Consultazioni, da Renzi no a un mandato esplorativo a Conte: "Prima un altro nome"

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Sarebbe questa la posizione espressa dal leader di Italia Viva durante il colloquio con Mattarella. Durante la giornata telefonata con il premier dimissionario: "Non ho problemi personali con lui". E dopo l'incontro con il capo dello Stato il senatore afferma: "Preferiamo un governo politico ma siamo disponibili anche a uno istituzionale". E sollecita: "Rischiamo di perdere l'appuntamento con il Recovery. Occorre un governo presto"

No a un incarico subito a Giuseppe Conte, prima un mandato esplorativo a un'altra personalità per verificare se M5s e Pd vogliono ancora una maggioranza con Italia viva. Sarebbe questa la posizione espressa da Matteo Renzi al Quirinale nel corso delle consultazioni, aggiungendo che successivamente tutte le soluzioni sarebbero aperte senza preclusioni sui nomi. Non solo: durante la giornata, secondo fonti di Italia Viva, c'è stato un colloquio telefonico tra Conte e Renzi, il quale ha spiegato al premier dimissionario di "non avere problemi personali ma enormi questioni politiche con lui" (CRISI DI GOVERNO, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - CONSULTAZIONI, LE POSIZIONI DEI GRUPPI).

"Se non c'è maggioranza va bene un governo del presidente"

Sempre durante il colloquio con Mattarella, Renzi avrebbe aggiunto: "Noi non siamo ancora disponibili all'incarico a Conte. Prima di tutto c'è da chiarire politicamente se c'è la maggioranza. Nel caso non ci sia a noi va bene un governo del presidente". E ancora, il leader di Iv avrebbe detto: "Se c'è maggioranza, Pd e M5s devono chiedere l'impegno di Italia Viva. E allora si discute sui contenuti".

Renzi: "Andare a elezioni ora sarebbe un errore"

Al termine delle consultazioni al Quirinale insieme alla delegazione di Italia Viva, composta da Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Teresa Bellanova, Renzi ha affermato: “Andare ad elezioni sarebbe un errore per l'Italia, rischiamo di perdere l'appuntamento con il Recovery. Preferiamo un governo politico ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale", ha precisato il leader di Iv. E su Giuseppe Conte? “A Mattarella non abbiamo fatto il nome del presidente Conte perché siamo in una fase precedente”. Il leader di Iv aggiunge sul premier dimissionario: “Non c'è nessun problema caratteriale nei suoi confronti. Questa è politica".

“Fare presto, no a maggioranza raccogliticcia e populista”

"Chiediamo di fare presto”, ha sottolineato poi Renzi. “Siamo pronti a impegnarci se è una maggioranza e se politica, no se raccogliticcia e se populista. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Iv e nel caso discutere delle idee”. Poi il leader di Italia viva ha ribadito la posizione del suo gruppo: “Abbiamo subito 15 giorni di fango perché siamo stati gli unici a porre problemi di merito. Il punto fondamentale per noi oggi è dire che siamo pronti ad appoggiare un governo istituzionale o politico, con larga preferenza per quest'ultimo, ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Devono confrontarsi con noi, non con gli hashtag. Poi discuteremo delle persone”. E poi Renzi ribadisce: "Noi vogliamo portare il paese ad una discussione vera sul Recovery, sono 209 miliardi decisivi, se spesi male saranno debito cattivo come dice Draghi, se spesi bene saranno la soluzione alla crisi. Serve il Recovery quindi andare alle elezioni sarebbe un errore per l'Italia".

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“Non c’è maggioranza senza Iv, orizzonte deve essere europeismo”

E sulle possibili maggioranze che sostengano un ipotetico nuovo governo: “Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva”, ha sottolineato. “Vogliamo sapere dalle altre forze se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza. Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha messo veti su noi". E ancora: “Oggi non si tratta di allargare la maggioranza ma verificare se c'è una maggioranza: se vi fosse stata una maggioranza, non saremmo stati qui ma al Senato per votare la fiducia a Bonafede”, ha affermato Renzi. “Almeno sulla giustizia, non c'era più una maggioranza. Noi consideriamo uno scandalo aver tentato di bypassare i problemi che abbiamo posto e che sono il nostro unico interesse. La risposta ci è sembrata non all'altezza nel momento in cui si è cercato di formare un gruppo addirittura ricorrendo a prestiti. Non abbiamo pregiudizi verso nessuno e siamo pronti a discutere con tutti se l'orizzonte è l'europeismo. Siamo contenti se questa maggioranza si allarga, ma in questo momento una maggioranza non c'è", ha concluso Renzi.

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