Ceccanti (Pd): europeismo collante più forte di divisioni
"La differenza di fondo tra le forze europeiste, che vedono l'Unione europea come una risorsa, e quelle che vi si oppongono, quale emerse prima della nascita del Conte 2, è ancora la linea di discrimine decisiva per la formazione del nuovo esecutivo. Rispetto alla profondità di questa linea divisoria di sistema, qualsiasi legittima differenza tra le forze della maggioranza uscente appare obiettivamente secondaria e comunque oggettivamente non giustificherebbe un fallimento del mandato esplorativo affidato al Presidente della Camera dentro questo confine e, poi, della successiva formazione del Governo". Lo afferma Stefano Ceccanti, capogruppo del Pd in Commissione Affari costituzionali della Camera. "Questo non esclude - aggiunge - un rapporto positivo anche con le altre forze europeiste che sostengono la Commissione europea e che volessero mantenere una collocazione parlamentare esterna alla maggioranza".