
Cashback sospeso dal 1° luglio, le posizioni dei partiti: chi è pro e chi contro
La decisione emersa dalla Cabina di regia di fermare il programma di rimborsi di Stato, pensato per incentivare i pagamenti digitali, diventa un caso politico tra malumori e apprezzamento di maggioranza e opposizione. Ecco come si sono espresse le forze politiche del Parlamento

La sospensione del Cashback, che sarebbe stata decisa nel corso della cabina di regia con al centro il tema dei licenziamenti, anima la politica. Dagli esponenti Pd e M5S che chiedono al governo e al premier Draghi di tornare indietro sui suoi passi, a quelli di Fi e FdI che plaudono all'iniziativa arrivata dopo l'opposizione al cashback dalla sua nascita, ecco cosa dicono i partiti
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Per il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, “la sospensione del cashback è un errore, l'ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione"
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“Il cashback è un incentivo ai pagamenti elettronici, che sono tracciabili e che quindi limitano l'evasione fiscale. Ecco il senso di una misura giusta in cui io continuo a credere. La sua sospensione è un errore e un pessimo messaggio", scrive su twitter la deputata M5S Lucia Azzolina
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"È un errore la sospensione del cashback che come strumento di incentivo all'utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all'evasione è stato perfetto. Chiederemo in Consiglio dei Ministri i motivi di questa decisione", afferma la ministra alle Politiche Giovanili Fabiana Dadone in un tweet

La posizione del M5s è “ufficializzata” da una nota dei portavoce del Movimento in Commissione Finanze alla Camera: “La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l'uso dell'app Io, incentivando la digitalizzazione. L'incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia"

Chiede di rivedere la sospensione il Pd. Per Marco Furfaro, della Direzione dem, “il cashback ha costretto esercizi che si facevano pagare a nero a installare il Pos, contribuendo alla lotta all'evasione. Ha stimolato i consumi: entro il 2025 avrebbe prodotto un gettito fiscale di 9 mld (dati Mef). Sospenderlo è un regalo a chi lo detestava per queste ragioni"

"Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre”, fa eco il deputato dem, Michele Bordo, responsabile Pd per la Coesione e il Mezzogiorno. “Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi”

"Dovevano bloccare i licenziamenti e invece hanno bloccato il cashback. Dovevano ascoltare le organizzazioni sindacali dei lavoratori e finora li hanno ignorati In sostanza, al di là degli slogan il governo dei migliori ha finora eseguito il diktat di Confindustria". Lo afferma in una nota il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni

Accoglie favorevolmente la sospensione, invece, Forza Italia. Licia Ronzulli, vicecapogruppo al Senato e responsabile per i rapporti con gli alleati. “Con lo stop del cashback si manda in soffitta una misura inutile e molto dispendiosa il cui effetto più immediato è stato quello di favorire i tanti che, nella corsa al rimborso, per mesi hanno suddiviso in più tranche il pagamento dei propri acquisti per effettuare quante più operazioni possibile"

In una nota siglata, la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini afferma: "La sospensione è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. Un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale"

D’accordo con la decisione anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Fratelli d'Italia è stata l'unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso”