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Governo, verso elezioni. Incontro Letta-Di Maio-Tabacci: "Oggi chiudiamo"

Faccia a faccia tra il segretario del Pd, il ministro degli Esteri e il leader di Centro Democratico: "A stretto giro un nuovo incontro per chiudere". Ieri il leader dem aveva visto Calenda e Della Vedova dopo le tensioni sorte nel centrosinistra. "Vogliamo confermare l'accordo con Azione", hanno detto fonti del Nazareno. I Verdi: "Alleanza contro col Pd non con M5s". Meloni a Fox News: "Sarebbe un onore per me guidare l'Italia". Salvini la sfida: "La Lega avrà più voti"

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Maglione (Impegno civico), faro sono temi non diktat

"L'obiettivo della coalizione di centrosinistra e' quello di garantire al Paese un Governo in grado di continuare a rispondere alle emergenze che abbiamo
davanti, fermando gli estremismi, i populismi e una destra ambigua nei rapporti con Putin. Questo lo si puo' fare soltanto se all'autoreferenzialita' si sostituisce la volonta' di sintesi e di confronto sui temi e non sui tweet". Lo dichiara il deputato Pasquale Maglione, esponente di Impegno Civico e vicecapogruppo vicario alla Camera. "Impegno Civico, con i suoi oltre 60 parlamentari, ha sempre confermato la fiducia al Governo Draghi, una forza politica che puo' contare anche sull'apporto di suoi esponenti in tutti i livelli istituzionali, dai Comuni all'Europarlamento - aggiunge - Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta facendo Luigi Di Maio per consentire alla coalizione di essere il piu' possibile ampia e competitiva.
- di Redazione Sky TG24

Della Vedova, il negoziato andrà a buon fine

Non intende interferire nelle interlocuzioni tra Partito democratico, Sinistra italiana e Verdi, però immagina "che il negoziato andrà a buon fine". A dirlo in un'intervista a La Repubblica è il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. "Era da quando il Pd ha rotto coi 5Stelle, che ho iniziato a pensare che la scelta migliore fosse trovare un accordo", rivela. "Abbiamo stretto soltanto un patto elettorale, non abbiamo ricostituito l'Ulivo", precisa. Tema divisivo nella coalizione può essere il passaggio sull' energia: "Si tratta di due rigassificatori flottanti, decisi dal governo Draghi per affrontare l'emergenza. Mica una provocazione - spiega Della Vedova -. Se avessimo voluto, ce n'erano di temi così. Azione ha il nucleare nel suo programma". Sull'eventuale ingresso di Matteo Renzi e la sua Italia viva, "se il Pd volesse riaprire il confronto, non metteremmo becco", assicura
- di Redazione Sky TG24

Elezioni: Renzi a Berlusconi, 'caro Silvio, no grazie' 

"Per le elezioni? Caro Silvio, no grazie". Così, parlando Rtl 102.5, il leader di Iv, Matteo Renzi si è rivolto al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Non partecipiamo al centrodestra - ha aggiunto - perché c'è chi ha sempre votato contro Mario Draghi. Siamo stati e saremo dalla parte di Draghi. Ho ascoltato ieri Berlusconi, l'ho ascoltato con piacere. Lo ringrazio per avermi detto che sono intelligente". "Ho grande rispetto per lui - ha proseguito Renzi -. Anzi, lo dico: bisognare avere il coraggio di non attaccare gli avversari. Il M5S l'ha fatto troppo spesso in questi anni". 
- di Redazione Sky TG24

Calenda, mai governo con M5s campioni distruzione

"In tutta questa legislatura sono stato l'unico a non allearmi con il M5s. I 5 Stelle hanno avvelenato il dibattito italiano, hanno fatto disastri. Mi sono stancato di vedere la gente che distrugge invece di costruire, loro sono i campioni della distruzione e con loro non ci voglio avere niente a che fare. Con il M5s io non faro' mai un governo politico". Cosi' il leader di Azione Carlo Calenda a "24Mattino Estate" su Radio 24. "Avrei avuto tutto il vantaggio di andare da solo, ma questa legge elettorale impone alleanze" e "avrei fatto vincere questa destra a tavolino". "Ma non intendo regalare un voto di Azione a Di Maio, D'Inca'", piuttosto "tornino a fare il loro mestiere precedente, cioe' il nulla", osserva.
- di Redazione Sky TG24

Calenda, 'Pd decida, c'è un limite a accordo con Si-Verdi e Di Maio'

