Superbonus e bonus edilizi, cosa propongono i partiti nei loro programmi elettorali
Tra i temi di cui si discute in questa campagna elettorale ci sono anche i bonus edilizi. Le posizioni degli schieramenti sono differenti: il M5S propone la stabilizzazione del superbonus 110%, il centrodestra vuole riordinare gli incentivi fiscali destinati all’efficientamento energetico degli immobili, il centrosinistra e Azione-Italia Viva non hanno riferimenti nei loro programmi
In vista delle elezioni del 25 settembre, i partiti hanno presentato i loro programmi. Tra i temi di cui si discute in questa campagna elettorale ci sono i bonus edilizi. Ecco cosa ne pensano i principali schieramenti
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I bonus edilizi sono al centro di alcune critiche per il peso sulle casse dello Stato, tanto che nel corso dei mesi sono stati spesso rimodificati in Parlamento. Le posizioni dei partiti sono differenti. Se il M5S propone la stabilizzazione del superbonus 110%, il centrodestra vuole riordinare gli incentivi fiscali destinati all’efficientamento energetico degli immobili
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Nel programma del centrosinistra, invece, non c’è un riferimento specifico a questo tema. Stessa scelta - cioè nessun riferimento - nel programma di Azione e Italia Viva. Nell’accordo, poi saltato, che era stato siglato tra il leader del Pd Enrico Letta e quello di Azione Carlo Calenda, uno dei punti era: “Correggere lo strumento del Reddito di cittadinanza e il Bonus 110%”
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Il M5S è dalla “parte della transizione ecologica e dell’ambiente, che vogliamo proteggere attraverso un nuovo Superbonus energia imprese, la stabilizzazione del Superbonus e degli altri bonus edilizi e quella del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, per garantire liquidità a cittadini e imprese”, hanno invece spiegato i pentastellati
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Nel programma dei 5 Stelle, al punto “Cessione crediti fiscali strutturale”, si legge: “Stabilizzare l’innovativo meccanismo che ha decretato il successo del Superbonus, che è in grado di mettere a disposizione di famiglie e imprese ingente liquidità e che può essere esteso ad altre agevolazioni per investire a costi ridotti nella transizione ecologica”
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Nel programma comune del centrodestra, riguardo ai bonus edilizi, si legge che è prevista la “salvaguardia delle situazioni in essere” e il “riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all'efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati”
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Come riporta il Sole 24 Ore, nello specifico Forza Italia propone la razionalizzazione e semplificazione della normativa sugli incentivi edilizi, sull’efficientamento energetico (Superbonus) e sul sismabonus “rendendola strutturale”
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Il Superbonus è citato diverse volte nel programma della Lega. “Si prevede un intervento sulla misura del Superbonus che garantisca garanzie per l’accesso all’agevolazione fiscale per tutti i soggetti che hanno già maturato il diritto. Rendere il Superbonus più coerente e applicabile, contemperando le esigenze di contenimento degli oneri a carico dello Stato con quelle di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico degli edifici, rispondendo agli interessi e alle preoccupazioni di proprietari di casa, imprese e tecnici”, si legge
Nel dettaglio, “si propone per le villette la rimozione del vincolo del Sal (Stato Avanzamento Lavori) a settembre, mentre per le prime case e in bassa classe energetica interventi anche dal 2023 ma con décalage dell’incentivo; per gli alloggi ex Iacp la riduzione Sal lavori dal 60% al 30% del 30 giugno 2023 e la proroga dal 2023 al 2025 ove i lavori è necessario affidarli con gara; semplificazioni per la cessione del credito, possibile anche per i piccoli importi, nel trasferimento dalle banche ai clienti”
In un altro passaggio, la Lega propone di “prevedere la stabilizzazione degli ecobonus per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare privato”