Il ministro per gli Affari Regionali, ospite di "Agenda", spiega che serve da parte di Italia viva "un passo indietro. E io non vedo passi indietro". E aggiunge: "Mai un governo con la destra, questa crisi si può risolvere solo in Parlamento". Poi sui ritardi delle aziende farmaceutiche nella distribuzione dei vaccini: "I richiami saranno garantiti a tutti" ma l'immunità di gregge “slitterà di qualche settimana”
"Noi ci siamo sempre stati, Renzi lo sa. Possiamo confrontarci in qualsiasi momento, il problema è non farlo con un ricatto, questo non è accettabile". A dirlo è il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia che, ospite ad "Agenda" su Sky Tg24, commenta così l’ipotesi di un'apertura al leader di Italia Viva, che poco più di 10 giorni fa ha aperto la crisi di governo (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). “O noi troviamo le ragioni di questa alleanza sociale che abbiamo costruito un anno fa - aggiunge - oppure mi pare evidente che non c'è una strada alternativa al giudizio degli italiani. Non è una minaccia, ma una considerazione”. Poi sui ritardi nella distribuzione dei vaccini anti-Covid da parte delle case farmaceutiche: "Pretendiamo che quei numeri vengano rispettati. Serve uno Stato forte per imporre alle aziende il rispetto delle regole”.
“Da Iv non vedo passi indietro”
"Siamo in Parlamento, che è una casa di vetro e dove si può sempre trovare una soluzione", aggiunge Boccia, sottolineando però che serve da parte di Iv "un passo indietro". "E io non vedo passi indietro" osserva, ribadendo la necessità che si "riveda la valutazione politica" che ha portato alle dimissione delle ministre. Poi ribadisce: "Mai un governo con la destra, questo lo posso garantire. Questa è una crisi che solo il Parlamento può risolvere, con grande trasparenza le forze politiche si diranno quello che si devono dire”.
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“Fontana non era al tavolo sui vaccini con le altre regioni”
“Ieri non c'è stato nessuno scontro” sul tema dei vaccini - dice Boccia - ma c'è stata "grande unità. Le regioni sostengono le azioni che il governo vuole fare” per chiedere il rispetto degli accordi sulla distribuzione delle dosi di vaccino. “Ieri a quel tavolo la Regione Lombardia non c'era. Il presidente Fontana era impegnato nella sua conferenza stampa con l'assessore Moratti. Al tavolo c’erano i tecnici”, spiega il ministro, ma comunque “la Lombardia, come tutte le altre Regioni, è unita al governo nell'azione per la richiesta dei vaccini, che è un tema europeo, non solo italiano”.
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“I richiami del vaccino saranno garantiti a tutti”
Sempre sulla questione vaccini, l’esponente del Pd assicura: “I richiami saranno garantiti a tutti, non ci sarà nessuna conseguenza”. Ad ogni modo l’immunità di gregge, osserva Boccia, “slitterà di qualche settimana” (VIDEO).