Del patto con il Pd non si può modificare "nemmeno l'intestazione, la numerazione delle pagine". Lo ha detto Carlo Calenda a Radio 24. "Tutti i giorni leggo dichiarazioni di Fratoianni e Bonelli che dicono no a tutto. Se la loro posizione è completamente opposta all'accordo con il Pd, il Pd dovrà decidere se mantenere l'accordo con noi, stravolgerlo o buttare dentro tutto e il suo contrario. Ma avrebbe un problema con noi", ha spiegato il leader di Azione. "C'è un limite, la chiarezza, gli obiettivi e non regalare un solo voto di Azione a Di Maio, D'Incà e transfughi dei 5 stelle. Per me è meglio se tornano alla loro professione precedente, il nulla", ha aggiunto Calenda.
- di Redazione Sky TG24

Tabacci: "Alleanze senza veti e Draghi bis"

"Non si fa politica con i veti, specie ad personam". A dirlo è Bruno Tabacci, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e cofondatore con Luigi Di Maio di Impegno civico. Intervistato da Qn, aggiunge che i veti sono sbagliati "a maggior ragione se si tratta di chi ha sostenuto lealmente il governo dal primo all' ultimo giorno e addirittura ne è protagonista". Il riferimento è a Luigi Di Maio. "Non si può dire mi piace il governo Draghi e disprezzare il suo ministro degli Esteri - dichiara Tabacci -. Ci possono essere divergenze, ma la politica impone la ricerca di mediazioni". In sintesi, "serve rispetto tra tutti". Il sottosegretario è sempre stato un estimatore del premier Mario Draghi. Ecco perché lo rivuole a Palazzo Chigi. 
- di Redazione Sky TG24

Calenda: "Intesa Pd? Può essere cancellata no annacquata"

"Abbiamo fatto una scelta di responsabilita' molto sofferta ma a condizioni nette. Non siamo disponibili a rivedere nessun punto di quanto sottoscritto. Ogni giorno vediamo aggiungere alla coalizione un partito zattera e iniziative incoerenti con quanto definito. Anche basta". Lo scrive su Twitter il segretario di Azione Carlo Calenda. "Della sorte di Di Maio, D'Inca', Di Stefano e compagnia non ce ne importa nulla. Al contrario, prima tornano alle loro professioni precedenti meglio e' per il paese. E per quanto concerne l'agenda o e' quella di Draghi o e' quella dei no a tutto. Chiudiamo questa storia ora", aggiunge.
 
- di Redazione Sky TG24

Crosetto: "No FdI al Pnnr per pignoleria, partito non è euroscettico"

I cinque voti ostili al Recovery e al Pnrr in Parlamento e a Strasburgo "semmai erano posizioni di eccessiva pignoleria. Non furono voti contrari, ma astensioni. C’era la preoccupazione che gli Stati non riuscissero poi a rispettare i vari parametri europei, non a caso alcuni di quei requisiti sono stati poi corretti. Quando si è passati al merito Fratelli d’Italia ha sempre votato a favore". Lo dice Guido Crosetto a 'Repubblica'. "Premesso che io parlo per me, e non come dirigente di Fratelli d’Italia. Credo che a nessun partito del centrodestra venga in mente di rinunciare ad investire una cifra che vale il 2 per cento annuo del Pil, per 5 anni", spiega Crosetto. FdI rimane un partito euroscettico? "No, ci sono due Europa: quella del Pnrr e quella che strangolò la Grecia. La prima, quella che sa fare comunità, ci piace, la seconda no", risponde Crosetto. "In autunno avremo la necessità di affrontare una grande emergenza economica e sociale. E la barra dritta si tiene anche sapendo che avremo necessità di aiuto dal contesto europeo e internazionale nel quale l’Italia è collocata", sottolinea Crosetto. 
 
- di Redazione Sky TG24

Renzi: "Gioco alleanze un teatrino, una commedia che non fa ridere"

"Dobbiamo essere seri, questo gioco delle alleanze è un incredibile teatrino, una fiction, una commedia che non fa ridere". Lo ha detto Matteo Renzi a radio Anch'io.
- di Redazione Sky TG24

Elezioni, dalle api alle cavallette: anche gli animali fanno parte del linguaggio politico

Da Carlo Calenda, a Giorgia Meloni, passando per Matteo Salvini ed Enrico Letta: i leader dei diversi partiti si affidano spesso a metafore che riguardano il mondo animale per comunicare con più efficacia e semplicità: ecco alcuni casi. GUARDA LA FOTOGALLERY
- di Redazione Sky TG24

Conte: "Voto a Pd sprecato. Elettori sinistra votino M5s"

"Agli elettori di sinistra dico questo: se vogliono avere la garanzia che il loro voto non vada sprecato, votino noi". Lo dice Giuseppe Conte a 'Repubblica'. "Sicuramente - osserva - non potremo fare un accordo con la destra, hanno soluzioni inadeguate. Quello che posso garantire e' che le nostre riforme, dal salario minimo alla lotta al precariato, le realizzeremo costi quel che costi o, se non saremo al governo, le difenderemo con le unghie". Quindi potrebbe esserci un'alleanza con il Pd? "In questo momento mi sembra abbastanza improbabile. Si sono messi in un calderone e non so cosa ne possa uscire. I nostri programmi
invecesono chiari. Con tre pilastri: la giustizia sociale, dal redditodi cittadinanza al salario minimo. La transizione energetica: no termovalorizzatori. E la transizione digitale. Il voto ai Pd rischia di essere sprecato".
 
