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Elezioni comunali, a Verona ballottaggio tra Tommasi e Sboarina: cosa c’è da sapere

Politica
©Ansa

Al primo turno, nella città veneta nessun candidato ha raggiunto la maggioranza richiesta del 50% più uno. I cittadini tornano quindi alle urne il 26 giugno e devono scegliere tra l’ex calciatore, che guida una coalizione di centrosinistra, e il sindaco uscente sostenuto da Lega e FdI. In vista del ballottaggio il centrodestra non è riuscito ad arrivare a un apparentamento ufficiale unitario e sono rimaste divisioni con Flavio Tosi, appoggiato da Forza Italia, i cui voti potranno essere l'ago della bilancia

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Verona è uno dei tredici capoluoghi di provincia che non sono riusciti a eleggere il nuovo sindaco al primo turno delle elezioni comunali che si sono tenute lo scorso 12 giugno (I RISULTATI - CHI ERANO I CANDIDATI). Nella città veneta, nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza del 50%+1 richiesta e si andrà quindi al ballottaggio tra i due nomi più votati. I veronesi tornano dunque alle urne domenica 26 giugno e dovranno scegliere tra Damiano Tommasi e il sindaco uscente Federico Sboarina (LO SPECIALE SULLE COMUNALI DI SKY TG24 - L'ANALISI DEI RISULTATI).

Come è andato il primo turno

Al primo turno Damiano Tommasi, ex calciatore ed ex presidente dell'Assocalciatori, candidato per il centrosinistra, ha ottenuto il 39,7%. Il centrodestra si è presentato diviso: il sindaco uscente Federico Sboarina ha preso il 32,7% e quindi va al ballottaggio. Si presenta con l’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia. Invece Flavio Tosi, a sua volta sindaco di Verona in passato, ha ottenuto il 23,8%, arrivando terzo e quindi fuori dal ballottaggio. Era appoggiato da 9 liste, tra cui Forza Italia. Molto staccati gli altri tre candidati, Alberto Zelger, Anna Sautto e Paola Barollo, che hanno preso rispettivamente il 2,64%, lo 0,60% e lo 0,41%.

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Cosa succede ora

Le divisioni nel centrodestra potrebbero essere decisive al ballottaggio. Subito dopo l’esito del primo turno, Tosi ha detto che avrebbe valutato “prima di decidere il da farsi”. L'ex sindaco ed ex leghista ha escluso qualsiasi tipo di sostegno a Tommasi e il 15 giugno ha aderito ufficialmente a Forza Italia (perdendo così l'appoggio di Italia Viva). Ma nei giorni seguenti Sboarina ha rifiutato più volte l'apparentamento con Tosi al ballottaggio. Alla scadenza dei termini per formalizzare in Comune l'iscrizione di nuove liste a sostegno rispetto a quelle del primo turno non ci sono state novità: né Tommasi né Sboarina hanno ufficializzato apparentamenti. Il centrosinistra potrebbe trarre vantaggio dalla situazione se una parte degli elettori di Tosi non andasse a votare o votasse per Tommasi il 26 giugno.

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Come si vota al ballottaggio

La scheda per il ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro l'apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. Secondo la normativa vigente, "dopo il secondo turno è proclamato eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti è proclamato eletto sindaco il candidato collegato, ai sensi del comma 7, con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, è proclamato eletto sindaco il candidato più anziano d’età".

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