Crisi di governo, Fi e Lega: "Rotto patto di fiducia”. Di Maio: "È vendetta di Conte"

Politica
Ansa/LaPresse

Dopo lo strappo del M5s al Senato, Conte ha ribadito che senza “risposte chiare”, il Movimento non potrà più “condividere una responsabilità diretta di governo”. Secondo Di Maio, il leader dei 5s “sta compiendo una vendetta politica”. In una nota congiunta, Berlusconi e Salvini fanno sapere di essere "pronti comunque a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini". Renzi: "Draghi non tratti"

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La crisi di governo vive una fase di attesa, dopo lo strappo del M5s al Senato e le dimissioni del presidente del Consiglio, che mercoledì sarà in Parlamento per chiarire definitivamente la sua posizione e il futuro della legislatura (LO SPECIALE - GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI). Dal mondo politico continuano le reazioni e oggi Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un tweet ha scritto: "Negli ultimi anni, nonostante la fase delicata, molte nazioni in Europa e nel mondo sono andate tranquillamente al voto. Perché in Italia si fa di tutto pur di impedire le elezioni? Lo trovo assurdo”. In una nota congiunta di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si legge invece che "le nuove dichiarazioni di Giuseppe Conte - contraddistinte da ultimatum e minacce - confermano la rottura di quel patto di fiducia richiamato giovedì dal Presidente Mario Draghi e alla base delle sue dimissioni". I leader di FI e Lega si dicono anche pronti al voto. 

La nota di Berlusconi e Salvini

"Con il consueto senso di responsabilità - si legge nella nota congiunta di Salvini e Berlusconi - (i leader di Forza Italia e Lega, ndr) hanno dunque concordato di attendere l'evoluzione della situazione politica, pronti comunque a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini". Nella nota si spiega che il presidente di Forza Italia e il segretario della Lega "hanno avuto un lungo e cordiale incontro oggi in Sardegna", in cui "i leader del centrodestra di governo hanno esaminato e approfondito la situazione politica".

Salvini: “Vento è cambiato, non seguiamo chi fa i capricci”

Salvini poi, intervenendo a una festa del suo partito a Osio Sopra, nel Bergamasco, ha ribadito: "Il vento è cambiato: se altri hanno deciso di fare i capricci, litigare e minacciare, noi a questo teatrino non vogliamo partecipare e non vogliamo essere complici". "Noi siamo liberi e non dobbiamo rispondere a interessi finanziari, economici e geopolitici - ha aggiunto il leader della Lega - Possiamo fare bene o anche sbagliare, ma decideremo liberamente, secondo coscienza. La libertà è un grande lusso: nei corridoi di Senato e Camera, parlando con colleghi di altri partiti, spesso ci dicono ‘su quel tema avete ragione voi e avrei voluto esser libero come voi, ma sapete, ho il partito, il mutuo e lo stipendio e non sono libero’. Noi invece ci alziamo domani e facciamo solo l'interesse della nostra gente". "Quando un anno e mezzo fa ci è stato chiesto di partecipare a un governo di unità nazionale, quando c'erano gli ospedali pieni, gli infermieri e i medici eroi - ha continuato Salvini - noi non ce la siamo sentita di stare fuori e abbiamo detto sì, gettando il cuore oltre l'ostacolo. Abbiamo detto sì perché è stato come in una famiglia in difficoltà e il capofamiglia ci ha chiesto di farlo in un momento di difficoltà. Oggi invece assistiamo alle scene squallide di queste settimane, che sono un'offesa per gli italiani che faticano, per il presidente della Repubblica e per il presidente del Consiglio, da parte di chi vuole tirare a campare solo con chi ha cuore la propria poltrona: meglio dunque ridare la parola agli italiani per avere un parlamento che meglio li rappresenti".

Renzi: "Draghi non tratti, sia prendere o lasciare"

"Abbiamo superato quota 80mila firme per dire a Draghi: non trattare con nessuno, vieni in Parlamento e fai un discorso prendere o lasciare. Noi ci stiamo. Avanti con Draghi. Arriviamo a 100mila?", ha scritto Matteo Renzi su Facebook.

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Di Maio: Conte sta compiendo vendetta politica 

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in due interviste sui quotidiani, ha detto che se le cose restano come sono oggi "Mario Draghi mercoledì rassegnerà le sue dimissioni davanti al Parlamento. E tra giovedì e venerdì, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella scioglierà le Camere". Secondo Di Maio, il partito di Conte "sta ancora cercando di decidere cosa fare. Sono divisi e a rischiare tutto ora sono i cittadini". Il vero tema "è spiegare da dove parte questa instabilità: è innescata da un partito, il partito di Conte che non ha più nulla a che vedere con il Movimento 5Stelle, che il 20 giugno ha ricevuto l'endorsement dall'ambasciatore russo a Roma sulla bozza di risoluzione che indicava la linea italiana sull'Ucraina". Di Maio non ha certezze che vi sia una regia russa dietro la crisi ma è sicuro che Putin "lavori per destabilizzare l'Italia e l'Europa". Di certo "chi sta provocando la crisi sta regalando il Paese all'estrema destra. In più, sono sicuro che Conte stia compiendo una vendetta politica buttando giù Draghi: ancora non si dà pace per non essere riuscito a restare a palazzo Chigi". 

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