- di Redazione Sky TG24

Letta: "Un dovere restare uniti"

"Mi criticano perche' da giorni vado in giro da una parte all'altra per provare a tenere unito il centrosinistra. Ma con questa legge elettorale, che e' la peggiore della storia, ci obbliga a stare insieme. Ed e' un mio dovere quindi fare di tutto, perche' io so cos'e' la destra di Meloni e so cos'e' la destra di Salvini". Lo dice Enrico Letta in un colloquio con il Messaggero. "Se - periodo ipotetico dell'impossibilita' - vincessero, il governo italiano sposterebbe il proprio asse in Europa per allinearsi con Polonia e Ungheria. Il Paese sarebbe in mano alle destre contrarie ai diritti civili", osserva.
- di Redazione Sky TG24

Guerini: "Pd baluardo contro populismi e sovranismi"

"Siamo in campo per ribaltare i cosiddetti pronostici. Il nostro partito e' un baluardo contro populismi e sovranismi, che abbiamo visto quanto possano essere pericolosi. Presenteremo un programma per rendere l'Italia un Paese piu' giusto e piu' credibile. Noi ci vogliamo occupare del futuro dell'Italia, e non perdere tempo a discutere su aspiranti futuri premier e ministri, come sta facendo il centrodestra, dimostrando tra l'altro di non essere d'accordo nemmeno su quello". Cosi' il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in un'intervista al 'Corriere'. "Io temo sovranismo e populismo, che ci allontanano dall'Europa. Noi siamo in campo per l'alternativa a tutto questo: una proposta di governo democratica, progressista ed europeista", sottolinea.
 
- di Redazione Sky TG24

Quali sono i poteri del governo dimissionario

L'esecutivo "rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”, ha spiegato il Quirinale in una nota. Il compito principale è quello di garantire la continuità amministrativa. Ecco cosa significa

- di Costanza Ruggeri

Sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24: intenzioni di voto premiano FdI e Pd

Nelle intenzioni di voto il partito di Giorgia Meloni è al 23,8%, i dem al 22,5%, la Lega al 13,4% e il M5s al 9,8%. Per l’86,4% degli elettori di centrodestra sarebbe positivo avere la leader di Fratelli d’Italia come presidente del Consiglio. Il 57,5% degli intervistati dà un giudizio favorevole sull’operato del governo Draghi, per il 50,7% ha fatto bene a dimettersi ma il 49,7% giudica negativamente le urne anticipate. Mattarella e l'ex banchiere centrale ancora le figure più affidabili. IL SONDAGGIO

- di Costanza Ruggeri

I partiti politici italiani: simboli, progetti e chi sono i leader

I partiti iniziano a preparare il terreno per la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre, fissate dopo la fine dell'esecutivo Draghi. Dal Partito democratico di Enrico Letta a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ecco le principali formazioni politiche che guardano al ritorno alle urne. L'APPROFONDIMENTO.

- di Costanza Ruggeri

Sicilia, Musumeci annuncia le dimissioni: election day il 25 settembre

È una decisione sofferta, meditata, che ho adottato dopo averci pensato per alcuni giorni”, ha spiegato Musumeci in un video postato su Facebook. “Non c'è nessun motivo politico alla base di questa decisione, ma solo ragioni tecniche, dettate dal buonsenso”, ha poi aggiunto. Nel suo discorso anche un ringraziamento a Giorgia Meloni: "Per questa scelta mi ha lasciato assoluta libertà".
- di Costanza Ruggeri

Parlamento, dopo elezioni sarà in formato ridotto: 200 seggi al Senato e 400 alla Camera

Dopo le Politiche di settembre, quelle che si riuniranno saranno due Camere inedite, dimagrite di circa il 30% dei parlamentari: il numero di deputati passa da 630 a 400 e quello dei senatori eletti da 315 a 200, più i cinque senatori a vita. Entra in vigore, infatti, la riforma costituzionale varata nel 2020. Se la sforbiciata risolverà i soliti problemi di spazio, rimangono dei dubbi sulla funzionalità degli organismi, specie per Palazzo Madama. COSA CAMBIA

- di Costanza Ruggeri