Correranno entrambi nell'Isola, ma in collegi diversi. Lei al Senato sempre in quota Forza Italia, lui alla Camera con il Psi in coalizione col centrosinistra
Bobo e Stefania Craxi, i due figli dell’ex leader del Partito Socialista Italiano Bettino, si sono candidati entrambi in Sicilia anche se in due collegi diversi. Bobo ci prova per la Camera nell’uninominale di Palermo per il Psi nell’ambito della coalizione di centrosinistra, Stefania invece ha preferito correre per la riconferma al Senato, dove è già presidente della terza commissione Affari Esteri di Palazzo Madama in quota Forza Italia, e lo farà ancora per il centrodestra. Per Bobo Craxi si tratta di un ritorno in campo nelle Politiche dopo oltre un decennio: “Il mio ritorno è innanzitutto dovuto a una richiesta che mi è stata avanzata dai vertici del centrosinistra, per cui Letta, Speranza e il mio segretario Vincenzo Maraio, che ringrazio – ha esordito in un’intervista all’Italpress – Palermo è la quarta città d’Italia, ricordiamocelo, ed è anche un posto bellissimo. Sono orgoglioso delle origini siciliane, ma non è questo il punto focale del discorso. Sono stato alle Nazioni Unite, figuriamoci se non posso essere candidato a Palermo”. Il figlio dell’ex leader socialista, scomparso nel 2000, sembra avere le idee chiare: “In Italia l’obiettivo è che ci sia un governo decente come in Spagna, Germania e oserei dire anche in Francia, senza una deriva populista e di estrema destra”.
L'elezione del 2001 con la Casa delle Libertà
Bobo Craxi era già stato eletto nella circoscrizione, Sicilia 1, nel 2001 e correva all’interno della coalizione di centrodestra della Casa delle Libertà di Berlusconi: “Quando sono stato eletto con la Casa delle Libertà era più di vent’anni fa, non erano nemmeno cadute le Torri gemelle. Sono socialista e non sono mai stato di destra. Mi chiedo semmai cosa c’entri il socialismo oggi con l’estrema destra”.
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Stefania fedele a Berlusconi
Stefania, invece, è candidata al Senato per Forza Italia nell’uninominale di Gela, appare molto legata alle sorti dell’isola, della quale era originario il nonno: “La Sicilia è una terra meravigliosa, però è un po’ come le due facce di una medaglia – ha spiegato la primogenita di Bettino Craxi all’Italpress – Da una parte ci sono i suoi punti di forza, e quindi l’agricoltura, le aziende vinicole per esempio, il turismo e quant’altro, dall’altra però ci sono i vecchi sistemi della politica, l’incapacità di spendere i fondi del PNRR. Per questo è importante avere a cuore questa terra”. La Craxi augurando buona fortuna al fratello, commenta la scelta del Partito democratico: “Con Bobo non è un derby, perché siamo candidati in due collegi diversi per due istituzioni diverse, in ogni caso non posso che augurargli ogni bene. Devo dire però – ha concluso – che trovo irrispettoso che il Pd candidi mio fratello proprio dove era stato eletto anni prima tra le fila del centrodestra”.