un legame diretto e stabilità. Io ritengo che una modifica costituzionale in Italia sia molto utile. Lo dico a Letta: la Francia non mi sembra impresentabile”. Poi ha risposto a Di Maio: “Non vogliamo fare a meno dell’Europa. Sono favorevole al price cap per il gas al livello europeo ma attenzione a farlo al livello italiano: a meno che non si decida di nazionalizzare le imprese". Sul tema scolastico dice: "La scuola italiana è diventata una macchina di diseguaglianza". Meloni ha puntato il dito contro un sistema in cui "chi ha più possibilità avrà una formazione migliore: il mito progressista dell'uguaglianza ha finito per favorire chi aveva di più". E, invece, "uguaglianza e merito sono fratelli. Ma se io dimostro più di un altro" a parità di condizioni di partenza "il mio valore deve essere riconosciuto. Concretamente serve sistema serissimo di borse di studio". La leader di FdI ha proposto anche di "reintrodurre i voti nella scuola primaria, valorizzare l'esame di maturità, adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media europei e più sport per tutti". E ha proposto l'istituzione del "liceo del Made in Italy per formare i giovani, anziché dargli il reddito di cittadinanza". Sul salario minimo dice che "non risolve" il problema del lavoro perché "gran parte dei posti di lavoro è normato dai contratti collettivi. Il problema dei salari è un altro: bisogna abbassare la tassazione sul lavoro". Il Rdc "ha un paradosso: diamo sino a 700 euro a un giovane valido quando un disabile prende molto meno. Se vuoi aiutare i ragazzi ad avere un futuro devi dare quelle risorse a chi assume. Il lavoro ha sempre una dignità. Tra stare a casa e lavorare è sempre meglio lavorare. Sono stata attaccata per aver fatto la cameriera: ma ho imparato di più facendo la cameriera che stando in Parlamento".

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Le parole di Lupi e Rosato

Maurizio Lupi, capo politico Noi Moderati, ha invece detto che il “governo Draghi è il più alto atto della politica. Con i prezzi delle materie energetiche siamo alla emergenza più grave dopo quella del Covid. Serve il tetto ma soprattutto bisogna intervenire rapidamente, e Draghi lo può fare con il consenso di tutti i partiti, con un provvedimento straordinario e speciale per far vivere e sopravvivere le pmi". Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, ha affermato che “le leadership si conquistano tra la gente, non a tavolino. La legge elettorale è migliorabile ma serve accordo”. Quella del "tetto massimo europeo al costo dell'energia è stata una proposta molte forte di Draghi prima di tutti gli altri. Gli è stata tolta autorevolezza, legata a un Paese unito che gli stava dietro, con le elezioni anticipate". Sul costo del gas e dell'energia "settembre sarà mese decisivo. È importante che tutti i partiti si esprimano con forza per andare in Europa e dire che è un elemento decisivo per la sopravvivenza delle nostre aziende e della struttura economica del Paese". Sulla scuola dice: "Sono assolutamente convinto che nel sistema scolastico e aggiungo sanitario italiano sia fondamentale il rispetto del principio della sussidiarietà e non tollero le battaglie ideologiche contro il principio costituzionale della sussidiarietà".

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Gli interventi di Salvini

Matteo Salvini, segretario della Lega, ha iniziato parlando di temi etici: “Io sto dalla parte della vita: prima: chiedo di applicare integralmente la legge 194 offrendo alle donne la scelta di andare avanti anche se sono in difficoltà economica. Penso a enti locali che aiutino a scegliere la vita”. Poi ha detto che è “irresponsabile dire che ci sono droghe che non fanno male. La droga è morte, sempre, serve eliminare ogni abuso e ogni devianza". Infine, sul tema energia ha affermato che “l’indipendenza energetica passa per il nucleare pulito”. Sulla scuola ha proposto di "estendere alle medie e alle superiori" la previsione "che i libri di testo siano gratuiti o detraibili". Comporterebbe "poca spesa e molta resa". Sul fisco commenta: "Detassare straordinari e premi ai dipendenti ai collaboratori. Poi sul reddito di cittadinanza, il 17% di chi lo percepisce è un disabile o ha un disabile in famiglia e a loro non va tolto. Chi rifiuta un lavoro invece lo perde. La flat tax oggi è una realtà. Chi scommette su se stesso paga già poco. Noi proponiamo di alzare la soglia e nell'arco dei 5 anni estenderlo non ai milionari, ma a famiglie, pensionati, monoreddito o famiglie bireddito ma a basse entrate".

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Gli interventi di Tajani

Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, si è soffermato sul mondo del lavoro: “Chi può lavorare lo faccia, soldi dello Stato a chi non può. Bisogna creare lavoro e mettere i giovani nelle condizioni di lavorare, lasciamo perdere il reddito di cittadinanza"”. Sulla scuola ha detto: “Serve riformare l'università dove ci sono troppi nepotismi e baroni". Inoltre, occorre la "libertà di scelta nella formazione da dare ai propri figli, essere liberi di scegliere tra scuola statale e non, perché il servizio è sempre pubblico. Serve un bonus, troppe scuole non statali stanno chiudendo perché strangolate da una politica a loro contraria". C'è il "diritto di educare da cristiani i nostri figli". In tema energetico ha aggiunto: "Il prezzo dell'energia è un tema che riguarda famiglie", per questo "siamo favorevoli al tetto europeo, al nucleare". "Noi siamo in Ue e abbiamo il dovere di combattere lì per tutelare gli italiani. Tutte le scelte sono condizionate" dall'ambizione "di dare aiuto" alle persone.

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Gli ospiti dell’incontro

L’incontro al Meeting di Rimini si intitola “Nella diversità, per il bene comune” ed è organizzato in collaborazione con Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà. Gli ospiti sono Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico; Enrico Letta, segretario nazionale del Partito democratico; Maurizio Lupi, capo politico Noi Moderati e presidente Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà; Giorgia Meloni, presidente nazionale di Fratelli d’Italia; Ettore Rosato, presidente nazionale di Italia Viva; Matteo Salvini, segretario federale della Lega; Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. L’incontro è stato introdotto da Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Modera Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. Si parla dei temi decisivi per il futuro dell’Italia. Sussidiarietà, educazione e lavoro come fattori essenziali del bene comune sono al centro di questo incontro con i responsabili dei partiti che sono impegnati nell’Intergruppo. Nell’incontro si affronta la diversità delle posizioni come possibilità di un approfondimento e un arricchimento del dibattito democratico. 

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