La presidente di Mondadori e Fininvest ha parlato delle reazioni provocate da una possibile candidatura al Colle di Sivio Berlusconi. In un'intervista al Corriere della Sera ha sottolineato che "è bastata l’ipotesi di una sua candidatura perché, come il riflesso condizionato del cane di Pavlov, le truppe giustizialiste ricominciassero a spargere gas tossici"
Tra i temi caldi di questi giorni c’è la corsa al Quirinale con il toto nomi al centro del dibattito. In un’intervista al Corriere della Sera affronta l’argomento anche Marina Berlusconi che mette in evidenza cosa abbia sollevato l’ipotesi di una candidatura del Cavaliere al Colle. "Mio padre non ha mai avanzato la sua candidatura, e quindi stiamo ai dati di fatto. Poi, se chiedete a una figlia, cosa pensate che risponda? Io so soltanto che è bastata l’ipotesi, l’ipotesi, di una sua candidatura - prosegue la primogenita del leader di Forza Italia - perché, come il riflesso condizionato del cane di Pavlov, le truppe giustizialiste ricominciassero a spargere gas tossici".
Assoluzione nel caso Ruby Ter a Siena
La presidente di Mondadori e Fininvest pensa che "un numero crescente di italiani si renda conto di come queste presunte inchieste siano nate solo per schizzare fango". E sulla recente assoluzione di Silvio Berlusconi a Siena nel caso Ruby Ter: "Quello è un processo che sfugge davvero ad ogni logica. La realtà è che mio padre non solo andrebbe assolto, ma meriterebbe un risarcimento morale pressoché incalcolabile per le ingiustizie subite. E invece certi pubblici ministeri e certe testate continuano imperterriti a concepirsi come 'giustizieri', votati all'annientamento, per furore ideologico o semplicemente per calcolo, del 'nemico'. Che si chiama Silvio Berlusconi".
approfondimento
Ruby ter, Berlusconi assolto a Siena. I legali: "Giusto epilogo"
L'Italia di oggi pare diversa
Marina Berlusconi analizza anche la situazione del nostro Paese sottolineando il momento di rilancio e di cambiamento. "L'Italia di oggi pare diversa. È come se stessimo provando a mostrare quello di cui siamo capaci e quello che potremmo essere: sembriamo un Paese più responsabile, più maturo. In concreto, erano almeno 60 anni che il nostro Pil non cresceva oltre il 6 per cento, anche se il tema inflazione ora non va sottovalutato".
approfondimento
Pil Italia +6,2% nel 2021, +4,3% nel 2022
Dalla gestione della pandemia a Mario Draghi
Il numero uno di Fininvest e Mondadori si sofferma anche sulla gestione della pandemia: "Siamo tra i primissimi al mondo per le vaccinazioni anti-Covid, e spero affronteremo con lo stesso spirito la nuova ondata in arrivo". E su Mario Draghi: "Ha restituito il giusto peso a valori come serietà, autorevolezza, europeismo. Con lui ci siamo liberati di molti apprendisti stregoni e siamo tornati all'etica della competenza. Draghi ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del clima nuovo che mi pare di avvertire, e che va al di là del suo stesso lavoro".