Riforma del catasto, il governo si inceppa sulla Delega Fiscale

Politica

La riforma del catasto, che la Lega chiede di stralciare dalla delega fiscale, resta ancora uno scoglio per le forze politiche che sostengono. La sottosegretaria Guerra: "Se l'articolo 6 non viene approvato si ritiene conclusa l'esperienza di governo"

ascolta articolo

Ancora discussioni all’interno della maggioranza per superare il nodo del catasto: secondo quanto si apprende da più fonti parlamentari Forza Italia non ha ancora formalizzato una proposta di emendamento che riformuli il testo della delega fiscale e superi la richiesta, firmata inizialmente da tutto il centrodestra, di stralciare dalla delega l'articolo 6 sulla riforma. "Siamo ancora in alto mare" sottolineano gli altri partiti di maggioranza mentre la commissione in ogni caso dovrebbe iniziare a votare partendo appunto dal catasto.

Cosa prevede l'articolo 6 che spacca la maggioranza

L'articolo 6 prevede una "modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale, al fine di modernizzare gli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati, e un'integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal primo gennaio 2026". 

Il disegno di legge non produrrebbe ripercussioni fiscali dirette ma la riforma potrebbe "interessare circa 39 milioni di persone fisiche e circa 1,5 milioni di persone giuridiche"

La finalità prioritaria" della riforma è, come si legge nella proposta di legge, "consentire un maggiore controllo del patrimonio immobiliare, favorendo l'emersione di immobili non censiti ovvero censiti sulla base di rendite che non rispettano la reale consistenza e la destinazione degli stessi".

L’ aut aut di Draghi

 

“O passa la riforma del catasto, o il governo è arrivato al capolinea”: aveva detto Mario Draghi  alla sua maggioranza due settimane fa, e così  è  passato dalle parole ai fatti, mettendo i partiti che lo sostengono di fronte al bivio. Soprattutto Lega e Fi, in bilico tra spaccare la maggioranza o spaccare il centrodestra. Tutti sanno infatti che il catasto è materia incandescente. 

La delega fiscale

Per Palazzo Chigi si tratta di un passaggio fondamentale: la mappatura del catasto "deve passare", è il messaggio inviato alle forze politiche, tramite la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra. "Se l'articolo 6 non viene approvato si ritiene conclusa l'esperienza di governo" dice quindi in modo insolitamente ultimativo in commissione Finanze la sottosegretaria di Leu, dopo che la richiesta avanzata la sera prima ai partiti di ritirare tutti gli emendamenti sul catasto è andata a vuoto. 

approfondimento

Riforma del fisco, cosa prevede la delega approvata dal governo

Il caos in commissione

In commissione scoppia il caos. La Lega, resta ferma sullo stralcio. Gli altri partiti del centrodestra lamentano una questione di metodo, e leggono come una ingerenza eccessiva la presenza del consigliere di Draghi, Francesco Giavazzi, alle riunioni tra maggioranza e governo. M5S e Pd sposano la linea dell'esecutivo e invitano a trovare una soluzione.Il voto viene rinviato. 

approfondimento

Tensioni nel governo, Salvini: "Delega fiscale è patrimoniale"

Il centro-destra

Ma la partita ora di fatto è tutta in mano a Matteo Salvini. E al partito di Silvio Berlusconi, che sulle tasse sulla casa ha costruito per anni le sue campagne politiche. Giorgia Meloni definisce intanto "gravissimo" che il governo voglia fare votare il Parlamento "a scatola chiusa" e invita i colleghi del centrodestra in maggioranza a "riflettere". Che l'aut aut del governo sia "gravissimo" lo dicono anche i deputati leghisti, che pure concedono una chance al tentativo di Forza Italia di rimettere mano al testo per chiarire in modo ancora più esplicito che dalla revisione della mappatura catastale non deve derivare un aumento delle tasse.

approfondimento

"L'Ospite", Giulio Tremonti: "Delega fiscale va oltre la legislatura"

Situazione meno complessa al Senato

Mentre la maggioranza è appesa a un filo alla Camera, a Palazzo Chigi si cerca di evitare una replica al Senato, quando si tratterà di affrontare la legge sulla concorrenza. Ma in questo caso i partiti condividono la road map per arrivare al via libera del Parlamento a fine giugno.

Politica: I più letti