Il capo politico dei pentastellati dopo le consultazioni: "Nostra disponibilità a un confronto con chi ha a cuore l'interesse del Paese, per un governo politico a partire dalle forze di maggioranza" attuali, "ma con un patto di legislatura". Poi aggiunge: "L'unica persona in grado di presiedere questo governo, per il M5S, è Conte". Ma Di Battista avverte: "Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grave errore politico"
"Al presidente Mattarella abbiamo reso la nostra disponibilità ad un confronto con chi ha a cuore l'interesse del Paese, per un governo politico a partire dalle forze di maggioranza" attuali, "ma con un patto di legislatura. L'unica persona in grado di presiedere questo governo, per il M5S, è Giuseppe Conte". A dirlo è il capo politico del M5S, Vito Crimi, dopo le consultazioni.
Intanto, sempre dal Movimento, arriva però l’avvertimento di Alessandro Di Battista che, su Facebook, scrive: "Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un ‘accoltellatore’ professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente, io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie” (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SULLA CRISI DI GOVERNO - IL CALENDARIO DELLE CONSULTAZIONI - IL RACCONTO FOTOGRAFICO).
Crimi: "Non è il momento di veti o personalismi"
Il M5s è stato ricevuto al Quirinale durante l’ultimo incontro in programma per le consultazioni. "Si può accettare che ci siano veti o personalismi? Oppure è il momento della responsabilità e di fare un passo avanti e farlo tutti insieme?”, ha detto Crimi al termine del colloquio con Sergio Mattarella. "Abbiamo piena consapevolezza della difficile situazione in cui si trova l' Italia. Davanti alla sofferenza dlela popolazione la politica deve rispondere in modo adeguato e risolvere i problemi. Le ragioni della crisi sono incomprensibili anche a noi, oltre che ai cittadini; non l'abbiamo voluta”, ha poi sottolineato Crimi.
Di Battista critico: "La linea è cambiata"
Intanto, Di Battista attacca sulla scelta del Movimento. "Il 12 gennaio scorso condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole: ‘Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti’”, spiega ribadendo di non aver cambiato idea e bollando Renzi come un "accoltellatore". "Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta. L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso", conclude.