Pride Day, i premier scrivono all’Ue: “Impegno comune nel difendere i diritti Lgbt”

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Sedici capi di Stato europei hanno inviato una lettera ai vertici delle istituzioni dell’Unione per ribadire i valori comuni di uguaglianza. La nota è stata mandata in occasione della Giornata internazionale per i diritti arcobaleno del 28 giugno

Una lettera firmata da 16 leader europei per ribadire i valori comuni e i diritti fondamentali dell’Unione e per condannare le discriminazioni in base all’orientamento sessuale. La nota è stata inviata in occasione del Pride Day del 28 giugno alle isituzioni Ue ed è intestata ai presidenti António Costa (presidente del Consiglio dell'Unione Europea), Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea) e Charles Michel (presidente del Consiglio europeo).

Il messaggio di Palazzo Chigi

"L'odio, l'intolleranza e la discriminazione non hanno posto nella nostra Unione. Ecco perché, oggi e ogni giorno, sosteniamo la diversità e l'uguaglianza Lgbti in modo che le nostre generazioni future possano crescere in un'Europa di uguaglianza e rispetto". È il messaggio con cui Palazzo Chigi ha accompagnato su Twitter la pubblicazione della lettera alle istituzioni europee. La nota è stata firmata dal presidente del Consiglio Mario Draghi e altri quindici capi di Stato e di governo dell'Unione, da Emmanuel Macron ad Angela Merkel. Lo stesso messaggio è stato rilanciato su Twitter in contemporanea da altri leader firmatari, da Pedro Sanchez a Mark Rutte.

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“Pride Day: un giorno per celebrare l’uguaglianza”

L'iniziativa non menziona esplicitamente la legge varata di recente da Budapest, ma arriva prima del vertice Ue che inizierà domani e dove verrà discusso il tema. Nella lettera si legge: "In occasione del Pride Day Lgbti, il 28 giugno, e alla luce delle minacce contro i diritti fondamentali, e in particolare il principio di non discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale, esprimiamo il nostro attaccamento ai nostri valori comuni fondamentali". 

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I firmatari

A firmare la nota sono i leader di Belgio, Danimarca, Germania, Italia, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Finlandia e Svezia. "Sarà un giorno per ricordare che siamo società diverse e tolleranti, impegnate nel libero sviluppo della personalità di ciascuno dei nostri cittadini, incluso il loro orientamento sessuale e identità di genere - continuano i 16 premier - Sarà inoltre un momento per celebrare che, negli ultimi anni, abbiamo fatto una lunga strada a favore di questi principi, che riteniamo essere il fondamento dell'Unione europea". 

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