
Elezioni 2022, centrodestra: c'è accordo su nuova bozza programma. Cosa cambia
Ampliato il capitolo sull'ambiente, una "priorità" su cui l'Italia si impegna a usare "fino in fondo le risorse del Pnrr, oltre 70 miliardi, per far decollare la transizione ecologica". L'educazione ambientale viene proposta come materia per le scuole secondarie. Qualche novità anche in tema di giustizia, dossier in cui si cita lo "stop ai processi mediatici nel rispetto del diritto all'informazione e il diritto alla buona fama". Immigrazione, flat tax, politica estera: cosa prevede il documento

Mancano ancora i candidati ma, a sei settimane dal voto del 25 settembre, la coalizione di centrodestra ha trovato un accordo sul programma elettorale. Quindici punti con lo stesso titolo della prima bozza circolata nei giorni scorsi – “Italia domani” – a cui si aggiunge qualche novità in tema di giustizia e ambiente, che adesso diventa “una priorità”. Il piano è pronto, adesso manca l’ok ufficiale dei tre leader: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Dalla flat tax all’immigrazione, ecco su cosa punta il centrodestra
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POLITICA ESTERA - Al primo punto del programma resta il riferimento alla vocazione internazionale del Paese: l’Italia è parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente. Nel testo anche un accenno alla guerra in Ucraina e la rimarcazione degli impegni per portare a termine il Pnrr
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LA FLAT TAX – Tutti la vogliono, ma sulla flat tax in realtà resta ancora qualche divergenza. Il documento si limita così a citarla, ma senza indicare la percentuale dell’aliquota. Gli azzurri di Forza Italia la vogliono al 23%, la Lega insiste sul 15%. La formula scelta, secondo quanto riporta Agi, prevede l’estensione della flat tax “per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato” e sull’incremento “di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese"
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AMBIENTE – Le novità più marcate rispetto alle bozze già circolate riguardano il dossier ambientale, al 12esimo punto del programma. Prima si faceva riferimento solo a un piano straordinario per la tutela e la salvaguardia della qualità delle acque marittime e a un piano per il dissesto idrogeologico. Adesso il testo si impegna a rispettare e "aggiornare" gli impegni assunti in ambito internazioanle e a utilizzare "fino in fondo" i 70 miliardi di euro previsti dal Pnrr "per far decollare la transizione ecologica"
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Previsto un programma straordinario di resilienza delle aree fragili del Paese a rischio dissesto idrogeologico "con interventi mirati sui letti dei corsi d'acqua, il ripristino delle aree di laminazione, e la piantumazione intensiva di alberi soprattutto nelle aree abbandonate dall'agricoltura e potenzialmente instabili e franose". A questo si aggiunge un piano per rinnovare la rete idrica ed evitare "sprechi intollerabili" e la proposta di "far diventare l'educazione ambientale materia curriculare obbligatoria nelle scuole secondarie"
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GIUSTIZIA – In tema di giustizia si citano intanto alcuni interventi per la riforma del processo penale, dallo “stop ai processi mediatici nel rispetto del diritto all'informazione e il diritto alla buona fama" all’effettività del giusto processo e dalla “razionalizzazione dei riti alternativi e della prescrizione processuale” alla “modernizzazione degli strumenti di contrasto alle mafie”

C’è poi la riforma dell’ordinamento giudiziario, per cui il documento cita l’esempio della "separazione delle carriere e riforma del Csm". Per la giustizia civile e tributaria si chiede la riduzione dei tempi, la semplificazione delle procedure, la revisione dell'onere della prova fiscale e il superamento dell'eccesso di afflittività del sistema sanzionatorio

IMMIGRAZIONE – Tutto uguale a prima il capitolo sull’immigrazione. Si cita quindi la lotta all'immigrazione irregolare, affidata ai decreti sicurezza cari a Salvini e a un generico blocco degli sbarchi. Non si cita quello navale, invocato da sempre da Giorgia Meloni

FISCO – Per quanto riguarda il fisco, viene confermato l’intento di ridurre la pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi. E quindi: "No a patrimoniali dichiarate o mascherate”, abolizione dei micro-tributi che comportano eccessivi oneri di gestione allo stato e politiche fiscali ispirate al principio del "chi più assume, meno paga"

LAVORO - Le politiche del lavoro inserite nel programma puntano sul "taglio del cuneo fiscale", sulla "tutela del potere d'acquisto di famiglie, lavoratori e pensionati di fronte alla crisi economica e agli elevati tassi di inflazione" e su misure come l'azzeramento dell'Iva sui beni di prima necessità, la defiscalizzazione e l'incentivazione del welfare aziendale "anche attraverso detassazione e decontribuzione premi di produzione e buoni energia"