"Non abbiamo segnali di scarsità di prodotti", afferma il ministro delle Politiche agricole all’evento di Sky TG24. "Il vero tema che l'Europa deve affrontare è come diminuire il prezzo dell'energia"
"In questo momento l'aspetto più pesante per i nostri produttori è come tornare a costi di produzione compatibili". Così il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, intervenuto all'evento di Sky TG24 Live in Bari (DIRETTA - OSPITI E PROGRAMMA). "In questo momento - prosegue il ministro - non abbiamo un segnale d'allarme per i prodotti che arrivano nel nostro Paese. È vero che una parte del mondo cerealicolo si approvvigionava in Ucraina in particolare, c'è poi il tema dei fertilizzanti che potrà essere un problema nel medio termine. Ma al momento non abbiamo segnali di scarsità di prodotto". "Ma - chiosa Patuanelli - abbiamo il grosso problema del prezzo".
La risposta alle esigenze del Paese
Patuanelli, interrogato sulle modalità in atto in Italia per rispondere alle esigenze di produzione di beni primari, afferma: "Stiamo rispondendo a livello europeo sospendendo i terreni a riposo, una delle misure che la politica agricola comune impone alle imprese". "Ora - spiega - c'è la possibilità di coltivare anche le aree a riposo. Bisogna incrementare la produzione dei beni primari, dei semi di girasole, del grano tenero, del grano duro e del mais. Ma ripeto - aggiunge Patuanelli - non abbiamo in questo momento problemi di prodotto e la sicurezza alimentare europea e la sua autonomia sono solide. Abbiamo un monitoraggio degli stock e sono solidi". "Il vero tema che l'Europa deve affrontare - conclude il ministro - è come diminuire il prezzo dell'energia".
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Le garanzie ai produttori
Dino Scanavino, Presidente Cia - Agricoltori italiani, intervistato a Live in solleva un tema fondamentale sui rischi delle aziende. Il ministro Patuanelli risponde con cautela: "Trovare strumenti che accompagnino le aziende è complicato e preferisco dire la verità: difficilmente il governo potrà trovare 9 miliardi per ristorare le aziend e del loro extra costo perché le risorse non sono infinite. Tutta la politica agricola comune dovrà gestire il rischio delle imprese con strumenti europei che abbiano una densità finanziaria importante. La proposta di Scanavino di accompagnare le imprese con assicurazioni è una cosa che si può provare a fare ma è complesso".
Il processo di transizione
"A livello strategico - afferma Patuanelli - è la riforma della Pac (Politica agricola comune, ndr) che indica la strada del governo. Una strada della transizione che da risposte alle filiere che hanno più criticità. Poi c'è il Piano nazionale di ripresa e resilienza che incide su fragilità emerse da questa crisi, come agrisolare, agrivoltaico". E conclude: "È giusta la sospensione di alcuni regolamenti che ora non consentono di produrre di più ma il processo di transizione agricola non può fermarsi per la contingenza".