Dopo le polemiche sulle parole del Cav sul presidenzialismo e le dimissioni di Mattarella in caso di approvazione della riforma, il leader di Forza Italia torna a parlare in un video messaggio spiegando un altro punto chiave del suo programma elettorale. “Per costruire una casa - ha detto - basterà rispettare le leggi e una comunicazione per lettera raccomandata al Comune di pertinenza”
Lo stop alla burocrazia e il rilancio del settore edilizio. Così Silvio Berlusconi continua la sua campagna elettorale con un video messaggio nel quale illustra un altro punto chiave del programma di Forza Italia. Le dichiarazioni seguono le affermazioni di ieri del Cav sul presidenzialismo e sulla richiesta di dimissioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in caso di approvazione della riforma costituzionale, che hanno generato numerose polemiche (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Il video messaggio di Silvio Berlusconi
“Per costruire una casa, o per ristrutturarla, per aprire un'attività o un negozio, un ristorante - ha dichiarato Berlusconi nel video messaggio - oggi è richiesta un'infinità di pratiche, di permessi, di autorizzazioni che durano una infinità di tempo. Con noi, invece, basterà rispettare le leggi e una comunicazione per lettera raccomandata al Comune di pertinenza". "I lavori - ha aggiunto - potranno partire subito e i controlli si faranno a posteriori, con una multa a chi ha infranto le leggi. Con questa semplice riforma si creeranno, solo nell'edilizia, 800mila posti in più".
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Le dichiarazioni sul presidenzialismo e le polemiche
Il 12 agosto il Cav ha invece spiazzato gli alleati con le parole sulle dimissioni di Sergio Mattarella, a suo giudizio dovute, all'indomani del via libera al presidenzialismo. A Radio Capital il leader di Fi aveva detto: “Spero che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà. È dal '95 che ho proposto un sistema presidenziale" per l'Italia. Un sistema "perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato”, aveva continuato Berlusconi, aggiungendo - rispondendo a una domanda - che "se la riforma entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni" di Mattarella "per andare all'elezione diretta di un capo dello Stato che, guarda caso, potrebbe essere anche lui”. Dichiarazioni che avevano suscitato numerose polemiche e dure risposte da parte degli altri partiti politici.