Cdm, Draghi: “Ok dell’Ecofin a Recovery, a breve i primi 25 mld”. Approvato dl Grandi navi

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Il presidente del Consiglio sul via libera al Pnrr: “Questa decisione deve essere motivo di orgoglio per l'Italia. Deve essere anche uno stimolo a spendere bene i soldi che ci arriveranno e ad approvare in tempi rapidi le riforme”. In Consiglio del ministri l’ok al decreto che dall’1 agosto blocca il passaggio delle Grandi navi nel canale della Giudecca e davanti a San Marco a Venezia

"Vorrei cominciare questo Consiglio dei ministri con una buona notizia. Il Consiglio dell'Economia e delle Finanze dell'Unione Europea ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell'Italia, insieme a quello di altri 11 Paesi”. Ha esordito così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel Cdm che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi, aggiungendo che “l’Italia riceverà a breve circa 25 miliardi di euro, il 13% delle risorse totali destinate al nostro Paese”. Nel corso del Cdm è stato anche approvato il decreto legge che blocca il passaggio delle Grandi navi, dal primo agosto, nel canale della Giudecca e davanti a San Marco a Venezia.

Draghi: “Spendere bene e approvare presto le riforme”

Il via libera al Recovery Plan, ha detto Draghi, “arriva dopo quello della Commissione Europea, che ci era stato comunicato dalla Presidente von der Leyen durante la sua visita a Roma di qualche settimana fa. Questa decisione deve essere motivo di orgoglio per l'Italia". Il Recovery plan "è il risultato della stretta collaborazione che c'è stata all'interno del Governo e tra i ministeri - ha aggiunto il presidente del Consiglio - È stato approvato a larga maggioranza in Parlamento, e dopo il pieno coinvolgimento degli enti territoriali e delle parti sociali. Ma deve essere anche uno stimolo a spendere bene i soldi che ci arriveranno, e ad approvare in tempi rapidi le riforme che abbiamo concordato con la Commissione Europea. Questi sono infatti i presupposti necessari per ricevere tutti i 191,5 miliardi, in prestiti e sussidi. E per continuare a mostrarci un Paese credibile e affidabile".

Slovenian Minister of finance Andrej Sircelj rings the bell during a Ecofin Council meeting at the EU headquarters in Brussels on July 13, 2021. (Photo by JOHN THYS / AFP) (Photo by JOHN THYS/AFP via Getty Images)

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Franceschini: “Stop a grandi navi è giornata storica”

Soddisfatto dell’approvazione del decreto sulle grandi navi il ministro della Cultura Dario Franceschini, che parla di “una giornata importante: non è esagerato definirla storica perché dopo anni di attesa dal primo agosto non passeranno più grandi navi davanti San Marco e il canale della Giudecca". Il testo, ha spiegato, prevede "risarcimenti per chi subisce un danno da questa iniziativa e fondi per approdi provvisori a Marghera", mentre si lavorerà alla creazione di approdi offshore. Inoltre “supera le stesse prescrizioni dell'Unesco, limitando il traffico alle navi di stazza inferiore alle venticinquemila tonnellate, e stabilisce un principio inderogabile, dichiarando monumento nazionale le vie urbane d'acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia".

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Franceschini: “Acque dichiarate monumento nazionale”

"Il blocco del transito delle Grandi Navi in Laguna entro il termine della legislatura era un impegno che avevo preso pubblicamente - ha aggiunto il ministro - L'intervento è divenuto improcrastinabile, almeno per quanto riguarda il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca, alla vigilia della 44esima sessione allargata del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, che discuterà, tra l'altro, lo stato di conservazione del sito della città storica di Venezia e della sua Laguna". Il governo, ha proseguito Franceschini, "ha voluto imprimere una forte accelerazione a una decisione già adottata, con il bando di concorso per la realizzazione di approdi esterni, per evitare il rischio concreto dell'iscrizione della città nella lista del patrimonio mondiale in pericolo. Il provvedimento supera le stesse prescrizioni dell'Unesco, limitando il traffico alle navi di stazza inferiore alle venticinquemila tonnellate, e stabilisce un principio inderogabile, dichiarando monumento nazionale le vie urbane d'acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia". 

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Come funziona il decreto di stop alle grandi navi

Il decreto adottato dal Cdm vieta dall’1 agosto 2021 il transito di navi aventi almeno una delle seguenti caratteristiche: stazza lorda superiore a 25.000 tonnellate; lunghezza dello scafo a galleggiamento superiore a 180 metri; tiraggio aereo superiore a 35 metri, con esclusione delle navi a propulsione mista vela-motore; impiego di combustibile in manovra con contenuto di zolfo uguale o superiore allo 0,1%. Il decreto, oltre a stabilire delle compensazioni in favore delle compagnie di navigazione, del gestore del terminal di approdo interessati dal divieto di transito, delle imprese titolari di contratti d'appalto di attività comprese nel ciclo operativo di detto gestore e dei lavoratori dei comparti della navigazione e della logistica connessa al transito delle navi nelle vie urbane d'acqua, nomina il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale di Venezia quale Commissario Straordinario per la realizzazione di almeno quattro punti di attracco temporanei nell'area di Marghera destinati anche alle navi adibite al trasporto passeggeri di stazza lorda superiore alle 25.000 tonnellate; per la manutenzione dei canali esistenti, previa Valutazione di Impatto Ambientale; per gli interventi accessori per il miglioramento dell'accessibilità nautica e della sicurezza della navigazione.

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