
Elezioni politiche, cosa succederebbe se si votasse oggi con il Rosatellum? GLI SCENARI
Il voto per scegliere i parlamentari della prossima legislatura avverrà con diverse novità: bisognerà tenere conto della riduzione dei seggi (da 630 a 400), dei nuovi collegi elettorali e del fatto che i 18enni potranno votare al Senato. Basandosi su tre diverse coalizioni, YouTrend con Cattaneo Zanetto & Co ha previsto i possibili risultati

Cosa accadrebbe se oggi si tenessero le elezioni politiche e si votasse col Rosatellum, tenendo conto della riduzione dei parlamentari (da 630 a 400), del conseguente ridisegno dei collegi e dell’abbassamento da 25 a 18 anni dell’età minima per votare per il Senato? Se lo è chiesto YouTrend, insieme a Cattaneo Zanetto & Co. Sono state condotte tre simulazioni, ognuna basata su un diverso schema di coalizioni tra le forze politiche
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Nello scenario A, a sfidarsi sarebbero l’asse giallorosso (Pd e M5s), il blocco sovranista composto da Lega e FdI e un polo centrista composto da Iv, Azione, +Europa, Forza Italia e Coraggio Italia. In questo caso nessuna coalizione otterrebbe la maggioranza assoluta dei seggi, anche se i giallorossi sarebbero lo schieramento di maggioranza relativa alla Camera con 194 seggi su 400
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I giallorossi otterrebbero anche 100 seggi su 200 al Senato. Il blocco sovranista ne otterrebbe 74, il polo centrista 20
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Nella quota maggioritaria il blocco di centro allargato a Forza Italia e Coraggio Italia non riuscirebbe a eleggere deputati e senatori, per cui i suoi 62 parlamentari sarebbero tutti eletti nella quota proporzionale. I 147 collegi uninominali della Camera sarebbero ripartiti tra giallorossi (88), centrodestra (57) e Svp (2), così come i 74 collegi uninominali del Senato (46 ai giallorossi, 26 al centrodestra e 2 alla Svp)
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Anche qui, come nello scenario precedente, lo schieramento centrista non riuscirebbe a vincere in nessun collegio uninominale, ma otterrebbe seggi esclusivamente nella quota proporzionale. Negli uninominali il centrodestra eleggerebbe 83 deputati e 41 senatori, l’asse giallorosso 62 deputati e 31 senatori e la Svp 2 deputati e altrettanti senatori

Nella quota maggioritaria, il centrodestra vincerebbe 60 collegi uninominali alla Camera e 27 al Senato, mentre lo schieramento opposto composto dal centrosinistra e M5s porterebbe a casa 85 seggi alla Camera e 45 al Senato. La Svp ne otterrebbe sempre 2 in ciascuna delle due Camere

METODOLOGIA - Per simulare la distribuzione dei partiti nei nuovi collegi sono state considerate le intenzioni di voto attuali per come delineate dalla Supermedia YouTrend del 2 dicembre. Le percentuali di ogni partito in ciascun collegio sono state poi calcolate sommando al risultato di quel partito in quel collegio alle Europee 2019 il suo swing nazionale, calcolato come la media fra la differenza assoluta e relativa a livello nazionale tra le Europee e oggi

METODOLOGIA /2 - Sono altresì stati utilizzati dati di sondaggio macro-regionali dalla banca dati YouTrend per perfezionare la stima del risultato locale