Draghi: "L'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione europea"

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"A chi scappa dalla guerra dobbiamo offrire accoglienza, di fronte ai massacri dobbiamo rispondere con aiuti, anche militari, alla resistenza. Davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte". Così il premier, in occasione del videoincontro alla Camera con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

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"Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell'Ucraina all'Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L'Italia è a fianco dell'Ucraina in questo processo. L'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione europea". Così il premier Mario Draghi, parlando a Montecitorio dopo l'intervento del Presidente ucraino Zelensky (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - I VIDEO E I REPORTAGE DI SKY TG24). "Oggi l'Ucraina non difende soltanto se stessa, difende la nostra pace, libertà e sicurezza, difende quell'ordine multilaterale basato sulle regole e diritti che abbiamo con tanta fatica costruito dal dopoguerra in poi. L'Italia vi è profondamente grata" ha detto rivolto al presidente ucraino collegato in videoconferenza.

"Resistenza eroica"

La resistenza di Mariupol, Kharkiv, Odessa "e di tutti i luoghi su cui si abbatte la ferocia del Presidente Putin è eroica", ha commentato Draghi a Montecitorio. "L'arroganza del Governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino, che è riuscito a frenare le mire espansionistiche di Mosca e a imporre costi altissimi all'esercito invasore. Oggi l'Ucraina non difende soltanto se stessa - ha aggiunto Draghi - difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza. Difende quell'ordine multilaterale basato sulle regole e sui diritti che abbiamo faticosamente costruito dal dopoguerra in poi". 

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Unione e solidarietà

Dall'inizio della guerra, l'Italia "ha ammirato il coraggio, la determinazione, il patriottismo del Presidente Zelensky e dei cittadini ucraini." ha detto il premier. "Il vostro popolo è diventato il vostro esercito. Abbiamo stanziato nuovi fondi per l'accoglienza ucraina, vogliamo aiutare i rifugiati non solo ad avere una casa ma anche un lavoro e ad integrarsi nel nostro Paese", ha detto il premier, aggiungendo: "davanti alla Russia che ci voleva divisi siamo stati uniti come Ue e alleanza atlantica". Infine il presidente del Consiglio ha dedicato una riflessione sull'accoglienza dei rifugiati. "Gli italiani hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole ai profughi ucraini, con quel senso di accoglienza che è l’orgoglio del nostro Paese. Continueremo a farlo, grazie al lavoro incessante e alla grande professionalità delle Regioni, dei Comuni, della Protezione Civile, degli enti religiosi, di tutti i volontari. Perché davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte", ha concluso Draghi alla Camera.

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