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Elezioni suppletive Siena, vince Enrico Letta

Politica
©Ansa

Alcuni cittadini toscani, il 3 e il 4 ottobre (fino alle ore 15), sono stati chiamati a votare per riempire il seggio lasciato libero alla Camera da Pier Carlo Padoan, dimessosi l'anno scorso. Si tratta dei votanti che fanno parte del collegio uninominale Toscana 12, che comprende la provincia di Siena (a esclusione della Val D'Elsa) e cinque comuni dell'Aretino. In corsa c'erano 7 candidati: dietro il segretario del Pd, Tommaso Marrocchesi Marzi del centrodestra

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Enrico Letta ha vinto le elezioni suppletive della Camera nel collegio uninominale Toscana 12 (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). Con tutte le 292 sezioni scrutinate, il segretario del Pd ha ottenuto il 49,92% delle preferenze. Dietro di lui il candidato del centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi col 37,83%. I cittadini di Siena, della provincia (a esclusione della Val D'Elsa) e di cinque comuni dell'Aretino hanno votato domenica 3 e lunedì 4 (fino alle ore 15) per riempire il seggio a Montecitorio lasciato libero da Pier Carlo Padoan, che si è dimesso l'anno scorso dopo il suo ingresso nel consiglio di amministrazione di Unicredit (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SUL VOTO - LO SPECIALE ELEZIONI - LE REAZIONI DEI LEADER POLITICI). L'affluenza è stata del 35,59% (L'AFFLUENZA NAZIONALE). Erano 7 i candidati in corso.

Chi erano i candidati alle suppletive a Siena

Il segretario del Pd Enrico Letta è sostenuto da una larga colazione che raggruppa Pd, Movimento 5 Stelle, Mdp-Articolo 1 e Italia Viva: tutti riuniti sotto il simbolo “Con Enrico Letta” e senza “insegne” di partiti. Il centrodestra unito (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) aveva scommesso su un rappresentante della società civile: l'imprenditore vinicolo Tommaso Marrocchesi Marzi, titolare della tenuta di Bibbiano nel Chianti classico. In corsa c'era anche il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo. Tra i pretendenti al seggio vacante c'erano poi Angelina Rappuoli (Movimento nazionale italiano), Elena Golini (Potere al Popolo), Tommaso Agostini (3V) e Mauro Aurigi (Italexit Per l'Italia con Paragone).